619. Il Risorgimento grafico

Sottotitolo Rivista tecnica illustrata delle industrie grafiche ed affini. Rivista tecnica bimensile poi Rivista tecnica di tutte le arti grafiche poi Rivista tecnica bimestrale delle arti grafiche poi Rivista bimestrale d’arte dedicata alle industrie grafiche poi Rivista d’arte applicata alle industrie grafiche poi Raccolta mensile di saggi grafici e scritti tecnici poi Rassegna d’arte applicata alla pubblicità ed al libro poi Rassegna mensile d’arte grafica e della rilegatura poi Rivista mensile d’arte del libro poi Rivista mensile d’arte grafica ed arte del libro poi Rivista mensile d’arte e di tecnica grafica poi Rivista mensile d’arte grafica e di arte del libro poi Rivista mensile d’arte e tecnica grafica e di pubblicità.
Luogo Milano.
Durata Luglio 1902 (a. I, n. 1) - dicembre 1936 (a. XXXIII, n. 12)*
Periodicità Bimensile poi mensile.
Direttore Raffaello Bertieri.
Gerente Amos Mantegazza poi Ugo Viganò poi Silvio Manetti poi Raffaello Bertieri (direttore responsabile).
Editore Società editrice del «Risorgimento grafico», poi nessuno.
Stampatore Milano, Tipografia G. Martinelli e C. poi Stabilimento Enrico Sonetti di Milano poi Tipografia del «Risorgimento grafico» poi U. Marucelli & C. poi Scuola pratica di tipografia Bertieri e Vanzetti poi Officina Grafica Bertieri e Vanzetti poi Tipi di Bertieri e Vanzetti poi Istituto Bertieri e Vanzetti poi Istituto grafico Bertieri.
Pagine Da 20 a 60.
Formato 31x24 cm.
Note Molte immagini a colori (tra cui il fac-simile della partecipazione delle nozze di re Umberto I con Margherita di Savoia il 22 aprile 1868).

Il primo numero del luglio 1902 si apre con una lunga Presentazione che corrisponde al programma della rivista nata per “dotare il mondo tipografico italiano di un gran periodico tecnico, non inferiore alle più belle pubblicazioni inglesi ed americane, di un periodico destinato a vivere esclusivamente per le arti grafiche e delle arti grafiche”. Il periodico considerato dalla stessa redazione un “vero organismo vivente”, nell’intento di tenere “al corrente dei progressi tecnici, […] spiega e ribadisce tutti quei dati che costituiscono la tecnica giornaliera dell’industria”, propone numerose discussioni tecniche riguardanti le industrie grafiche e tiene informati i tipografi “sui progressi del paese fatti e quelli da fare”.

La rivista si occupa in un primo tempo di grafica e tipografia indirizzandosi poi negli anni dieci-venti del Novecento più specificamente nell’ambito editoriale, riducendo notevolmente il numero delle pagine scritte e dando ampio spazio alle illustrazioni e agli allegati esemplificativi riguardanti nuove tecniche e applicazioni grafiche.

«Il Risorgimento grafico» risulta essere composto essenzialmente da due parti: una prima dedicata alla trattazione di nozioni tecniche, elementi commerciali, questioni di attualità, curiosità; una seconda composta da allegati e supplementi artistici di notevole pregio come pagine di prova a stampa con linotype, fogli di confronto tra diversi sistemi grafici di colorazione, impaginazione e composizione dei lavori artistici, tavole dimostrative dello studio sui colori e prove di rilegatura.

Gli articoli di apertura, che riflettono gli interessi del lettore costituito prevalentemente da addetti al settore grafico, sono solitamente dedicati alla trattazione di argomenti di attualità nazionale e internazionale (Prepariamoci, dicembre 1915; Per la liberazione del Campidoglio, gennaio 1918), innovazioni grafiche, notizie economiche, interessi commerciali e industriali, ma vengono anche proposte alcune considerazioni artistiche, confronti tra le diverse opinioni dei lettori nonché alcune ricostruzioni della storia dei grandi stabilimenti tipografici (Unione Tipografico-editrice torinese, settembre-ottobre 1902). Si segnalano tra i numerosi articoli: Un po’ di storia sull’introduzione della linotype in Europa (novembre-dicembre 1902), Concorrenza impossibile (marzo-aprile 1904), L’illustrazione grafica (aprile 1910), Le industrie grafiche ed affini in Europa (gennaio 1910), I grafici italiani per la crisi della carta (marzo 1916), Salvate l’Italia o soldati d’Italia (ottobre 1917), Il libro in parlamento (aprile 1925), Per una nostra miglior difesa delle industrie italiane (aprile 1929). Particolare attenzione viene dedicata anche al tema dell’estetica, della decorazione e della pubblicità in articoli come: L’arte e l’estetica del libro di Alberto Matarelli (maggio-giugno 1903); L’espressione grafica dell’idea (settembre-ottobre 1904), Il modo di arricchire facendo il tipografo (maggio 1907); Tipografia futurista (dicembre 1913); Pubblicità e reclame commerciale (maggio 1914); La pubblicità nei prestiti italiani di guerra (marzo 1918); Alcuni principi di estetica futurista (novembre 1922); Un’originale forma di pubblicità turistico-alberghiera: le etichette da valigia (aprile 1933).

Vengono, inoltre, proposte al lettore una serie di rubriche che, pur cambiando denominazione nel corso degli anni di pubblicazione della rivista, si possono ricondurre a quattro tematiche: il campo della tecnica tipografica (“Istruzioni tecniche per l’impressore tipografo”, poi “Informazioni tecniche per i tipografi”, poi “Tecnica delle arti e delle industrie”, poi “Rubrica tecnica” e “Consigli pratici”), le novità introdotte nel mondo tipografico in ambito nazionale e internazionale (“Notizie varie”), l’istruzione professionale (La scuola del libro a Milano, maggio-giugno 1903; Il maggiore dei doveri è l’istruzione, marzo 1907; Per l’insegnamento professionale, ottobre 1923; L’insegnamento grafico in Italia, settembre 1934) e i problemi del mondo del lavoro (L’igiene nelle officine tipografiche, novembre-dicembre 1902; La donna nelle officine grafiche, settembre 1917; In tema di contratti di lavoro, gennaio 1930). Nella parte tecnica che occupa la sezione più rilevante della pubblicazione si trovano, oltre a numerose indicazioni bibliografiche a tema, articoli contenenti indicazioni pratiche per i tipografi come L’alluminio come perfetto sostituto della pietra (maggio-giugno 1903), Dal cristallo all’obiettivo fotografico (novembre-dicembre 1905), I motori elettrici applicati alle arti grafiche (gennaio-aprile 1906), Il tipografo e lo studio dei colori (aprile 1921), Una stamperia claustrale (luglio 1925), L’impaginazione (agosto 1932).

Particolarmente seguito è anche il tema dei congressi, delle esposizioni, dei concorsi di cui vengono costantemente aggiornati i lettori con articoli informativi e attraverso l’indicazione dei bandi e dei risultati dei concorsi: Quinto concorso internazionale “progetto per un libro moderno” (novembre 1909), Primo congresso nazionale fra gli industriali delle arti grafiche (novembre dicembre 1906, L’esposizione fotografica internazionale di Parigi (gennaio-aprile 1906), La fiera del libro (maggio-giugno 1922), Il primo congresso mondiale delle biblioteche e di bibliografia (giugno 1929).

Nel corso degli anni della sua pubblicazione la struttura della rivista tende, come si è detto, a semplificarsi eliminando le rubriche e dedicandosi quasi interamente alla tematica del libro, dell’editoria per cui appaiono articoli come Per il libro scolastico (gennaio 1915), Il libro scolastico di stato (novembre 1928), Come nasce un libro (marzo 1931), Per l’italianità del libro (gennaio 1932), Per il museo nazionale del libro (settembre 1934).

Tra i numerosi collaboratori del “Risorgimento grafico”, oltre al direttore Raffaello Bertieri, si trovano nei primi anni Vittorio Alinari, Umberto Allegretti, Giuseppe Isidoro Arnevolo, Giuseppe Bernardi, Odoardo Boni, Ferdinando Borgioli, Guido Chiappini, Ferrante Dalle Nogare, Vittorio De Marchi, Guido Giannini, Gaetano Pavarotti, Cesare Ratta, Guido Rubetti, Corrado Sala, Antonio Zanetta; a cui seguono Attilio Berini, Giuseppe Antonio Borgese, Luigi Brambilla, Augusto Calabi, Oreste Fani, Anna Franchi, Carlo Frassinelli, Emanuele Guidastri, Naim Levi, Carlo Magnani, Curzio Malaparte, Amedeo Mazzanti, Ugo Ojetti, Francesco Sapori, Americo Scarlatti, Aldo Sorani, Albano Sorbelli, Mario Tinti, Orio Vergani.

C. Ca.

Raccolte: MI120: 1902-1936.