Bastioni di Pizzighettone (resti) - complesso

Pizzighettone (CR)

Indirizzo: Via Adriano Boneschi (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Pizzighettone (CR)

Tipologia generale: architettura fortificata

Tipologia specifica: mura difensive

Configurazione strutturale: A Pizzighettone si ammira una delle cinte murarie più significative e meglio conservate del Nord Italia. Il paese, attraversato dall'ampio corso dell'Adda, ha il suo nucleo principale sulla sponda sinistra e la borgata di Gera sulla sponda opposta, collegate da un panoramico ponte e circondate dalla imponente cinta muraria alta dodici metri e larga quindici con muri in laterizio dal grande spessore. Costruita nel medioevo ha subito continue modifiche nell'arco dei secoli per adattarsi alle mutate esigenze difensive; grazie agli importanti interventi di recupero iniziati alla fine del secolo scorso, oggi si conservano parti significative e consistenti, dell'imponente sistema difensivo di Pizzighettone: tracce del castello, le casematte a ridosso delle antiche mura, il rivellino a guardia della strada per Cremona, i bastioni e le opere terrapienate di Gera.

Epoca di costruzione: sec. XIV - post 1720

Autori: Solari, Guiniforte, ampliamento

Comprende

Descrizione

Castello medioevale-visconteo. Di questo castello, che sorgeva in fregio all'Adda e che era protetto a settentrione da un ramo del Serio Morto, si può ancora individuare l'antico sedime nell'area compresa tra il fiume e le attuali piazze della Vittoria e Cavour. Si sono conservate l'imponente torre del Guado e solo in parte (in quanto cimata) la torre della Bandiera, detta appunto anche "torre mozza".

Cerchia di casematte sulla corona delle antiche mura. Costituisce la parte più significativa e a tutt'oggi più consistente delle difese settecentesche di Pizzighettone. Comprende la porta del Soccorso, ubicata all'estremità meridionale del recinto sulla sponda dell'Adda, la contigua polveriera di San Giuliano, le rampe di salita interne al recinto, la fossa difensiva esterna (ancora in gran parte integra lungo il tratto sudorientale) e porta Cremona nuova, sulla strada per Cremona.

Rivellino all'ingresso di porta Cremona nuova. È una poderosa opera avanzata a pianta semicircolare, sporgente verso la campagna dalla cerchia di casematte circa all'altezza della chiesa parrocchiale di San Bassiano. Fungeva appunto da rivellino, cioè da fortificazione interposta tra due fossati e due ponti levatoi, a protezione dell'ingresso di porta Cremona vecchia. Si è conservato integro nelle sue strutture murarie.

Casematte di Gera. Appartenevano anch'esse alla cinta bastionata settecentesca, parzialmente smantellata nell'Ottocento, che avvolgeva l'abitato di Gera e che era rafforzata all'esterno da due mezzelune anteposte alle corrispondenti fronti occidentali e da altre due mezzelune rispettivamente anteposte alle ali settentrionale e meridionale. Si sono conservati due tratti occidentali, con dosso in terra.

Fossato di Gera. La fossa che proteggeva il lato a campagna delle difese settecentesche è oggi quasi totalmente colmata; se ne conserva ancora un breve tratto aperto a settentrione dell'abitato di Gera. Ad occidente del fossato, in località Cascina Macallé e già nel territorio del comune di Maleo, in provincia di Milano, è ancora oggi riconoscbile sul terreno un rilievo bastionato, corrispondente forse a un avamposto delle difese settecentesche.

Torre del Guado. È la più importante e meglio conservata testimonianza dell'imponente castello visconteo che sorgeva in fregio all'Adda, sul luogo di un più antico fortilizio medioevale. Il resto della fortificazione venne demolito nei primi decenni dell'Ottocento.
Il nome deriva dal fatto che la torre, essendo sull'angolo sudoccidentale del castello, sorgeva in prossimità del punto di attraversamento del fiume. L'edificio presenta pianta quadrata, struttura muraria in mattoni a vista ed è coronato da un apparato a sporgere costituito da slanciati beccatelli in mattoni disposti ad aggetto progressivo. Attualmente è utilizzato come sede del Museo Civico ed è in buono stato di manutenzione.

L'Amministrazione comunale di Pizzighettone, in vista del definitivo trasferimento al Comune di quella parte delle mura ancora di proprietà del Genio Militare, ha allo studio un piano di riutilizzo di tutte le strutture fortificate o loro resti, sopra descritte, in stretto coordinamento alle iniziative di restauro in corso e da intraprendere in futuro, con l'obiettivo di favorire la massima fruizione, conoscenza e valorizzazione di un complesso bastionato tra i più importanti e significativi della Lombardia. Nel frattempo l'opera è mantenuta e valorizzata da un eccellente gruppo di volontari che ne curano per quanto possibile le strutture e la loro conoscenza e vitalizzazione.

Notizie storiche

L'abitato di Pizzighettone sorge sulla sponda sinistra dell'Adda, fronteggiato, sulla sponda opposta, dal corrispondente nucleo fortificato di Gera. Sfruttando le particolari difese naturali dovute alla confluenza del Serio Morto con l'Adda, il luogo venne munito di castello e mura fin dal secolo XII.
I Visconti, nella seconda metà del Trecento, potenziarono (e forse in gran parte ricostruirono) il castello quindi, nella prima metà del Quattrocento, rafforzarono anche le mura del borgo.
Sotto la dominazione spagnola Pizzighettone assume il ruolo di fondamentale caposaldo, insieme a Lecco, Lodi e Cremona, di quella linea difensiva che i padroni di Milano attestano sull'Adda e sul Po in contrapposizione a Venezia. Di conseguenza, a partire dal 1646, le mura urbane vengono circondate da un nuovo anello di bastioni.
In seguito, durante il primo dominio austriaco e per ordine di Carlo VI, viene dato corso, a partire dal 1720, a una riforma generale delle fortificazioni di Pizzighettone, con la costruzione di una poderosa cinta bastionata a occidente dell'abitato di Gera e con il rafforzamento delle mura medioevali viscontee attraverso l'aggiunta alle stesse di una corona di casematte in muratura, di apprestamenti difensivi vari e di un'ampia fossa difensiva esterna.
Dopo gli smantellamenti ottocenteschi e la cancellazione di parte delle bastionature seicentesche dovuta alla massiccia espansione dell'abitato verso oriente, oggi si conservano solo parti, peraltro significative e consistenti, dell'imponente sistema difensivo di Pizzighettone: tracce del castello, le casematte a ridosso delle antiche mura, il rivellino a guardia della strada per Cremona, le casematte, i bastioni e le opere terrapienate di Gera.

Uso storico: intero bene: difensivo

Condizione giuridica: proprietà pubblica

Riferimenti bibliografici

Conti F./ Hybsch V./ Vincenti A., I castelli della Lombardia, Novara 1992, v. III pp. 65-66

Lombardia, Lombardia, Milano 2005, p. 866

Credits

Compilazione: Carabelli, R. (1999)

Aggiornamento: Marino, Nadia (2013); Marino, Nadia (2015)

Descrizione e notizie storiche: Conti, Flavio

Fotografie: Marino, Nadia

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