Villa Bianca

Seveso (MB)

Indirizzo: Corso Garibaldi, 87 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Seveso (MB)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: villa

Configurazione strutturale: Edificio di forma rettangolare, su griglia di pilastri in calcestruzzo armato e muratura di tamponamento in laterizio; solai in latero-cemento; copertura piana a terrazza.

Epoca di costruzione: 1936 - 1937

Autori: Terragni, Giuseppe, progetto

Descrizione

Villa Bianca si trova lungo la strada nazionale dei Giovi, nel territorio del Comune di Seveso. Originariamente vi era insediato un ristorante, la cui attività è cessata da alcuni anni. L'edificio, restaurato con estrema attenzione, è ora adibito a residenza esclusiva.
Il fabbricato, di due piani fuori terra più un livello seminterrato, occupa una piccola parte di un lotto rettangolare molto ampio, per lo più a giardino. Assecondando le indicazioni del committente, Terragni colloca l'edificio a sinistra del lotto; in questo modo la villa potrà essere vista completamente anche dal viale Vittorio Veneto, che si immette diagonalmente sulla provinciale. Probabilmente, dalla posizione della villa, così realizzata, possono essere derivate quelle soluzioni progettuali che consentiranno la vista sui dettagli importanti della moderna abitazione.
Scale, rampe, setti, velette e travature, tagli che rimangono impressi sulla carta sin dalla prima elaborazione, volta a volta "aggiustati", quotati e resi con coerenza all'interno di un programma compositivo e spaziale.
Il prisma è caratterizzato da asimmetrie e dissonanze. Al contrario della villa progettata da Terragni a Rebbio (1936-37), quartiere periferico di Como, l'esito è inverso: il volume è in basso, quasi staccato, aggettante sulla piattaforma ancorata al suolo, mentre in alto svetta la veletta che sembra disarticolata, libera come un autonomo elemento che solo in qualche punto denuncia il legame strutturale con l'edificio sottostante. Poi la scala, il balcone centrale e le finestre; tagli nella superficie muraria con gli infissi appena sporgenti.
Diversamente dalle soluzioni adottate in edifici contemporanei, la struttura dell'edificio non si basa su una griglia di pilastri e travi ma su murature portanti, "ritagliate" per aprirvi finestre a nastro e vetrate. Solo in copertura compaiono esili pilastri, sormontanti le murature a sostenere le piastre orizzontali, forse elementi di maggiore caratterizzazione dell'edificio.

Notizie storiche

Villa Bianca è un edificio a carattere residenziale costruito per un facoltoso committente, su un terreno piuttosto ampio, lontano dalla città, lungo il percorso che collega Como a Milano.
Angelo Terragni nel 1936 informò il cugino architetto del proposito di acquisire il terreno in fregio alla strada nazionale dei Giovi, per costruirvi una villa.
Giuseppe Terragni lavorò al progetto in condizioni ideali: la casa era destinata al cugino ingegnere ed imprenditore nel settore delle costruzioni edili. Già dai primi schizzi, l'architetto traccia gli elementi compositivi poi confermati dall'opera realizzata.
Il progetto per Villa Bianca fu disegnato tra l'aprile del 1936 e la metà del mese d'ottobre dello stesso anno. In quel volgere d'autunno, l'architetto comasco fece un sopralluogo insieme all'ingegner Renato Uslenghi al cantiere già avviato; l'intervento vedeva già predisposte le armature della rampa d'accesso sulla facciata posteriore, della rampa sul lato nord e della soletta sul lato nord-est.
Terragni si occupò anche dell'arredamento, disegnando le diverse soluzioni non solo in pianta, ma anche in sezione, evidentemente volendo avere il pieno controllo sull'esito e dimostrare l'esatta collocazione di ogni elemento.
Le opere dell'edificio furono ultimate nel 1937. Pur a fronte di diversi problemi d'esecuzione, come la scorretta predisposizione dei serramenti, la famiglia Terragni, in ogni caso trasferì la propria abitazione a Villa Bianca attorno al mese di dicembre del 1937.
La critica specializzata accolse con grande favore l'edificio di Terragni: nel fascicolo di "Costruzioni-Casabella" del dicembre 1940, dedicato alle "ville moderne", la Villa Bianca a Seveso veniva illustrata sottolineando come ciascuna scelta tecnica, grazie alla "fantasia" e alla "sensibilità" dell'architetto, si integrasse perfettamente alle soluzioni formali e avesse perciò motivazioni che non si esaurivano in un funzionalismo elementare.

Uso attuale: intero bene: abitazione

Uso storico: intero bene: abitazione/ bar ristorante

Condizione giuridica: proprietà privata

Riferimenti bibliografici

Giuseppe Terragni, Bologna 1980, pp. 14-15, 132-137, 205

Giuseppe Terragni 1904-1943, Milano 2005, pp. 503-508

Zevi B., Storia e controstoria dell'architettura in Italia, Roma 1997, p. 534

D'Amia G., Giuseppe Terragni. Oltre il razionalismo, Como 2003

Fonti e Documenti

Archivio Giuseppe Terragni, Villa Bianca, n° 39

Archivio Giuseppe Terragni, Corrispondenza e corrispondenza tecnica in Villa Bianca a Seveso

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Garnerone, Daniele (2005)

Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele

Fotografie: Garnerone, Daniele

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