Banca Popolare di Bergamo (ex Banca Mutua Popolare) - complesso

Bergamo (BG)

Indirizzo: Piazza Vittorio Veneto 2 (Nel centro abitato, integrato con altri edifici) - Bergamo (BG)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: banca

Configurazione strutturale: Chiostro di S. Marta: a pianta rettangolare; pareti in muratura mista; solai in legno; colonne del portico a piano terra in cotto intonacato; quelle della loggia in pietra; tetto a falde. Ala destra: edificio a pianta rettangolare; fondazioni in calcestruzzo; muri perimetrali in muratura mista; tetto a falde. Nucleo centrale: Porzione di edificio a pianta rettangolare; fondazioni in calcestruzzo; muratura mista e calcestruzzo armato; solai in laterizio e cemento armato; tetto a falde.

Epoca di costruzione: sec. XIII - sec. XX

Autori: Magrini, Paolo, progetto; Cominetti, Giovanni, progetto; Angelini, Luigi, progetto; Siccardi, Giuseppe, decorazione; Angelini, Sandro, restauro

Comprende

Descrizione

La sede della Banca Popolare occupa la vasta area cittadina che, compresa tra piazza Vittorio Veneto e viale Roma, giunge alle spalle della cortina edilizia di via Crispi. L'attuale conformazione è frutto del progressivo ampliamento della sede originaria, ancora riconoscibile nel lungo prospetto tardo ottocentesco su viale Roma. Al centro dell'ordinata scansione delle aperture si colloca il portale sormontato da un balcone inquadrato da un'elaborata composizione conclusa da un timpano curvilineo con statue.
Sul lato meridionale dell'edificio si innesta l'ampliamento realizzato negli anni Venti del secolo scorso da Luigi Angelini il quale, nella facciata su piazza Vittorio Veneto si rimette a quanto stabilito da Piacentini nel piano regolatore dell'area e già realizzato nel vicino palazzo del Credito Italiano (Unicredit): viene quindi riproposta la soluzione del portico con soprastante partito di lesene a candelabra tra colonnine. Una galleria, ampliata al centro da uno spazio esagonale, unisce il portico a via Crispi e consente l'accesso all'antico chiostro di S. Marta.
All'interno il salone per il pubblico conserva l'assetto originale con i lati definiti da archi su colonne, la copertura a lucernario e gli sportelli in legno e ferro battuto. Diversamente la Sala del Consiglio e il Salone delle Assemblee sono stati rinnovati alla metà del Novecento da Achille Funi che affrescò, nella prima, scene della "Gerusalemme liberata" e, nel secondo, la "Civiltà italiana", opera in cui vengono esaltati personaggi bergamaschi.

Notizie storiche

Fondata nel 1869 la Banca Mutua Popolare di Bergamo apre i suoi sportelli in alcuni locali in piazza Cavour (ora Matteotti), che già nel 1885 risultano insufficienti. Per tale motivo nel 1891 la Banca acquista un terreno prospiciente alla Fiera per erigervi la nuova sede, per la cui costruzione, nel 1895, si bandisce un concorso vinto dall'ingegnere Paolo Magrini. In quattro anni l'edificio viene completato.
A partire dal 1910, l'istituto di credito acquista progressivamente dal Comune di Bergamo l'area della retrostante caserma Vittorio Emanuele II, esito della trasformazione avvenuta a partire dalla fine del XVIII secolo del trecentesco monastero di S. Marta. Quest'area sarà destinata all'ampliamento della sede, su progetto dell'ingegnere Luigi Angelini (1918), tecnico di fiducia della Banca. A lui si deve anche la soluzione del collegamento tra i portici settentrionali di piazza Vittorio Veneto e la nuova via Crispi (la cui apertura era stata decisa dal Comune nel 1911), attraverso la creazione di una galleria commerciale con slargo esagonale al centro del quale si può scorgere l'antico chiostro di S. Marta.
Ancora ragioni di spazio rendono necessaria, nel 1951, la sopraelevazione del prospetto su piazza Vittorio Veneto, l'incarico viene di nuovo affidato all'Angelini.

Uso attuale: chiostro: giardino; intero bene: uffici

Uso storico: chiostro: chiostro

Condizione giuridica: proprietà privata

Accessibilità: Accessibilità limitata agli ambienti per il pubblico; per gli altri ambienti è necessaria autorizzazione della Direzione.

Riferimenti bibliografici

Papini R., Bergamo rinnovata, Bergamo 1929, p. 112

Angelini L., Il chiostro di S. Marta in Bergamo. Origini, vicende, restauri, Bergamo 1936

Bertelli G.\ Brambilla M.\ Invernizzi M., Bergamo cent'anni di architettura 1890-1990, Bergamo 1994, pp. 36-37

De Luca G., Banca Popolare di Bergamo 1869-2009. Con i piedi nel borgo e la testa nel mondo, a cura di Romani M., "Una catena di reciproca convenienza" a vantaggio del territorio, Bergamo 2009, pp. 17-52

Mencaroni Zoppetti M., Quella nota antica nella Bergamo del Novecento. Dal Monastero di S. Marta alla Banca Popolare di Bergamo, Bergamo 2009

Barbero W., Luigi Angelini ingegnere architetto, A Bergamo nel formarsi della città moderna, Milano 1984, pp. 51-70

Rocca A., La Rivista di Bergamo, Le grandi organizzazioni economiche cittadine. La Banca Mutua Popolare di Bergamo, 1923, n. 21-22 settembre-ottobre pp, 1169-1184

Scarrocchia S., L'Eco di Bergamo, Luigi Angelini e la nuova identità di Bergamo. Un ruolo fondamentale nel piano del centro sull'area della Fiera e in quello di risanamento di Città Alta, 2001, 17 settembre, p. 51

Fonti e Documenti

Progetto di ampliamento Banca Mutua Popolare

Progetto di collegamento tra piazza Vittorio Veneto e via Crispi

Schede descrittive dei beni culturali e ambientali, Vecchio inventario dei beni culturali e ambientali

Vincoli di interesse sovracomunale

Schede descrittive dei beni culturali e ambientali, Vecchio inventario dei beni culturali e ambientali

Storia di Bergamo

Credits

Compilazione: Oscar, Paolo (2014); Resmini, Monica (2014)

Descrizione e notizie storiche: Resmini, Monica

Fotografie: Oscar, Paolo

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).