Villa Passalacqua - complesso

Moltrasio (CO)

Indirizzo: Via Regina, 28 - Moltrasio (CO)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: villa

Epoca di costruzione: ca. fine sec. XVIII

Comprende

Descrizione

Superata la scalea che dal cancello d'ingresso conduce alla villa, si incontrano una serie ininterrotta di sale di una certa eleganza, disposte su tre piani collegati tra loro da uno scalone monumentale, decorato da un bronzo di Auguste Rodin. Il salone da pranzo, con volta ribassata sorretta da sedici colonne marmoree in stile neoclassico, è decorato da pitture monocrome di Giocondo Albertolli, autore anche di alcuni bellissimi affreschi conservati nella sala della musica dove Bellini era solito esibirsi davanti ad amici e conoscenti. Sul soffitto spiccano alcuni affreschi di Andrea Appiani che per questa villa realizzò anche una splendida Madonna col bambino nel 1790.
La biblioteca contiene tremila volumi, fra i quali alcuni libri rari, codici in pergamena e una pregevole raccolta di storie italiche.
Il parco all'italiana che circonda la villa fu costruito a terrazze digradanti verso il lago collegate fra loro mediante scaloni in pietra impreziositi da statue e grandi vasi. Le terrazze furono sistemate ad aiuole regolari secondo la tradizione del giardino all'italiana con vasche, fontane e giochi d'acqua. Di tanto in tanto il parco si apre su balconate e belvedere da dove la vista spazia su tutto lo specchio di lago antistante. La vegetazione è particolarmente rigogliosa: grandi piante secolari, fra cui alcuni splendidi ulivi, si alternano alla tipica "macchia" lacustre. Già nel 1863, l'Amati osservava che il parco possedeva "¿bella varietà di piantagioni, superbi annosi cipressi, ricche cedriere, vaghi boschetti di camelie, eleganti fontane e grandiosi sotterranei".
Accanto a questa vegetazione lussureggiante crescono oggi rose e orchidee.

Notizie storiche

Il nucleo originale della villa venne eretto, verso la fine del '700, sulle rovine di un antico monastero degli Umiliati per volontà della famiglia Odescalchi; nel 1787 passò nelle mani del conte Andrea Passalacqua che, grazie al contributo del Soave e dell'Albertolli, ne fece una sontuosa dimora dal sontuoso arredamento e dall'ampio giardino degradante verso il lago. Alla morte di Andrea, la villa fu scelta come residenza da Giambattista Lucini Passalacqua che, dopo un'agiata vita da nobile signore, si ritirò a Moltrasio dove raccolse i ricordi dei suoi viaggi e una ricchissima biblioteca dove si intratteneva con artisti, letterati e musicisti. Fra costoro spicca la figura di Vincenzo Bellini che vi fu ospite fra il 1829 e il 1833 traendovi ispirazione per la composizione di alcuni suoi capolavori quali Norma, La straniera e La sonnambula che gli fu ispirata dalla figura di Giuditta Pasta, celebre cantante lirica, proprietaria di una villa sul lago, a Blevio, andata poi in parte distrutta.
Dopo un lungo abbandono, la villa è stata ristrutturata negli Anni Settanta da Oscar Kiss Maerth ed oggi è un centro residenziale, sede di molteplici eventi.

Condizione giuridica: proprietà privata

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Leoni, Marco (2006)

Aggiornamento: Paci, Giovanna (2006); Galli, Maria (2010)

Descrizione e notizie storiche: Limonta, Tommaso; Paci, Giovanna

Fotografie: Mussi, Lorenzo

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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