Santuario Beata Vergine del Lavello - complesso

Calolziocorte (LC)

Indirizzo: Via Padri Serviti, 1 - Lavello, Calolziocorte (LC)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: monastero

Configurazione strutturale: Complesso conventuale costituito dal Santuario e da due corpi principali che formano due corti interne. Chiostro minore, probabilmente del 1510 in ampliamento del vecchio convento, è chiuso su quattro lati, di cui due con portico su colonnine a capitelli fogliati. Il rinnovamento nel 1566 con realizzazione della corte maggiore caratterizzata su due lati da un porticato con colonne in pietra e volte a crociera, mentre è chiusa sugli altri due da un muro di cinta. Il colonnato ha un loggiato sovrastante. La chiesa è ad unica navata realizzata in tre fasi; dapprima una seconda chiesa fu edificata dopo il 1480 sui ruderi di una più antica, probabilmente annessa al castello risalente all'anno 1000. Dal 1582 iniziarono i lavori di ampliamento con la realizzazione anomala di un doppio presbiterio. Copertura a capanna con struttura lignea poggiante su archi traversi a sesto acuto, mentre i due altari del doppio presbiterio hanno volta a botte.

Epoca di costruzione: ante sec. X - inizio sec. XVI

Comprende

Descrizione

Il complesso è una delle più importanti fondazioni religiose del territorio lecchese, ubicato in un suggestivo contesto naturalistico sulle rive dell'Adda. E' costituito dalla chiesa e da due corpi principali a corte. L'edificio di culto, con impianto a navata unica, fu realizzato in fasi successive a partire dal 1486, quando, dopo l'insediamento dei Servi di Maria, si intervenne sui ruderi di una struttura preesistente. La facciata a capanna mostra un portale in arenaria a ogiva che racchiude nella parte superiore un affresco cinque-seicentesco. Il prospetto laterale porticato, con al centro un portale ogivale, è mosso dalle lesene dei contrafforti e dal cornicione ornamentale in cotto. La navata è coperta da una struttura lignea a capanna poggiante su archi a sesto acuto, mentre i due altari del doppio presbiterio hanno volta a botte. Sul lato sinistro una cappella presenta volta a botte strombata. Sulla controfacciata si trova una cantoria sostenuta da colonne con volte a crociera. Annesso alla chiesa è il chiostro minore. Probabilmente realizzato nel 1510 in ampliamento del vecchio convento, si presenta chiuso su quattro lati, di cui due con elegante portico su esili colonne a capitelli fogliati. Il rinnovamento del convento, che ebbe inizio nel 1566, interessò l'intero sviluppo dell'ala principale, dietro la chiesa; si formarono così la dispensa, la cucina, la sala capitolare, il refettorio e, quindi, la corte maggiore. Questa è caratterizzata da un porticato con colonne in pietra e volte a crociera, esteso su due lati al piano terreno, mentre è chiusa sugli altri due da un muro di cinta. Il colonnato ha un loggiato sovrastante.

Notizie storiche

La chiesa, citata nel 1174 con l'intitolazione a S. Simpliciano, vanta origini più antiche, come è stato confermato dalle indagini archeologiche che hanno evidenziato cinque fasi ben riconoscibili. Ricordata alla fine del XIII secolo come chiesa di S. Maria, definita cappella del "Castello" nel 1438, fu trovata in stato di abbandono nel 1480 da un eremita, Jacomino, al quale si attribuisce il ritrovamento di una tomba che conteneva un corpo disfatto, e, sotto quello, una fonte che riempiva il sarcofago di acqua limpida; si pensò subito a un miracolo. I Servi di Maria di S. Gottardo a Bergamo, insediatisi al Lavello a partire dal 1486, ricostruirono dunque l'edificio di culto, che fu consacrato nel 1490 e, quindi, rinnovato intorno al 1582-1589. Nel 1510 iniziarono i lavori di costruzione del convento, di cui fanno parte due chiostri con lacerti di affreschi. Nel 1772 il convento fu soppresso e abbandonato.

Uso attuale: ali chiostro maggiore: sede Fondazione Lavello e spazi polivalenti; chiesa: chiesa; chiostro minore: albergo

Uso storico: chiesa: chiesa

Condizione giuridica: detenzione mista pubblica/ecclesiastica

Accessibilità: Il Santuario è aperto tutti i giorni:
9-12 15-18.30 feriale
9-12 15-21 festivi
I chiostri sono visitabili

Riferimenti bibliografici

Bonaiti F. (a cura di), Il Santuario di Santa Maria del Lavello a Calolziocorte, Oggiono 2013

Borghi Angelo, I tre monasteri Lavello - Buch - Güssing. Monumenti e siti di rilevanza culturale e religiosa, Storia e arte del convento servita di Santa Maria del Lavello, Lecco 2002

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Frigeni M.A., tesi di Laurea, Istituto Universitario Pareggiato di Magistero "Maria Santissima Assunta", Il feudo del Lavello nella prima contea di Bergamo dalla fine del secolo IX alla seconda metà del secolo XV, Roma 1964

Indagine conoscitiva dei beni culturali e ambientali della Valle San Martino, Caprino Bergamasco 1980, pp. 82 sgg.

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Penati Ferrerio A./Pontiggia N. (a cura di), Il Monastero di Santa Maria del Lavello, Calolziocorte 1990

Guglielmi E., Bonaiti F. (a cura di), Il patrimonio culturale della Valle San Martino. Ricerche Strumenti Valorizzazione, Atti del convegno a Calolziocorte 28-29 maggio 2005, Riflessioni e note sul Santuario della Beata Vergine del Lavello, Calolziocorte 2006

Ruffa M. (a cura di), "Carta Archeologica della Provincia di Lecco. Aggiornamento", "Le nuove scoperte", Calolziocorte, Santuario di Santa Maria del Lavello, Lecco 2010, p. 167

Credits

Compilazione: Piefermi, Antonio (2012)

Descrizione e notizie storiche: Virgilio, Giovanna

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