Chiesa di S. Cristoforo

Milano (MI)

Indirizzo: Via S. Cristoforo (Nel centro abitato, isolato) - Milano (MI)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: chiesa

Configurazione strutturale: Il complesso religioso, situato sulla riva sinistra del Naviglio Grande, è composto da due edifici accostati e rappresenta il prototipo delle "chiese doppie" ad aula unica: all'interno formano un unico ambiente a due navate divise da un pilastro. La chiesa di sinistra è la più antica; la navata sinistra presenta un soffitto in legno e termina, oltre l'arco ogivale, con un'abside semicircolare; la navata destra ha due campate con volte gotiche a crociera. Nell'angolo sud est si eleva il campanile

Epoca di costruzione: sec. XII - 1398

Descrizione

Il complesso di S. Cristoforo sul Naviglio, ubicato fuori porta Ticinese sull'importante direttrice viaria che conduce a Vigevano, è costituito da due piccoli edifici costruiti in epoche diverse, uniti fra loro nel senso della lunghezza ma allineati sul piano di facciata. La chiesa di sinistra, d'ossatura romanica, è testimoniata alla fine del XIII secolo nel Liber Notitiae, ma è forse ancora più antica. Nel 1363 fu annesso alla chiesa un ospedale e, probabilmente poco dopo, fu aperto in facciata l'elegante portale in terracotta. Il culto di san Cristoforo, che pare avesse in questa zona di Milano origini molto antiche, si intensificò verso la fine del XIV secolo in coincidenza con una serie di violente pestilenze. Fu forse proprio a seguito di un'epidemia che, negli anni a cavallo fra Tre e Quattrocento, Gian Galeazzo Visconti promosse la costruzione di una nuova chiesa affiancata all'antica, accogliendo anche un voto della cittadinanza; l'edificio, che era certamente concluso nel settembre 1404 come testimonia una lapide inserita in facciata, fu dedicato ai santi Giovanni Battista, Giacomo, Cristoforo e Cristina e ricevette il titolo di cappella ducale grazie alle elemosine di Filippo Maria Visconti. Fino al 1625 le due chiese rimasero separate e con funzioni diverse, essendo destinata la cappella alle celebrazioni familiari; in seguito la parete che separava internamente i due corpi di fabbrica fu aperta in due grandi archi. Nei decenni tra il 1929 e il 1955 l'edificio subì una serie di interventi di restauro, tra cui il ripristino di una serie di aperture originarie.
La struttura della chiesa più antica, a nord, è costituita da una semplice aula rettangolare in mattoni a vista con copertura a travi lignee; l'abside semicircolare con il frammentario fregio ad archetti pensili intrecciati è un'aggiunta tardoduecentesca. Il portale trecentesco in terracotta è inserito in un arco a sesto acuto appena accennato e sovrastato da un ampio rosone a raggi intrecciati pure in cotto. Lombardo per fattura e tecnica (a stampo), il portale è legato secondo alcuni ad un disegno toscano per il tipo di ornamentazione interna del rosone e per le puntuali corrispondenze con il portale laterale di S. Maria della Spina a Pisa. Nella parte alta della facciata - così come nella chiesa di destra - sono visibili tracce di deperiti affreschi votivi dedicati per lo più a san Cristoforo. Sempre ad aula unica divisa in due campate quadrangolari con un piccolo coro e copertura a crociera con costoloni a toro, la chiesa costruita a inizio Quattrocento verso sud presenta una facciata a capanna di accentuato verticalismo, stretta fra due alti contrafforti e ornata da un piccolo portale e da due monofore archiacute. Le pareti, in cotto, sono scandite da lesene rettangolari, sia all'interno che all'esterno, e illuminate da monofore ad arco acuto e da finestre circolari. Dal punto di vista planimetrico e strutturale è chiaro il richiamo all'importante modello del S. Gottardo in Corte di Milano. Il campanile con cuspide a cono cestile è quattrocentesco.
Il complesso, interpretato in passato come il prototipo di quelle "chiese doppie" di cui esistono a Milano alcuni esempi successivi (S. Maria Incoronata, S. Michele alla Chiusa), è stato visto in seguito come testimonianza della continuità della tradizione architettonica lombarda, e insieme delle sue potenzialità innovative. La decorazione interna della cappella annovera alcuni affreschi di inizio Quattrocento, in particolare una Madonna e santi e una Crocifissione sulla controfacciata che recano la firma di un certo Bassanolo de' Magistris, che sappiamo essere stato attivo anche in Duomo e al Castello Sforzesco, e un'altra Crocifissione dietro l'altare attribuibile all'ambito dei fratelli Zavattari.

Notizie storiche

Nel 1364, viene aggiunto sulla facciata dell'antico Oratorio di S. Cristoforo sul Naviglio il nuovo portale e il rosone.
Nel 1398 sono approvati da Gian Galeazzo nuovi lavori: viene realizzata accanto all'oratorio , la cappella ducale, dedicata a S. Giacomo, Cristoforo e Cristina a memoria della vittoria viscontea del 1391 contro Giovanni d'Armagnac o per la fine della pestilenza. Viene terminata, come ci testimonia la lapide esterna nel 1404.
Nel 1625 viene aperta la cortina muraria che le teneva distinte e con funzioni diverse. Giunge fino a noi come una duplice chiesetta quattrocentesca.
All'inizio del '900 la chiesetta sembra dimenticata, seppur parrocchiale di un rione sempre più popoloso.
Nel 1929. la Soprintendenza prima e un Comitato per il restauro poi, avviavano un piano di recupero sia all'esterno, dove venivano ripristinate le originarie aperture, sia all'interno, dove venivano alla luce pregevoli affreschi.

Uso attuale: intero bene: chiesa

Uso storico: intero bene: chiesa

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico

Accessibilità: Orari: Lunedì - Domenica dalle ore 8.00 alle ore 17.30

Per informazioni:
02 48951413

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Ribaudo, Robert (2009)

Aggiornamento: Marino, Nadia (2016)

Descrizione e notizie storiche: Balzarini, Maria Grazia; Ribaudo, Robert

Fotografie: BAMS photo Rodella/ Jaca Book; Marino, Nadia

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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