Rotonda della Besana - complesso

Milano (MI)

Indirizzo: Viale Regina Margherita - Milano (MI)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: cimitero

Configurazione strutturale: Recinto cimiteriale porticato, su colonne binate, e a pianta polilobata, con al centro una chiesa a croce greca Il partito decorativo dei piccoli teschi sui capitelli ricorda l'originaria destinazione dell'edificio. Il prospetto esterno in laterizio è ritmato da archi su lesene

Epoca di costruzione: primo quarto sec. XVIII

Autori: Croce, Francesco, rifacimento chiesa e costruzione rotonda; Raffagno, Francesco, rifacimento chiesa e costruzione rotonda; Berrone Balsari, Elena, progetto giardini

Comprende

Descrizione

La Rotonda della Besana (detta anche Foppone dell'Ospedale) è un complesso tardobarocco (sec. XVIII) nato con funzioni cimiteriali, che ha il suo centro nella ex chiesa, intitolata a San Michele, oggi sconsacrata e adibita a spazio espositivo. Deve il nome semplicemente alla via Enrico Besana dove è situato l'ingresso.
Un tempo ai margini della città sul limite dei bastioni, è formata da un recinto cimiteriale porticato in mattoni a vista, su colonne binate, a pianta polilobata simmetrica, con al centro la chiesa a croce greca.
Il porticato, formato da quattro esedre, mostra un andamento ondulato, ricco di scorci suggestivi, con un susseguirsi di volte a crociera, che coprono le arcate aperte verso la chiesa, decorato da piccoli teschi sui capitelli a ricordare l'originaria destinazione dell'edificio. Il prospetto esterno in laterizio è ritmato da archi su lesene e aperto da finestroni e oculi.
Da gennaio 2014 è sede del Museo dei Bambini di Milano (www.muba.it), centro permanente di progetti culturali e artistici dedicati all'infanzia.
Al centro del complesso, sorge la Chiesa di S. Michele ai Nuovi Sepolcri (1695-1700), una chiesa cimiteriale a croce greca, inusuale nel contesto milanese dell'epoca, oggi sconsacrata.
All'incrocio dei bracci si eleva la cupola ottagonale, nascosta da un tiburio ottagonale e coronata da una slanciata lanterna. Ai termini di ciascun braccio vi sono quattro facciate identiche, di estrema sobrietà.
Più elaborato e scenografico è l'interno, a tre navate. La copertura a capriate lignee è sorretta da pilastri in pietra, scanalati, a base ottagonale. I capitelli, di ordine ionico, sono decorati con raffigurazioni di teschi e ossa, allusive alla destinazione del complesso e tipiche dell'iconografia barocca.
Sotto la cupola era una volta sistemato l'altare, visibile da tutti i bracci.

Notizie storiche

Alla fine del XVII secolo, il sepolcreto dell'Ospedale Maggiore si rivelò insufficiente per le accresciute necessità e inadeguato alle esigenze igieniche di un grande nosocomio, determinando la decisione di costruire una nuova struttura, il "Foppone", adibita a cimitero per i cadaveri non reclamati. I Fopponi nacquero come cimiteri d'emergenza, cioè grandi fosse scavate fuori dall'abitato, spesso a ridosso delle mura, per salvaguardare le più basilari norme igieniche.
Il complesso ebbe origine dalla chiesa di S. Michele, costruita a partire dal 1695 al centro del complesso e consacrata nel 1700.
Nel 1719 viene terminato il rifacimento della chiesa (poi detta dei Nuovi Sepolcri) e viene iniziata la costruzione della Rotonda dei Sepolcri (poi della Besana) con la collaborazione di Francesco Croce e Francesco Raffagno. La Rotonda sarà consacrata il 22 aprile 1731.
Nel 1785 divine un vero e proprio cimitero strutturato per i defunti di Porta Tosa, ma già nel 1792 venne dismesso, in seguito alla legislazione sanitaria austriaca che imponeva di spostare i cimiteri fuori dalla cerchia cittadina.
Dopo la soppressione del 1808, il Cagnola ne studia nel 1809 la riconversione in Pantheon, del Regno italico, di cui Milano era capitale, luogo di memoria delle glorie italiane.
Con la riannessione all'Austria, il progetto viene accantonato e il grande porticato utilizzato come caserma, magazzino, deposito e lavanderia dell'ospedale.
Nel 1858 viene convertito in ospedale per le ammalate croniche e dal 1897 al 1910 utilizzato per conservare la quadreria dell'Ospedale Maggiore.
Seguì un periodo di sostanziale abbandono che termina nel 1938 con l'acquisto da parte del Comune di Milano, insieme all'edificio della Ca' Granda, che nel 1956 lo restaura e lo adibisce a manifestazioni culturali.
L'attuale sistemazione a verde dei giardini è stata realizzata negli anni '90 del XX sec., dalla paesaggista Elena Berrone Balsari.
Dal 2010 al 2012 è stata compiuta una importante opera di restauro conservativo, che ha interessato le coperture, gli intonaci e i materiali lapidei.
Da gennaio 2014 è sede del Museo dei Bambini di Milano.

Uso attuale: intero bene: spazio mostre

Uso storico: intero bene: cimitero

Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale

Accessibilità: Aperto come giardino comunale e in occasioni di mostre

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Ribaudo, Robert (2011)

Aggiornamento: Bianchini, Fabio (2015)

Descrizione e notizie storiche: Bianchini, Fabio

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