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Abside della Cappella di S. Maria di Piona (resti)

Colico (LC)

Indirizzo: Strada comunale di Piona (Fuori dal centro abitato, isolato) - Piona, Colico (LC)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: chiesa

Configurazione strutturale: Rimangono pochi resti dell'abside dell'edificio destinato alle officiature per i defunti e utilizzato come chiesa interna dei monaci.

Epoca di costruzione: ultimo quarto sec. XI

Descrizione

La cappella di S. Maria, di cui resta la sola abside a sud-est di S. Nicolò, coincide con il tipico secondo coro dei Cluniacensi, che era utilizzato sia per le officiature quotidiane dei santi e dei defunti, sia (talora) come chiesa dell'infermeria. Quest'abside risulta composta anch'essa con materiale di recupero e con nuovo materiale di miglior taglio e miglior posa.
Una differenza importante era invece la sua "sopraelevazione" rispetto alla chiesa maggiore: caso raro in contesto cluniacense, ove erano privilegiati il comodo trasferimento dal coro principale e la comunicazione diretta con la sala del capitolo. La spiegazione risiede probabilmente nella natura del terreno e nell'aver sfruttato i banchi di roccia come fondazioni degli edifici.
La muratura di S. Nicolò e di S. Maria pare non incompatibile con l'ultimo quarto dell'XI secolo. Per quanto concerne invece l'allungamento di seconda fase, si dovrà forse pensare agli inizi del XII secolo.
Sul fianco sud della chiesa venne aggiunto nel XIII secolo un elegante chiostro scolpito, sotto il cui lato nord (sul perimetrale della chiesa) fu affrescato un interessante "calendario liturgico", che fa corrispondere i Mesi ai santi venerati a Piona .

Notizie storiche

È probabile che S. Maria sia stata costruita assieme all'allungamento di S. Nicolò. Ciò induce l'ipotesi che il priorato si sia formato agli inizi del xii secolo restaurando una chiesa preesistente di funzione ignota (già dipendenza di un priorato?). Diego Sant'Ambrogio sostenne a più riprese (1906, 1907) che Piona avesse costituito il tardo trasferimento verso il lago del priorato di S. Pietro di Vallate, che nel 1336 era una grangia di Piona. È tuttavia smentito dal fatto che nel 1204 i priori di Piona e Vallate coesistono nella documentazione (Marcora 1972). Tuttavia la sua intuizione può risultare feconda se il "trasferimento" viene inteso come "distaccamento" di una cella o "succursale" - oppure nuova fondazione dovuta a un altro priorato, non connessa a una donazione privata ad hoc - e collocato in un contesto storico meno recente. Ci si può chiedere se non fosse il più illustre monastero di Pontida a prendere l'iniziativa di fondare un nuovo insediamento (priorato) al lago, magari auspicato anche da alcuni monaci della stessa Vallate, che finì per dipendere dal priorato meglio posizionato geograficamente.
S. Maria di Piona aveva la stessa forma, lo stesso titolo e la stessa ubicazione (in rapporto al santuario principale) della S. Maria di Cluny (prima versione della prima metà dell'xi secolo), della S. Maria di Argon e della S. Maria di Castelletto Vercellese, di poco più capienti ma anch'esse di fine XI secolo.

Uso attuale: abside: monumento

Uso storico: intero bene: cappella

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico

Credits

Compilazione: Ribaudo, Robert (2013)

Descrizione e notizie storiche: Piva, Paolo

Fotografie: BAMS photo Rodella/ Jaca Book

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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