Villa Borromeo D'Adda - complesso

Arcore (MB)

Indirizzo: Largo Vincenzo Vela - Arcore (MB)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: villa

Configurazione strutturale: La villa presenta una pianta articolata formata da un corpo centrale che si affaccia verso il centro abitato il cui prospetto è caratterizzato da un portico aggettante a tre arcate a tutto sesto, e da due corpi laterali, arretrati rispetto al principale e simmetrici. Il fronte sul giardino è caratterizzato da un volume di un piano a forma ellittica la cui copertura funge da balconata. L'edificio presenta pareti in muratura. La cantina ha volte a botte; i livelli fuori-terra sono caratterizzati dalla presenza di volte a padiglione, volte a botte (a tutto sesto e a sesto ribassato), solai in muratura con incannicciato e solai lignei con travi ad orditura primaria e secondaria. La copertura ha struttura interna a capriate ed esternamente presenta manto in tegole a coppo in laterizio.

Epoca di costruzione: ca. 1750

Autori: Balzaretto, Giuseppe, progetto: parco; Alemagna, Emilio, rifacimento: ali laterali / ampliamento: piano terra

Comprende

Descrizione

Villa Borromeo D'Adda si colloca in cima all'altura del parco che da essa prende il nome e che si situa nella zona centrale del paese di Arcore.
L'edificio presenta una planimetria a blocco composta dall'unione di tre corpi: quello centrale, di maggiore volumetria, è avanzato rispetto agli altri due. Al suo interno sono conservati gli ambienti di maggiore pregio e ampiezza, fra i quali l'antica libreria con soffitto ligneo a cassettoni. Nonostante le condizioni di forte degrado in cui l'intero bene si trovi è possibile ancora ammirare gli affreschi dei saloni principali. Al piano terra si trova il salone ad angoli smussati, opera dell'Alemagna, che si affaccia sul parco mediante cinque aperture architravate che si azionano con un sistema meccanico di serrande mosse da un meccanismo che si trova al piano seminterrato.
I due corpi laterali simmetrici si sviluppano su due livelli fuori terra. Il corpo di sinistra veniva adoperato come prosecuzione del corpo nobile ospitando la sala da pranzo. Il corpo di destra, invece, era adibito a contenere gli alloggi della servitù ed è pertanto composto da stanze di minore ampiezza.
Al piano seminterrato, che si sviluppa per l'intera superficie della villa, caratterizzato da volte a botte nella maggior parte degli ambienti, si trovavano i locali dei servizi. Ancora oggi, infatti, è conservato lo spazio della cucina, quello della ghiacciaia e la stanza disposta al di sotto del salone ad angoli smussati dove si trovano i sistemi a manovella e contrappesi atti all'apertura ed alla chiusura delle serrande al piano superiore.
All'esterno le facciate della villa sono movimentate dalla presenza di due logge d'ingresso rivolte rispettivamente verso il paese e verso il parco, la prima delle quali si caratterizza per la presenza di un portico ad archi poggiati su balaustre in pietra e cemento.
Il livello superiore della facciata principale (Nord) si caratterizza per la presenza di un balcone che costituisce la copertura della loggia d'ingresso. Da segnalare anche i motivi decorativi dei profili delle finestre con elementi a conchiglia, di forte ascendenza rococò. Richiami a modelli settecenteschi sono evidenti anche sulla facciata posteriore (Sud) della villa dove le balaustre, le finestre ed il corpo curvilineo aggettante del salone progettato dall'Alemagna producono un effetto di grande ricchezza decorativa.
Sul retro dell'edificio è presente un parterre con giardino all'italiana che si estende ad arco davanti alle sale con ringhiera in ferro battuto fornendo un ulteriore richiamo a modelli rococò.

Notizie storiche

Villa Borromeo D'Adda è uno dei cinque importanti complessi monumentali che caratterizza le vicende storico-artistiche del paese di Arcore.
Le vicende che ne individuano la storia sono complesse e risalgono all'inizio del XVIII secolo, periodo durante il quale, ad Arcore, è documentata la presenza di una casa da nobile di proprietà della famiglia D'Adda localizzata in piano, con facciata rivolta verso il paese e planimetria ad U che volgeva verso un grande parco retrostante.
Le prime modifiche all'assetto primitivo del complesso si devono all'Abate Ferdinando D'Adda che commissionò, nella seconda metà degli anni Cinquanta del '700, la costruzione di una villa sulla collina dietro l'edificio ad U che, data la sua localizzazione, fu soprannominata la Montagnola. La villa si sviluppava secondo una pianta a blocco composta da tre corpi: quello centrale su tre livelli, quelli laterali su un unico livello. Passata per eredità al marchese Giovanni D'Adda, nipote dell'abate, la Montagnola fu scelta quale dimora principale della famiglia.
Giovanni D'Adda si fece promotore di un'importante campagna di interventi di restauro su tutto il complesso delle proprietà dei D'Adda ad Arcore. In primo luogo commissionò all'architetto-ingegnere Giuseppe Balzaretti, uno dei più celebri disegnatori di giardini dell'epoca, la sistemazione del parco della villa (1845) che fu organizzato secondo l'impianto che ancora oggi è possibile ammirare. Gli interventi del Balzaretti sulla villa proseguirono fra il 1849 ed il 1855 con l'apertura di un ingresso coperto con loggiato nella facciata Nord rivolta verso Arcore e con la realizzazione di vetrate poste a chiusura del portico a tre campate che caratterizzava la facciata Sud che dava verso il parco. Gli interventi maggiori riguardarono tuttavia l'edificio ad U dal momento che il corpo centrale fu smantellato per creare un ingresso scenografico. I due corpi sopravvissuti, che mantengono un'apertura centrale a serliana, furono adibiti, quello di destra a portineria, quello di sinistra ad ospitare la cappella che Giovanni D'Adda fece realizzare dopo la morte della moglie, Maria Isimbardi. La cappella presenta un impianto che richiama il modello del battistero ottogonale di ispirazione bramantesca (San Satiro, Milano) riconoscibile solo dal suo interno ed è decorata da un importante apparato scultoreo opera dei fratelli Lorenzo e Vincenzo Vela.
Il secondo restauro che modificò ulteriormente l'aspetto della villa fu commissionato da Emanuele D'Adda, figlio di Giovanni, ed attuato dall'architetto Emilio Alemagna. Quest'ultimo intervenne sulla facciata Nord della villa dove aggiunse sopra il loggiato del corpo centrale un balcone ed alcune decorazioni delle balaustre in pietra, cemento e ferro battuto; ricostruì i corpi laterali della villa aggiungendovi un piano; sistemò i servizi nell'ampio piano seminterrato; realizzò lo scalone monumentale che collega il piano terra al primo piano; riorganizzò completamente la facciata Sud dell'edificio spostando in avanti tutto il piano terreno creando all'interno un salone ad angoli arrotondati e disponendo sopra l'ampliamento del piano inferiore una terrazza che apriva al parco le camere da letto. All'Alemagna si deve anche la realizzazione, nel 1894, della nuova scuderia della villa.
Il complesso passò in eredità alla famiglia Borromeo agli inizi del XX secolo (1911) e rimase residenza nobiliare fino agli anni Cinquanta.
Dal 1980 la villa è di proprietà del Comune di Arcore.
Villa Borromeo D'Adda si trova attualmente in condizioni di grave decadenza, in attesa che sia varato un piano di restauro che la riporti all'antico splendore.

Uso storico: intero bene: abitazione

Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale

Accessibilità: In auto da Milano:
Prendere A51/Tangenziale Est verso E70/Venezia/Tangenziale Nord/Usmate Velate/A52/A4/E64/Lecco/Torino
Prendere l'uscita 20-Arcore-Villasanta-Vimercate verso Villasanta/Arcore/SP45

In treno: stazione ferroviaria di Arcore, lungo la linea: Milano-Tirano.

In autobus: autolinee NET sulle linee: Z307 Cologno Nord M2-Burago-Vimercate-Arcore/Z317 Vimercate-Correzzana/Z319 Arcore FS-Vimercate-Ronco Briantino/Z320 Arcore FS-Vimercate-Porto d'Adda. Autolinee Brianza Trasporti sulla linea: Z208 Muggiò-Monza (S.Fruttuoso)-Villasanta-Arcore FS
Per orari e mappe dei percorsi consultare il sito www.brianzatrasporti.it

In auto da Milano: A51 Tangenziale Est uscita SP13 Monza Concorezzo.Proseguire per SP60, SP45 e SP58.

La villa, di proprietà comunale, non è accessibile al pubblico in quanto inagibile. E' accessibile il parco che la circonda, secondo i seguenti orari: periodo invernale h 8-18; periodo estivo h 8-19

Riferimenti bibliografici

Bagatti Valsecchi P.F./ Cito Filomarino A.M./ Süss F., Ville della Brianza. Lombardia 6, Milano 1980, pp. 134-136

Ingegnoli V./ Langè S./ Süss F., Le ville storiche nel territorio di Monza, Cinisello Balsamo 1987

Binaghi Olivari M.T./ Süss F./ Bagatti Valsecchi P.F., Le ville del territorio milanese, Milano 1989, v. II

Bartesaghi S./ Dal Molin A., La storia di Arcore fra amene ville, signorili giardini, vita contadina e mondo dell'industria, Cinisello Balsamo 1996

Rosa M., Le ville di delizia della provincia milanese, Arcore, Villa Borromeo d'Adda detta La Montagnola, Milano 2004, pp. 21-24

Mauri M./ Ronzoni D.F., Ville della Brianza, Missaglia 2003, v. II

Porzio F./ Tedeschi F., Vincenzo Vela ad Arcore, Vimercate 2006

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Madoi, Roberta (1995)

Aggiornamento: Falsitta, Nicola (1998); Bresil, Roberto (2009); Raimondo, Valentina (2009); Vertechy, Alessandra (2021)

Descrizione e notizie storiche: Raimondo, Valentina

Fotografie: Bresil, Roberto

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