Villa Annoni - complesso

Briosco (MB)

Indirizzo: Piazza Annoni, 1 (Nel centro abitato, in posizione dominante) - Capriano, Briosco (MB)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: villa

Configurazione strutturale: Edificio costituito da muratura continua, con ambienti voltati e ambienti con solaio a travatura lignea.

Epoca di costruzione: fine sec. XVII - inizio sec. XVIII

Comprende

Descrizione

Raggiungere la frazione Capriano dal centro comunale di Briosco consente di godere della bellezza del paesaggio agrario residuo che caratterizza la Valle della Bevera, torrente che scende sinuoso tra ampie macchie boschive e marcate ondulazioni della campagna. Capriano è in posizione di lieve altura; all'antico e minuto tessuto edilizio si è aggiunta l'edificazione degli ultimi decenni, irragionevole, oggi estesa a nord sin quasi a saldarsi col vicino centro di Colzano.
Villa Annoni si coglie subito, monumentale, arrivando ai margini dell'abitato storico. In posizione dominante sul punto più elevato del luogo, la si scorge al fondo di una prospettiva cadenzata da un filare di cipressi, purtroppo interrotta dalla murata di bordo alla piazza riformata in anni recenti.
La dimora occupa un lotto di forma irregolare, in massima parte edificato con impianto organizzato attorno all'edificio principale, più alto, affacciato alla piazza, con corpi di minore altezza articolati ad originare due corti chiuse, rettangolari. Al cortile d'onore posto centralmente al sistema si aggiunge una corte piccola, aperta in aderenza al limite ovest della proprietà e tenuta a giardino già dal Settecento.
È soprattutto la facciata principale rivolta ad est che restituisce l'immagine di un palazzo cittadino, addossato a nord alle contigue cortine edilizie e elevato a sud su via Carducci, strada di ridotto calibro di attraversamento del paese sulla quale affaccia anche Villa Casanova. Il prospetto è ordinato sull'asse centrale col portale mistilineo in pietra ed elevato su quattro piani, comprendenti un mezzanino di altezza non comune e il piano nobile. L'ordinata serie di finestre, alcune delle quali oggi tamponate, è arricchita da cornici, maggiormente elaborate al piano nobile dove vi corrisponde anche un accenno di timpano spezzato in corrispondenza della porta finestra centrale, aperta su un balcone con un'elaborata ringhiera in ferro battuto.
Inquadrata nello scorcio prospettico della strada che conduceva a Briosco, oggi Via Parini, la testata rivolta a sud presenta nella parte alta un analogo spartito di finestre e, al piede, un avancorpo in forme barocche, alquanto degradato, che annuncia la cappella gentilizia interna titolata a San Giovanni Battista, oltre il cui sporto di gronda è ricavato un nicchione ora vuoto. Attraverso un portaletto chiuso da un'elaborata ferriata, con sopraluce, si accedeva all'oratorio a pianta ottagonale risalente agli inizi del Settecento. La cortina più bassa a sud corrisponde ad un'ala di servizio, anche se non priva di elementi architettonici di rilievo, rappresentati da un portale mistilineo ora murato, e da un balcone su mensole in pietra con un'elaborata ringhiera panciuta in ferro battuto.
Alle trasformazioni e modifiche succedutesi nel corso del tempo, fra le quali anche la chiusura di loggiati e porticati su colonne della facciata ad ovest sul cortile, si è aggiunto l'abbandono e il degrado strutturale dell'intero edificio, nonostante il passaggio di proprietà al locale Municipio e i progetti di recupero.

Notizie storiche

Edificata tra la fine del Seicento e i primi del Settecento, la villa fu dei Conti Annoni di San Cassiano, originari della famiglia insediata già nel XII ad Annone Brianza e legati da rapporto di parentela con i Conti di Cerro al Lambro.
Dal XVI secolo, e sino al Settecento, Briosco e Capriano e i rispettivi territori afferivano a due distinti livelli di governo feudale, riferiti ai Crivelli e ai Medici da Seregno.
A quel tempo la nobile famiglia è rappresentata a Capriano dai "gentilomini" Giovanni Paolo e Francesco Annoni. Il ruolo di supremazia nella piccola comunità era evidenziata dalle notevoli possessioni terriere e da un certo numero di case del borgo, fra le quali ricorrevano alcuni edifici preesistenti a quella che più tardi divenne la notevole dimora di famiglia.
La cartografia storica è fonte documentale primaria per comprendere il ruolo della casata nel contesto rurale di Capriano. Nella Mappa Carlo VI, disegnata nel 1721, è rilevato il tessuto edificato nel quale si individua la villa attestata alla piazza sulla quale convergono le strade di attraversamento del nucleo abitato, con la rilevante presenza di un vasto parco esteso ad est, delimitato dalla strada che si allunga verso la campagna e rappresentato con forme molto elaborate.
A quel tempo, la piazza doveva costituire una sorta di corte d'onore passante, risolta in maniera monumentale con un'esedra cadenzata da pilastri barocchi sormontati da statue e vasi in pietra e con una cancellata in ferro battuto riccamente elaborata.
Con la morte dell'ultimo erede, il Conte Aldo, fu Francesco, fu Carlo Alessandro, nel 1903 si estinse la nobile casata. Per lascito testamentario la dimora e la possessione di Capriano fu lasciata alla Congregazione di Carità di Briosco e Capriano affinché vi fosse eretto un ospedale sotto il titolo dell'Opera Pia Annoni.
Il complesso ospitò per alcuni decenni l'istituto di cura e assistenza, per poi essere progressivamente adibito ad abitazione in seguito a divisioni e passaggi di proprietà sino all'acquisizione pubblica. Mutamenti e trasformazioni andate di pari passo al progressivo abbandono e al decadimento della storica dimora.
Estinto il giardino all'italiana, il compendio è divenuto preda di sterpaglia prima di essere del tutto cancellato con la demolizione della muratura di cinta negli anni Settanta del secolo scorso. All'indefinito accesso al sito si è accompagnato il degrado dell'esedra, demolita negli anni Ottanta in seguito all'allargamento della piazzetta. Un successivo intervento ha portato all'attuale sistemazione, che ha abolito qualsiasi memoria delle preesistenze. Al posto dell'antica esedra è la nuova assordante platea lapidea circolare, con parcheggio per automobili al bordo, verso il palazzo, e una murata all'opposto aperta da una breccia centrale dove è collocata una fontana con statua. Incomprensibile sistemazione che non rende giustizia alla memoria del sito ed esplicita rappresentazione della crisi di identità dello spazio urbano contemporaneo.

Uso attuale: intero bene: non utilizzato

Uso storico: intero bene: abitazione; intero bene: istituto di cura e assistenza

Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale

Accessibilità: In autobus: Gruppo Brianza Trasporti Linea z232: Desio - Seregno - Carate B. - Renate/Besana B. (FS)

Per orari e mappe dei percorsi consultare il sito www.brianzatrasporti.it

Riferimenti bibliografici

Bagatti Valsecchi P.F./ Cito Filomarino A.M./ Süss F., Ville della Brianza. Lombardia 6, Milano 1978

Ronzoni D.F., Alla ricerca delle radici perdute, per una storia di Briosco Capriano e Fornaci, Briosco 1985

Beni architettonici ed ambientali della provincia di Milano, Milano 1985

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Pergami, Francesca (1995)

Aggiornamento: Mozzi, Attilio (1998); Bresil, Roberto (2009); Garnerone, Daniele (2009)

Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele

Fotografie: Bresil, Roberto; Garnerone, Daniele

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