Villa Mazenta - complesso

Giussano (MB)

Indirizzo: Piazza San Giacomo, 14 (P),13,15,16 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Giussano, Giussano (MB)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: villa

Configurazione strutturale: Il complesso di villa Mazenta è situato nel centro abitato di Giussano e presenta una pianta a corte chiusa. L'edificio padronale su due piani è preceduto da un vasto cortile fiancheggiato da due corpi di fabbrica più bassi (le vecchie scuderie e servizi) e chiuso sul quarto lato da un altro corpo di fabbrica a due piani fuori terra. La facciata interna del corpo principale presenta un portico a 5 fornici con colonne tuscaniche binate e archi a tutto sesto, coperto da volte a crociera. Austero e nello stesso tempo semplice lo scalone d'onore situato nell'estremità ovest dell'edificio padronale. Le coperture presentano differenti tipologiche, spaziando da una struttura a padiglione a falde con manto di copertura in cotto.

Epoca di costruzione: seconda metà sec. XVII - sec. XVIII

Autori: Tibaldi, Pellegrino, progetto

Descrizione

Il complesso di villa Mazenta, situato nel centro abitato di Giussano, presenta una pianta a corte chiusa. L'edificio padronale su due piani è preceduto da un vasto cortile, fiancheggiato da due corpi di fabbrica più bassi (le vecchie scuderie e i servizi) e chiuso sul quarto lato da un altro corpo di fabbrica più alto, a due piani fuori terra. Le sale del piano terra sono coperte a volta mentre quelle del piano superiore hanno copertura di legno in vista. La facciata interna del corpo principale presenta un portico a 5 fornici con colonne tuscaniche binate e archi a tutto sesto, coperto da volte a crociera. Interessante è l'accoppiamento colonna/lesena che segna la fine del portico e l'inizio dei corpi rustici. La scansione delle colonne, che diventano lesene binate, e l'imposta dell'arco, finta e chiusa a muro, si ripetono per le due ali basse di rustici. Austero e nello stesso tempo semplice è lo scalone d'onore. Il restauro del 1992 ha, da un lato, rispettato le linee e gli spazi dell'architettura antica; dall'altro è intervenuto con una certa spregiudicatezza in alcune sventrature architettoniche, sacrificando il principio della conservazione totale a favore della rivitalizzazione dell'intero complesso. Gli interventi nuovi sono sempre riconoscibili; lo è, ad esempio, il corpo verso la piazza S.Giacomo, con coronamento del passaggio ottenuto tramite l'innalzamento ed il ribaltamento dell'asse di un breve tratto di copertura.

Notizie storiche

Nel XVII secolo, una delle figure più ragguardevoli nel paese di Giussano, non solo della propria famiglia, fu Giovanni Battista Giussani, protofisico generale di Milano dal 1644 al 1665.Villa Mazenta fu costruita molto probabilmente su un progetto di Pellegrino Tibaldi, detto il Pellegrini (Puria di Valsolda, 1527 - Milano, 1596), allievo del Vignola, morto prima che la villa fosse edificata. Vi si trova tutta la caratteristica monumentalità e severità delle sue opere. Sua è l'ala centrale interna della costruzione, che presenta all'esterno un ampio portico, formato da sei gruppi di colonne binate, in granito rosa.
Uno scalone, dalla balaustra in marmo,conduce al piano superiore. Le sale al piano terreno e quelle al piano superiore, delle dimensioni di 7x7x7 m con soffitti a cassettoni, presentano lo squallore delle case nobili ma adibite nel tempo agli usi più disparati: abitazioni, ripostigli, botteghe artigiane.
In una sala, al piano terreno, è possibile ancora scorgere la decorazione dei cassettoni, che portano al centro borchie dorate.
Le scale di servizio offrono, nei ripiani, volte a botte e a croce. Al piano superiore, in una sala, resta tuttora un bellissimo camino marmoreo: ne esisteva un altro, ma venne distrutto.
Un balcone, di fine fattura barocca, adorna la casa nel prospetto posteriore. Le costruzioni che chiudono il cortile della villa sono posteriori al progetto del Pellegrini, seppure visibilmente adattate ad esso nello stile.
Appoggiata al corpo centrale una costruzione sta ad indicare l'esistenza di un torchio; qui una botola immette, mediante una scala, in un'enorme cantina con volta a botte.
Dal cortile di villa Mazenta s'irradiano sotterranei inesplorati; non si sa se fossero sistemi di difesa o semplici passaggi per evitare occhi indiscreti.
Non è chiaro il momento del passaggio della villa dai Giussani ai Mazenta, perché le notizie sono discordanti.
Un manoscritto del marzo 1666, redatto dal notaio Casto Federico Alberio, afferma che l'erede universale dei beni del Fu Regio Protofisico Giovan Battista Giussani era il dottor Giovanni Giussano. Ma nel testamento dell'Abate Faustino (1658), si parla di "un passaggio del patrimonio" dalla famiglia Giussani alla famiglia Mazenta in seguito al matrimonio tra Laura Giussani e don Guido Mazenta. Come segno di questo legame di parentela con i Giussani, Guido Mazenta fece dipingere sulla facciata del Casone prospettante la strada comunale, il proprio stemma gentilizio, inquadrato con quello dei Giussani.
Nel 1741 la morte di Giovanni Pietro Giussani, abitante in Inverigo e senza discendenti maschi, segnò la fine dell'originaria famiglia.
I rimaneggiamenti dei secoli successivi hanno compromesso notevolmente la struttura originaria del complesso.
Tale nobile residenza è stata, fino alla fine degli anni 80 del XX sec., in uno stato di degrado che ne ha messo in pericolo la stessa sopravvivenza, tanto che il restauro architettonico dovette comprendere un importante consolidamento strutturale.

Uso attuale: piano primo: abitazione; piano terra: negozi/ uffici

Uso storico: intero bene: abitazione

Condizione giuridica: proprietà mista pubblica/privata

Accessibilità: In treno:linea Milano-Seveso-Canzo Asso (FNM)

In autobus:
Autolinea z221 di Brianza Trasporti che collega Giussano con Sesto S.G., Monza, Vedano al Lambro, Biassono, Macherio, Sovico, Albiate, Carate Brianza, Verano Brianza e con Mariano Comense
Autolinea z231 di Brianza Trasporti che collega Giussano con Desio, Seregno, Consonno, Brugazzo, Paina, Birone, Robbiano, Verano Brianza e Carate Brianza

Da Monza villa Mazenta è raggiungibile con:
autolinea z228 fino a Seregno poi prendere la linea z231che conduce a Giussano.

Per orari e mappe dei percorsi consultare il sito www.brianzatrasporti.it

Riferimenti bibliografici

Binaghi Olivari M.T./ Süss F./ Bagatti Valsecchi P.F., Le ville del territorio milanese, Milano 1989

Giorgetti G., Giussano. La storia e il presente, 1990, pp. 89-92

Fasolini L., Relazione descrittiva dell'intervento di restauro. Presso l'ufficio tecnico del comune di Giussano, 1992

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Filoia, Cinzia (1995)

Aggiornamento: Moretti, Micaela (2002); Bresil, Roberto (2009)

Descrizione e notizie storiche: Bresil, Roberto

Fotografie: Bresil, Roberto

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