Villa S. Maria Molgora - complesso

Vimercate (MB)

Indirizzo: Via Adamello, 1,2 (Fuori dal centro abitato, distinguibile dal contesto) - Vimercate (MB)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: villa

Configurazione strutturale: La villa presenta una pianta ad U aperta verso il centro edificato anche se si trova in una posizione isolata. Il prospetto principale è caratterizzato da un portico a tre arcate a tutto sesto con in sommità una balconata chiusa ai lati da due corpi aggettanti. La copertura è a padiglione con manto in tegole a coppo in laterizio.

Epoca di costruzione: sec. XVI

Descrizione

Nell'attuale configurazione, la villa ha un ingresso segnato da un viale alberato nascosto alla vista esterna da una alta siepe. Ad affiancare il cancello vi sono due piccole dependance, per il guardiano. I due piani della villa si sviluppano in modo omogeneo con una planimetria rettilinea uniforme, cui si aggiungono, in aggetto dalla facciata, due avancorpi più piccoli che inquadrano lo spazio dell'ingresso e sono collegati, al primo piano, da un ampio loggiato.
La muratura, molto omogenea ed elegante nell'intonaco bianco, è segnata solo dai profili delle finestre in granito grigio e da una piccola fascia decorativa che, negli avancorpi, si connette alle linee compositive del loggiato a tre fornici. L'ordine architettonico inferiore è caratterizzato dal portico a tre arcate a tutto sesto, con colonne in granito e cornici grigie leggermente aggettanti. I due avancorpi presentano una modulazione della facciata leggermente più articolata rispetto alla facciata dell'edificio principale, che presenta un finto bugnato angolare, una zoccolatura basamentale di colore grigio e aperture sormontate da timpani triangolari.
Il loggiato a terrazza ha una balaustra tripartita, sempre in granito grigio, con decorazioni in pietra nella parte mediana.
Il corpo centrale della facciata presenta sull'asse simmetrico di composizione una piccola struttura con timpano triangolare spezzato, al cui centro è stato inserito un orologio.
L'ala occidentale della villa è occupata dall'antico cortile rustico con colonne in laterizio, oltre il quale si trova la cascina e i volumi architettonici destinate alle attività agricole.
Come consuetudine di molte ville di delizia briantee, la villa è dotata di un parco con statue che fiancheggiano viali alberati ed impreziosiscono anche una scenografica carpinaia. Intorno alla villa si apre un tipico giardino all'italiana, con fantasiosi parterres, siepi di bosso e ligustro, prato e vialetti con ghiaia. Dietro la villa, invece, vi è il parco all'inglese che custodisce numerose piante d'alto fusto, fra le quali tigli, ippocastani, platani, faggi, querce, carpini e cedri.

Notizie storiche

Sul sito della villa, posta a sud dell'abitato di Vimercate e al confine con il vicino Comune di Burago Molgora, è documentato nel 1248 un convento ed ospizio per i pellegrini denominato Spitale di Santa Maria alla Molgora. Nel 1570 l'ospedale, con il fondo annesso, fu acquistato dal conte Aloisio Melzi, che qui edificò una residenza. La proprietà rimase alla famiglia Melzi fino al 1925, quando morì l'ultima discendente Luisa Melzi di Cusano, moglie del marchese Lupo Meli Lupi di Soragna e bisnonna degli attuali proprietari, Camillo e Stefano Paveri Fontana.
Purtroppo la ricostruzione delle fasi edilizie e decorative susseguitesi nei secoli appare particolarmente ardua poiché l'archivio della famiglia Melzi, che conteneva la documentazione delle proprietà di famiglia, è andato distrutto con la casa di Milano a seguito dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
La villa, di impianto cinquecentesco, ha subito numerosi adattamenti nel corso dei secoli. Le ultime importanti trasformazioni degli esterni architettonici e dei volumi interni risalgono all'epoca neoclassica, quando venne definita la struttura con il cortile centrale e la "corte" rustica. Essi furono entrambi completati solo a metà del secolo XIX. All'inizio del Novecento, quando venne creato il viale di accesso fortemente prospettico, fu aperto anche l'atrio centrale sotto la terrazza, prima chiuso con un muro dotato di portone autonomo d'ingresso.
La villa si colloca al centro di un fondo agricolo, condotto, fino a metà Ottocento, a vite, frutteto, cereali e bestiame, anch'esso modificato e adattato alle nuove esigenze e desideri espressi dai proprietari. Nella seconda metà del XIX secolo, infatti, esso era principalmente destinato alla coltura del baco da seta per poi venire nuovamente destinato alle colture cerealicole intorno alla seconda metà del Novecento.

Uso attuale: intero bene: abitazione

Uso storico: intero bene: abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Accessibilità: In auto da Milano:
Seguire le indicazioni per Lecco/Tangenziale Nord/Tangenziale Est/Usmate Velate/Venezia/A52/A4/A51/E64/E70 ed entra in A51/Tangenziale Est
Prendere l'uscita 19-Vimercate Sud verso Via Bergamo/SP2

Da Milano: Dalle stazioni Fs di Porta Garibaldi e Centrale, treni in direzione Carnate, Bergamo o Lecco (sempre via Carnate). Scendere alla stazione Fs di Arcore. Da lì, la linea Z319 o Z320
MM2 (metropolitana linea 2 verde) fino al capolinea di Cologno Nord. Da lì, autobus NET linea Z322 (Cologno Nord - Trezzo sull'Adda) o Z323 (Cologno Nord - Vimercate).

Da Lecco: Treni Fs in direzione Milano. Scendere alla stazione Fs di Arcore. Da lì, la linea Z319 o Z320

Da Bergamo e da Brescia: Treni Fs in direzione Milano, via Carnate. Scendere alla stazione Fs di Arcore. Da lì, la linea Z319 o Z320

Da Monza e da altre località: consultare il sito www.trasporti.regione.lombardia.it
Per orari e mappe dei percorsi consultare il sito www.nordesttrasporti.it

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Gibelli, Silvia (1993); Mercuriali, Cristiana (1993)

Aggiornamento: Salerni, Patrizia (2000); Aldeghi, Corrado (2002); Bresil, Roberto (2009); Vicini, Emanuele (2009)

Descrizione e notizie storiche: Vicini, Emanuele

Fotografie: Bresil, Roberto; Vicini, Emanuele

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).