Museo Diocesano Adriano Bernareggi

Bergamo (BG)

Indirizzo: Via Pignolo, 76 (Nel centro abitato, integrato con altri edifici) - Bergamo (BG)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: museo

Configurazione strutturale: Edificio a corte con patio centrale, murature continue presumibilmente in laterizio, solai a volta e lignei, tetto a padiglione con manto in coppi. Il portale d'ingresso è semplice a bugne secentesco con bella rosta settecemtesca in ferro battuto. Balcone con bel parapetto pure settecentesco. Il cortile rettangolare semplice su tre lati, ha il quarto lato verso ovest costituito da portico di ricca e ornata architettura del Rinascimento con 5 arcate poggianti su colonne ornate nel fusto con emblemi, e capitelli in pietra. La parete sul fondo del portico ha tre finestre e tre porte in pietra di particolare ricchezza decorativa. Un corpo di fabbrica separa questo cortile dal giardino con salone ampio rettangolare con volta a padiglione. Loggia verso il giardino è a tre piani con ornati di cotto su colonne di pietra.

Epoca di costruzione: sec. XVI - sec. XX

Autori: Isabello, Pietro, costruzione; Fantoni, Donato, decorazione: sculture cortile e ornati; Agliardi, Alessio, costruzione

Descrizione

Il Palazzo Bassi-Rathgeb, sede del Museo d'Arte Sacra Adriano Bernareggi ospita una collezione di reperti archeologici, dipinti, oggetti e paramenti sacri dall'VIII al XX secolo. L'edificio, pur mostrando i diversi interventi effettuati nel corso dei secoli, si presenta come una delle testimonianze più significative del Rinascimento Bergamasco. L'edificio è a corte con patio centrale e giardino retrostante. Si sviluppa su quattro piani, il prospetto su Via Pignolo è definito da quattro ordini di aperture, con cornici in pietra lavorata a bugne. Il portale d'ingresso è arcuato ed è anch'esso lavorato a bugnato, mentre l'inferriata, che chiude l'arcata, è in ferro battuto dai tipici motivi settecenteschi a volute contrapposte. Pregevolmente lavorata anche la ringhiera del balcone, sorretto da due mensole a voluta, che fuoriesce sopra il portale. Attraverso un lungo androne, coperto a volta dipinta con motivi a rosette, si arriva nel cortile rettangolare dove il lato ovest è costituito da un portico a cinque arcate, decorate da motivi in laterizio, sorretto da colonne con capitelli compositi, ornate nel fusto con emblemi. Anche la soprastante loggia presenta colonnette con capitelli simili a quelli sottostanti e arcatelle in laterizio di gusto tipicamente rinascimentale. La parete sul fondo del portico ha tre finestre e tre porte in pietra di particolare ricchezza decorativa. Un corpo di fabbrica separa questo cortile dal giardino. La loggia verso il giardino è a tre piani con ornati di cotto e colonne in pietra dai capitelli compositi. I lavori effettuati per ospitare la nuova funzione a destinazione museale sono stati rispettosi della struttura originaria, garantendo una collocazione delle opere che dialoga con l'ambiente storico.

Notizie storiche

Il Palazzo Bassi-Rathgeb venne edificato nel 1520 per i fratelli Zovannino e Bartolomeo Cassotti de Mazzolenis, che si erano trasferiti in città nel 1506 dalla Valle Imagna per condurvi con più agio i loro commerci di tessili. Il progetto fu affidato al più importante architetto rinascimentale bergamasco: Pietro Isabello. Diversi gli stemmi della famiglia Cassotti de Mazzolenis ancora conservati e finemente incisi su colonne e contorni di porte e finestre. Le sculture ornamentali in pietra del cortile sono di Donato Fantoni di Rosciano e risalgono al XVI secolo. Il corpo di fabbrica su via Pignolo viene ricostruito intorno al 1680, acquisisce l'attuale forma, insieme al salone d'onore e al cortiletto interno, col nuovo proprietario, il conte Giovanni Mosconi, fra il 1736 e il 1741. Il corpo di fabbrica centrale, il solo originario, conserva ancora il porticato al piano terra e la loggia sovrastante. Il Palazzo cambierà proprietà nel corso dei secoli passando alla famiglia Mosconi e successivamente alla famiglia Celati.
Il Palazzo passa ad Alberto Rathgeb nel 1891 e rimarrà ai suoi eredi fino al 1981, data della donazione di Roberto Bassi Rathgeb alla Diocesi di Bergamo con l'espressa indicazione di ospitarvi il Museo Diocesano d'Arte Sacra "A. Bernareggi", che aveva sede nella Casa Fogaccia a Bergamo Alta. A questi ultimi due secoli si devono alcune decorazioni a tempera e a fresco, come quelle neoclassiche attribuite ai fratelli Maironi da Ponte, mentre architettonicamente tutto rimane come nel Settecento. Gli ultimi lavori sull'edificio sono stati effettuati in questi anni per consentire l'utilizzo a scopo museale.

Uso attuale: intero bene: museo

Uso storico: intero bene: abitazione

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico

Accessibilità: Visibile negli orari di apertura del museo

Credits

Compilazione: Tiraboschi, Diego (2003)

Aggiornamento: Scaburri, Luca (2007); Morandini, Lucia (2014)

Descrizione e notizie storiche: Morandini, Lucia

Fotografie: Morandini, Lucia

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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