L'edificio è organizzato ad "L", con affaccio principale lungo la stretta e centrale via Coloniola, parallela al lungo lago di Como. Il complesso è costituito da tre volumi collegati tra di loro: il primo è un edificio a torre, di piccole dimensioni, unito al maggiore da un corpo arretrato dal fronte strada che ospita l'ingresso comune. L'ala maggiore, con affaccio anche in via Dionigi da Parravicino, è formata da un corpo basso in linea alla strada, alleggerito dalla presenza delle vetrine delle attività commerciali, e uno più alto a torre e arretrato. La copertura è a mansarda. L'articolazione dell'edificio in pianta viene moderata dall'omogeneità dei prospetti, risolti con intonaco e parapetti lignei. Anche qui Parisi dimostra la sua capacità di controllare nei dettagli l'articolazione dell'edificio, con l'equilibrio di volumi rispettosi della qualità spaziale circostante. Un edificio che non si impone ma piuttosto si caratterizza per il suo raffinato gioco compositivo.

All'inizio degli anni '60 Ico Parisi continua la sua prolifica attività che a partire dagli anni '50 lo vede protagonista della vita culturale non solo lariana. Nell'anno in cui progetta il condominio in via Coloniola affronta altri progetti estremamente eterogenei e impegnativi, quali l'Hotel "Corte di Butteri" e la chiesa di S. Maria dell'Osa a Fonteblanda provincia di Grosseto, la sede A.C.I. a Como, alcune ville private, la sede della Camera di Commercio a Ferrara. Nella scheda relativa all'edificio Parisi precisa: "l'edificio fu eseguito solo per metà, lasciando sospesa la parte sinistra che avrebbe dovuto essere destinata ad albergo".

Fondo Ico e Luisa Parisi. Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, Como

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio