« LombardiaBeniCulturali
Sei in: Opere

Chiesa di S. Giuseppe al Caleotto
Lecco (LC)

Indirizzo: Via F. Baracca, 4a - Caleotto, Lecco (LC) (vedi mappa)

Tipologia: architettura religiosa e rituale; chiesa

Caratteri costruttivi:

  • strutture: cemento armato
  • facciata: pietra; intonaco
  • coperture: scandole in ardesia
  • serramenti: in metallo

Cronologia:

  • progettazione: 1949 - 1950
  • esecuzione: 1950 - 1951
  • data di riferimento: 1949 - 1951

Autori:

Uso: chiesa

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico

Descrizione

La chiesa si trova nel rione del Caleotto, dove si confrontano permanenze storiche come la villa appartenuta alla famiglia di Alessandro Manzoni, l'area ex-industriale delle ferriere dismesse e i grandi interventi contemporanei di ristrutturazione terziaria e commerciale. L'architetto, con questa opera, doveva portare a compimento un progetto già iniziato da altri e improntato "ad imitazione delle antiche chiese romaniche". L'assetto compositivo della chiesa è al contempo radicato nella tradizione -da cui deriva le regole fondamentali- ma anche nell'approccio costruttivo, tecnologico ed espressivo della modernità. La materia costruttiva, il cemento armato, conferisce struttura e forma all'architettura, manifestando non solo un coerente approccio del progettista al programma dell'Architettura Moderna, ma anche la sua capacità di rileggere la logica costruttiva delle antiche cattedrali, trasformando l'impronta iniziale del progetto da "imitazione" a "interpretazione". Anche l'apparato decorativo esprime questa attitudine, per esempio nel baldacchino in versione contemporanea, tuttavia decorato secondo la tradizione a stelle in campo azzurro. Altrettanto si può dire degli affreschi di Orlando Sora che, come nelle cattedrali medievali, rappresentano "virtù e i vizi, il premio e il castigo".

Notizie storiche

La chiesa viene consacrata nel 2012, insolitamente, a più di sessanta anni dalla sua costruzione. La fondazione della parrocchia di San Giuseppe al Caleotto risale infatti al 1946, anno in cui, con l'unificazione di porzioni di territori prima appartenenti agli ex comuni di Acquate, Germanedo e Castello, nasce il nuovo quartiere "Caleotto", toponimo un tempo della sola area circostante la celebre villa appartenuta alla famiglia di Alessandro Manzoni. Oggi il nome è riferito a tutto il quartiere che si estende in una zona anticamente rurale, ma fortemente urbanizzata e industrializzata a partire dalla fine del XIX secolo e per tutto il Novecento, dove fiorirono le più importanti industrie del ferro a livello nazionale. Merita evidenziare che, non a caso, la chiesa è intitolata al patrono dei lavoratori: San Giuseppe. Nel risultato, del tutto originale, si intravede la consapevolezza e probabilmente l'adesione alla ricerca di un nuovo linguaggio moderno, che proprio in quegli anni trovava spazio ed espressione nel dibattito sulle "preesistenze ambientali" promosso da E.N.Rogers dalle pagine di Casabella fornendo supporto metodologico alla sperimentazione progettuale di tanti architetti che, a fronte dei problemi posti dalla Ricostruzione post-bellica, si impegnavano in un "fare architettura" al passo con le nuove necessità funzionali ed estetiche.

Opere d'arte

  • : Virtù e i vizi, il premio e il castigo (arco trionfale e due cappelle laterali)

Bibliografia

Rostagno C., TAL&A, Carlo Wilhelm. Architettura come essenza di vita, Como 2013, n. 42

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio