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Casa ing. Pino Fiocchi
Mandello del Lario (LC)

Indirizzo: Strada Provinciale 71 - Mandello del Lario (LC) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; villa

Caratteri costruttivi:

  • strutture: muratura portante
  • facciata: intonaco
  • coperture: lastre in pietra
  • serramenti: in legno

Cronologia:

  • esecuzione: 1953
  • data di riferimento: 1953

Autori:

Uso: abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

L'esplicita adesione alla tradizione classica e al rapporto con il contesto, che caratterizzano le opere di Mino Fiocchi, trovano uno spunto alquanto stimolante in questa abitazione in territorio prealpino. Da un lato la conformazione del lotto: una sporgenza naturale della costa lacustre, che il sapiente impianto planimetrico del progetto organizza per aree con una sorta di specializzazione vocazionale; dall'altro lo status del committente, cui si commisura la dignità delle soluzioni spaziali e formali della casa. Il dislivello tra la quota stradale e la riva è l'occasione -qui come in molte altre dimore su questo scosceso lungolago della costa lecchese- per disporre su due piani l'edificio, dotandolo di entrata al piano superiore e aprendone la vista verso il lago senza interferire con la visuale dalla strada. Si accede dunque alla casa da un importante cancello che, leggermente arretrato rispetto al filo stradale, racchiude un primo "interno" allo scoperto: la piccola corte che immette sia nella casa sia con due rampe simmetriche, nel giardino sottostante. La pianta della villa, due semplici corpi accostati a formare un angolo di 120°, trova il proprio fulcro nell'importante corpo scala e nei corrispondenti locali panoramici affacciati sul lago, la cui copertura emerge appena denunciandosi sommessamente anche in alzato. Anche in questa casa è evidente la riuscita ricerca di un equilibrio tra natura e architettura, tema costante nell'opera di Fiocchi per il quale i luoghi "hanno costituito uno dei materiali da costruzione preferiti, più frequentemente usati, componente indispensabile per il manufatto come la copertura, l'intonaco o le persiane" [Bruno Bianchi].

Notizie storiche

Quinto di otto figli di una famiglia di imprenditori attivi in un'importante industria con sede in Lecco, Mino Fiocchi lavora sostanzialmente in Lombardia, tra il territorio urbano milanese e quello prealpino e alpino del lecchese, infondendo nelle proprie opere quella continuità con la tradizione classica che aveva condiviso con Ponti, Muzio e Lancia nel gruppo S. Orsola, cui aveva aderito subito dopo la laurea conseguita nel 1919 al ritorno dal fronte. L'esperienza bellica nel Veneto aveva infatti dato, a lui insieme ad altri giovani architetti, l'opportunità di meditare da vicino sulle opere del Palladio e di trarne un'impronta decisiva per il proprio fare artistico. Nonostante questa appartenenza culturale, Fiocchi tuttavia lavora generalmente da solo; l'unica esperienza progettuale in collaborazione è quella per la Triennale del 1933 (con gli amici Lancia, Marelli e Serafini) dove abbandona gli schemi classici per cimentarsi con un linguaggio decisamente moderno. Data la collocazione sociale, spesso suoi committenti sono o parenti o amici, e dunque all'impegno nella residenza borghese si affianca la costruzione degli impianti produttivi e dei quartieri abitativi per i lavoratori dell'azienda di famiglia.

Bibliografia

Bianchi B./ Furlani Marchi M.G./ Gambirasio G.jr./ Mantero E./ Rigoli G., Mino Fiocchi architetto, Lecco 1986, p. 80

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio