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Carnitalia
Ospedaletto Lodigiano (LO)

Indirizzo: Via Guglielmo Marconi 2 - Ospedaletto Lodigiano (LO) (vedi mappa)

Tipologia: architettura industriale e produttiva; stabilimento produttivo

Caratteri costruttivi:

  • strutture: cemento armato; legno
  • facciata: lastre di zinco-titanio aggraffate; pannelli di larice verniciati; vetro
  • coperture: lastre di alluminio aggraffate
  • serramenti: in metallo (alluminio)

Cronologia:

  • progettazione: 1990
  • esecuzione: 1994
  • progettazione: 2001 - 2015
  • esecuzione: 2004 - 2015
  • data di riferimento: 1990 - 2015

Committenza: Carnitalia

Autori:

Uso:

  • (attuale) utilizzato
  • (storico) produzione/ ufficio

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

Lo stabilimento Carnitalia occupa un ampio lotto di forma trapezoidale con giacitura parallela al tracciato dell'Autostrada del Sole, che in quel tratto corre su un rilevato di 7 metri. L'attuale configurazione architettonica è il risultato di un intervento di ricostruzione realizzato tra il 2015 e il 2016, che ha riutilizzato una parte dei corpi di fabbrica preesistenti, quasi completamente distrutti da un incendio. La struttura portante e quelle dell'involucro di facciata e copertura sono completamente in legno (scelto per rapidità di esecuzione oltre che per ragioni di sostenibilità). Tutte le tecniche costruttive adottate, ad eccezione delle opere interrate, sono di tipo "a secco": una scelta che ha velocizzato i tempi di costruzione ed è finalizzata a facilitare futuri adattamenti distributivi e tecnologici. I reparti di ricevimento, lavorazione e spedizione si trovano al piano rialzato. Il piano seminterrato è riservato alle centrali tecnologiche di potenza e sicurezza ed ai depositi ed ai servizi al personale. Il livello, superiore (sottotetto) è occupato dalla distribuzione delle linee elettriche, dell'aria, dei fluidi, oltre che dalle unità di trattamento aria. La peculiare sezione in forma di "T" dell'edificio, con profondi aggetti laterali, risponde alla necessità funzionale di proteggere le zone di carico/scarico delle merci. Le pareti dell'involucro esposte all'acqua sono rivestite in lastre di alluminio e zinco-titanio, mentre i profondi sottogronda degli sbalzi laterali ed i tratti inferiori delle pareti (riparati dall'acqua) sono rivestiti con pannelli di larice a vista di colore antracite. Le pareti ed i soffitti dei reparti di lavorazione e conservazione sono realizzate con pannelli frigoriferi modulari associati, per le principali compartimentazioni al fuoco, con pannelli in lana di roccia. I soffitti dei reparti, così come le guidovie sono integralmente sospesi alle travi orizzontali di copertura, che hanno una luce intermedia fino a 36 metri e sbalzi laterali di oltre 8 metri. Gli uffici direzionali e amministrativi sono ospitati nella porzione sud dell'edificio, all'interno di un volume vetrato che si sviluppa su due livelli, ricavato dal recupero delle strutture verticali in c.a. preesistenti. Gli uffici di reparto sono collocati a quota sopraelevata e sono collegati sia alla produzione, sia all'amministrazione. Una grande scala in acciaio dalle fattezze volutamente scultoree dà accesso al piano tecnologico posto nel sottotetto e alla copertura (predisposta per impianto fotovoltaico da 100 kw). Il fronte est è caratterizzato da una teoria di scale e passerelle in acciaio di evacuazione e da una sequenza di portali di controvento che coadiuvano strutturalmente i pilastri del piano seminterrato.

Notizie storiche

Carnitalia è una azienda che si occupa della lavorazione della carne. L'attività ha inizio nel 1950, ma solamente all'inizio degli anni Novanta si insedia vicino al casello autostradale di Casalpusterlengo, in una zona strategica per la logistica delle merci. Nel 1990 lo Studio Castiglioni & Nardi riceve l'incarico per la progettazione del nuovo stabilimento, che verrà ampliato in tre fasi successive, l'ultima delle quali nel 2001. Il primo intervento puntava a raggiungere la massima flessibilità funzionale, grazie a una copertura continua concepita come "quinto prospetto", ben visibile dall'autostrada. La struttura portante, interamente realizzata in acciaio zincato, era formata da travi reticolari a sezione triangolare aggettanti su pilastri circolari in c.a. allineati lungo i lati paralleli all'autostrada. La copertura era rivestita da cupole trasparenti in policarbonato, che garantivano la luminosità e al tempo stesso definivano l'immagine architettonica dell'edificio. I tamponamenti verticali e orizzontali degli ambienti dedicati alla produzione erano realizzati con pannelli frigoriferi prefabbricati modulari e componibili. Il confine tra l'area di produzione e la parte amministrativa era segnato da una "cuspide" sotto la quale, una scala elicoidale collegava tra loro i due piani degli uffici. Nell'ultimo ampliamento la maglia e la tipologia strutturale erano invariate. La copertura, invece, non aveva più un andamento ondulatorio ma si segmentava per linee rette. Il nuovo volume si differenziava dal precedente anche per i pilastri semicircolari esterni in acciaio zincato, per la luce strutturale di 36 metri senza appoggi intermedi e per la mancanza del piano seminterrato. Nello stesso periodo erano stati costruiti anche due corpi ad est (estensione zona lavorazione) e ad ovest (volume sospeso destinato a uffici), entrambi inseriti sotto la copertura principale. Il 21 febbraio del 2015 un incendio innescato da un corto circuito ha distrutto quasi 7.000 mq dei corpi di fabbrica che componevano lo stabilimento. L'azienda ha affidato subito l'incarico per la ricostruzione allo Studio Castiglioni & Nardi, che ha scelto di adottare tecnologie che facilitassero la rapidità di esecuzione. Nel maggio del 2016 l'attività produttiva di Carnitalia, che era stata temporaneamente dislocata in altri spazi appositamente affittati a Settala e Piacenza, è ripresa a pieno regime all'interno del nuovo stabilimento ridisegnato sul sedime di quello preesistente. Alcuni elementi del primo progetto sono tuttora ben riconoscibili nella parte a uffici, in particolare nella scala elicoidale in c.a., oggi protetta dal grande sbalzo della copertura rivestita di alluminio e zinco-titanio.

Documentazione allegata

Fonti archivistiche

Archivio Studio Castiglioni & Nardi Architetti Associati, Varese - sito vedi »

Bibliografia

Modulo, Milano 1994, n. 103

Zevi B., L'architettura. Cronache e storia, 1995, n. 480

Assini N., Colombo Clerici A.L., Mantini P. (a cura di), Annuario italiano dell'edilizia 1995-96, 1996

Imprese, 1996, n. 58

Costruzioni Metalliche, 1996, n. 2

Credits

Compilatore: Cerri, Margherita (2014); Premoli, Fulvia (2014); Rossi, Giuseppe (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio