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Casa Armando Bini
Como (CO)

Indirizzo: Via A. Giacosa 3 - Monteolimpino, Como (CO) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; villa

Caratteri costruttivi:

  • strutture: a telaio in cemento armato
  • facciata: intonaco bianco; lastre in pietra
  • coperture: piane e inclinate con manto bituminoso
  • serramenti: in legno

Cronologia:

  • progettazione: 1952
  • esecuzione: 1953
  • data di riferimento: 1952 - 1953

Autori:

Uso: abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

La villa, la maggiore per dimensione del gruppo progettato da Ico Parisi su un lotto a Monteolimpino, la frazione residenziale sovrastante Como, si contraddistingue per l'andamento orizzontale dei volumi che la compongono, sottolineato dalla serie di finestre a nastro lungo la lunga facciata interna. L'edificio a due piani è costituito dall'incastro di tre parallelepipedi, di cui due con tetto inclinato e il terzo con tetto piano. Come nelle altre ville attigue, l'edificio segue il dislivello del terreno, sfruttandolo per creare all'interno una suddivisione tra la zona giorno e la zona notte ad una quota più elevata, con ambienti di servizio seminterrati. Le finiture delle facciate sono in intonaco bianco e basamento in lastre di pietra. Gli ampi serramenti hanno telai lignei. All'esterno della casa erano presenti opere musive di Mario Radice (quattro pannelli posti a copertura del gazebo e della pensilina d'ingresso) e una scultura astratta di forma organica di Francesco Somaini, artisti con cui Parisi intratterrà rapporti professionali per tutta la sua carriera e che contribuiranno in maniera significativa alla realizzazione dell'integrazione tra architettura e arte, leitmotiv costante in tutte le sue opere.

Notizie storiche

Dal 1951 al 1955 Ico Parisi costruisce, in uno dei quartieri residenziali della frazione di Monteolimpino sopra Como, cinque abitazioni monofamiliari, di cui quattro - Casa Bertacchi, Casa Bini, Casa Bolgiana e Casa Zucchi - all'interno dello stesso lotto. Le quattro ville, pure se diverse nell'impostazione planimetrica e nella volumetria, presentano tratti comuni riconducibili ad una ricerca formale che privilegia l'articolazione delle piante e delle facciate mediante l'utilizzo di linee diagonali ed effetti fortemente chiaroscurali, ottenuti con l'aggetto di volumi semplici. Anche il trattamento delle facciate intonacate di bianco, interrotte da pochi elementi in pietra, è unico per le tre costruzioni. Parisi è ancora all'inizio della sua carriera, ma ha già alle spalle la costruzione di alcune importanti ville nel comasco: anche in queste quattro costruzioni propone una rivisitazione del razionalismo lariano, imprimendogli un maggiore dinamismo mediante piani aggettanti, rotazioni e tagli in diagonale delle superfici. Di particolare interesse è la compresenza sullo stesso lotto di quattro ville suburbane, progettate dal medesimo architetto, che costituiscono una sorta di isolato post-razionalista all'interno di un quartiere dignitoso ma privo di elementi architettonici di pregio.

Opere d'arte

  • pannelli in mosaico (esterno, gazebo e pensilina d'ingresso)
  • scultura: di forma organica (esterno)

Documentazione allegata

Fonti archivistiche

Fondo Giorgio Casali. Università IUAV Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Archivio Progetti - scheda fondo vedi »

Fondo Ico e Luisa Parisi. Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, Como - scheda fondo vedi »

Bibliografia

Damaz P., Art in European Architecture, New York 1956

Casa e Giardino, Incontro con Ico Parisi, Milano 1988, n. 178

Gualdoni F. (a cura di), Ico Parisi: & architetture. Catalogo mostra 5 luglio-2 settembre 1990, Modena, Bologna 1990, p. 65

Longatti A./ Caramel L., Archipittura. Interrelazioni fra le arti a Como nell'età del razionalismo, Como 2005

Credits

Compilatore: Servi, Maria Beatrice (2015)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio