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Casa Manfredi
Madesimo (SO)

Indirizzo: Via Andossi 8 - Madesimo (SO) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; villa

Caratteri costruttivi:

  • strutture: pietra; cemento armato
  • facciata: pietra a vista e doghe lignee
  • coperture: lastre di ardesia
  • serramenti: in legno con scuri pieni ad anta

Cronologia:

  • progettazione: 1951
  • data di riferimento: 1951

Autori:

Uso: abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

Sebbene oggi sia stata modificata sensibilmente nel paramento esterno e parzialmente nel volume, questa casa tuttavia merita di essere segnalata perché riveste un ruolo significativo nel dibattito sulla innovazione del Moderno nel dopoguerra, che fu declinata in forme e con posizioni anche molto distanti tra loro. Il corpo edilizio, tre piani fuori terra con sottotetto abitabile dalle ampie falde spioventi, si imposta su un basamento di pietra che, oltre a fungere da cantina e autorimessa, separa nettamente il suolo dai piani superiori dove è collocata l'abitazione. Modalità costruttiva mutuata dalla tradizione dell'architettura dell'arco alpino, dove in genere il piano terreno era destinato alla stalla, ricovero per gli animali di proprietà della famiglia dunque, ma anche fonte di calore per i piani superiori. L'abitazione vera e propria si estende rispetto al basamento aggettando anche con la terrazza, aperta ma ben protetta dal generoso sporto della copertura. L'originario trattamento della facciata principale - scandita verticalmente in due piani tra loro sfalsati sull'esatta linea di congiunzione delle falde del tetto - presentava una metà rivestita di doghe lignee posate in diagonale, l'altra intonacata e ornata da una cornice dal disegno stilizzato attorno alla grande finestra del soggiorno. Tutti elementi ripresi dalla tradizione e declinati con gusto moderno. Oggi alcune importanti modifiche sono state introdotte: uno scuro rivestimento ligneo esteso a tutta la casa (probabilmente con l'obiettivo di migliorarne la coibentazione) e una estensione dello zoccolo in pietra che satura parte dell'aggetto soprastante. Esse rispondono certo a esigenze di migliore fruibilità della casa, ma ne hanno appannato l'immagine giocosa e al contempo memore della tradizione.

Notizie storiche

Mario Cereghini interviene nel dibattito sul rapporto con le Preesistenze Ambientali con una posizione specifica sull'architettura moderna in montagna, anzitutto recependo i modi costruttivi del "montanaro", ovvero individuando nella cultura popolare locale la fonte di ispirazione sia in termini tecnologici - uso e scelta dei materiali, modalità costruttive, scelta dei luoghi di insediamento in rapporto alle caratteristiche del difficile clima di montagna; sia in termini estetici, laddove afferma che il "mimetismo", l'armonizzazione con i connotati del paesaggio da sempre intrinseca al costruire in montagna, è garanzia di mantenimento dell'equilibrio estetico. Posizione non condivisa da altri autorevoli coevi, come Franco Albini, Carlo Mollino, Lodovico Barbiano di Belgiojoso.

Fonti archivistiche

Fondo Mario Cereghini. Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, Como - scheda fondo vedi »

Bibliografia

Cereghini M., Costruire in montagna. Architettura e Storia, Caratteri delle abitazioni alpine attuali, Milano 1956, pp. 219-226

Reggio G.L., Mario Cereghini: l'architettura, la grafica, il design, l'opera letteraria, Ho conosciuto Mario Cereghini, Lecco 1987, pp. 80-81

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2015)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio