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Condominio in via Nievo 28/a
Milano (MI)

Indirizzo: Via Ippolito Nievo 28/ a - Milano (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni

Caratteri costruttivi:

  • strutture: travi, pilastri e fondazione a plinti in cemento armato; solai in laterizio armato
  • facciata: clinker glassato azzurro-verde
  • coperture: piana, con manto in lastre di alluminio ed eternit
  • serramenti: in alluminio anodizzato verso la strada; in legno verniciato e noce lucido verso l'interno

Cronologia:

  • progettazione: 1955 - 1957
  • esecuzione: 1955 - 1957
  • data di riferimento: 1955 - 1957

Committenza: Ferrobeton, Santi e Sampi

Autori:

Uso: abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

Edificio in linea a nove piani fuori terra, destinato ad abitazioni per l'alta borghesia, connotate da un'estrema varietà planimetrica che si riflette sull'articolazione delle facciate prive di ripetizioni ritmiche delle aperture. Rivestiti in tessere di clinker in un colore tendente all'azzurro, i fronti sono caratterizzati dall'uso di profilati in metallo a filo facciata. L'unica eccezione a questa regola sono alcuni soggiorni che, chiusi da serramenti a tutta altezza, si configurano come scatole vetrate in leggero aggetto. Particolare cura viene riservata al disegno degli spazi comuni, quali il giardino progettato da Vigoni, e l'atrio che, arricchito da mosaici pavimentali di Francesco Somaini, ha pareti trattate a stucco veneziano. Come nel caso della casa in piazza Sant'Ambrogio, Caccia Dominioni opta per una planimetria in cui un ruolo fondamentale, e geometricamente baricentrico, spetta al sistema delle scale che hanno nuovamente un andamento elicoidale. Ciascun piano dell'edificio offre svariate possibilità di adeguamento degli alloggi alle necessità dei proprietari, mantenendo però costante l'attenzione (tipica dell'opera di Caccia Dominioni) alla costruzione di percorsi di progressivo avvicinamento alle stanze private dell'appartamento, grazie a sequenze di atri e corridoi che non vengono mai aboliti ma, anzi, valorizzati.

Notizie storiche

Il progetto è parte di un più vasto piano di lottizzazione per un'area nei pressi della Fiera Campionaria di Milano, risalente al 1955-1956. L'utilizzo del clinker, che con il tempo diventerà caratteristica peculiare del linguaggio di Caccia Dominioni, era stato anticipato nel progetto per l'ampliamento della sede della Ditta Loro Parisini, realizzata tra il 1951 e il 1957 in via Savona. Nei progetti successivi l'uso del rivestimento in litoceramica subirà una variante cromatica passando al colore crème caramel, definito dallo stesso progettista "non colore".

Opere d'arte

  • mosaico pavimentale in ceramica (atrio)

Documentazione allegata

Fonti archivistiche

Archivio Civico, Milano - scheda fondo vedi »

Archivio Luigi Caccia Dominioni, Milano - scheda fondo vedi »

Fondo Giorgio Casali. Università IUAV Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Archivio Progetti - scheda fondo vedi »

Bibliografia

Aloi R., Nuove architetture a Milano, Milano 1959, pp. 274-278

Perogalli C., Case ad appartamenti in Italia, Milano 1959, pp. 59-64

Abitare, Milano 1963, n. 16

Pica A., Architettura moderna in Milano. Guida, Milano 1964, p. 35

Santini P.C., Ottagono, L'architettura milanese di Luigi Caccia Dominioni, Milano 1967, n. 6

Grandi M./ Pracchi A., Milano, guida all'architettura moderna, Bologna 1980, pp. 336, 362, 505

Crippa M.A., Luigi Caccia Dominioni. Flussi, spazi e architettura, Torino 1996, p. 58

Triunveri E., Domus, Itinerario n.131, Luigi Caccia Dominioni e Milano, Milano 1997, n. 790

Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, p. 297

Irace F./ Marini P. (a cura di), Luigi Caccia Dominioni. Case e cose da abitare. Stile di Caccia, Venezia 2002, pp. 98-100

Gavazzi A./ Ghilotti M., Luigi Caccia Dominioni, Milano 2015, pp. 32-35

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2014)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio