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Casa del Cedro
Milano (MI)

Indirizzo: Via Fatebenefratelli 3 - Milano (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni e uffici

Caratteri costruttivi:

  • strutture: travi, pilastri e fondazioni in cemento armato; solai in cemento armato rivestiti in cotto
  • facciata: edificio residenziale: granitello di Montorfano (zoccolatura) e marmo rosa di Candoglia lucidato (piani superiori); edificio per uffici: ceppo gentile grigio
  • coperture: piana, parzialmente sistemata a giardino pensile
  • serramenti: doppi e a scorrimento in alluminio anticorodal anodizzato (locali principali); in legno (locali di servizio)

Cronologia:

  • progettazione: 1951 - 1957
  • esecuzione: 1955 - 1959
  • data di riferimento: 1951 - 1959

Committenza: Società Andrease

Autori:

Uso: abitazione/ ufficio

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

La "casa del cedro" è un complesso destinato a uffici e abitazione di lusso, composto da due edifici in linea che si affacciano rispettivamente sulle via Cernaia e Fatebenefratelli. All'incrocio delle strade si trova il cedro da cui ha preso il nome la costruzione, che il progetto di Minoletti trasforma in elemento caratterizzante l'impianto urbanistico del lotto incentrato intorno a un giardino, ribassato rispetto alla quota del suolo. Il blocco ad abitazioni si svolge su dieci piani, dei quali alcuni occupati da un unico alloggio di dodici vani e altri da due appartamenti di sei-sette locali; l'attico arretrato dell'ultimo piano - segnalato in facciata da un'aerea pensilina - è direttamente collegato a una terrazza privata con piscina. Ciascun alloggio era dotato dei migliori comfort tecnologici disponibili all'epoca della costruzione, che includevano lavandini, cucine e piani di lavoro in acciaio inossidabile, arredi fissi in legni laccati (destinati ad accogliere frigoriferi, cappe, lavatrici) e luci particolari per le zone di lavoro. Anche gli impianti di riscaldamento e climatizzazione, centralizzati, erano realizzati con soluzioni particolari che prevedevano il ricorso a pannelli a soffitto. Particolare attenzione è riservata alla hall del piano terra, pavimentata con una preziosa varietà di marmo Lasa e dalle pareti rivestite in legno di noce lucidato a cera. Il tutto è completato da una scenografica fontana e da decorazioni pittoriche a soffitto, realizzate da Antonia Tomasini cui si deve anche la realizzazione dell'artistico corrimano in legno che adorna la scala principale. La facciata del volume residenziale, rivestita in marmo rosa di Candoglia su un basamento in granitello di Montorfano, è scandita in tre file di aperture a tutt'altezza, delle quali quella centrale costituita da una successione verticale di logge tripartite, leggermente arretrate, poste a servizio dei soggiorni. Gli infissi delle stanze principali, doppi e a scorrimento orizzontale, sono in alluminio anticorodal anodizzato; quelli dei locali di servizio in legno; tutti sono oscurabili con tende alla veneziana e già forniti di binario per i tendaggi. Il corpo destinato ad uffici, invece, si sviluppa su sei piani entro un volume cubico interamente rivestito in lastre di ceppo gentile nei toni del grigio, ma svuotato al piede da una sequenza di ampie vetrate. I due blocchi sono collegati tra loro in quota, mediante un percorso sospeso. Il giardino del piano terra è corredato da una vasca d'acqua, rivestita in mosaico azzurro, su cui si aprono alcune finestre subacquee che offrono la veduta di una statua sommersa.

Notizie storiche

Il complesso sorge nello storico quartiere di Brera, alle spalle della chiesa di San Marco che nel 1934 aveva visto la sostituzione dell'originario muro di cinta posto lungo via Fatebenefratelli con una cancellata disegnata dall'architetto Pier Giulio Magistretti, padre di Vico.

Opere d'arte

  • interventi pittorici (atrio, soffitto)
  • corrimano artistico in legno (scala principale)

Fonti archivistiche

Archivio Civico, Milano - scheda fondo vedi »

Fondo Giulio Minoletti. Università della Svizzera Italiana, Fondazione Archivio del Moderno, Mendrisio - scheda fondo vedi »

Fondo Giulio Minoletti. Università della Svizzera Italiana, Fondazione Archivio del Moderno, Mendrisio - sito vedi »

Bibliografia

Edilizia moderna, Milano 1953, n. 51, dicembre, pp. 63-66

Bottoni P., Antologia di edifici moderni in Milano, Milano 1954, pp. 110-113

Forum, Casa del Cedro, 1957, n. 9-10, pp. 320-322

Ponti G., Architetti italiani. Minoletti, Milano 1959

Aloi R., Nuove architetture a Milano, Milano 1959, pp. 360-362

Perogalli C., Atrii di case, Milano 1960, pp. 200-205

Guidarini S./ Salvadeo P./ Zerilli M., Domus, Minoletti e Milano, Milano 1995

Irace F., Milano moderna, architettura e città nell'epoca della ricostruzione, Milano 1996, p. 61

Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, p. 245

Capitanucci M.V., Il professionismo colto nel dopoguerra, Milano 2013, pp. 36-39

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio