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Libreria Hoepli
Milano (MI)

Indirizzo: Via Ulrico Hoepli 5 - Milano (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni, negozi e uffici

Caratteri costruttivi:

  • strutture: travi e pilastri in cemento armato; travi e pilastri in ferro (soppalco al piano terra)
  • facciata: cemento a vista (parapetti e pannelli di chiusura); granito rosa di Baveno (pilastri del piano terra e parapetti dei piani superiori)
  • coperture: piana praticabile, sistemata a giardino pensile con camminamenti in lastre di cemento e ciottoli (piano attico); piana non praticabile (ultimo solaio)
  • serramenti: in alluminio estruso tipo Alser in color bruno scuro

Cronologia:

  • progettazione: 1955 - 1957
  • esecuzione: 1957 - 1959
  • data di riferimento: 1955 - 1959

Committenza: Famiglia Hoepli

Autori:

Uso: abitazione/ negozio/ ufficio

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

L'edificio di via Hoepli, principalmente destinato ad uffici e all'omonima libreria al piano terra, è inserito in un contesto urbano particolare, dominato dalla chiesa di San Fedele ma pesantemente danneggiato dai bombardamenti del 1943, che costrinsero il Comune a deliberare, attraverso il piano regolatore varato nel 1953, la demolizione di gran parte delle preesistenze. Sostituite, però, con alcuni mirabili esempi di architettura contemporanea: in adiacenza al volume di Figini e Pollini, infatti, saranno realizzati prima la Chase Manhattan Bank dei BBPR (1958-1969), poi - poco lontano - l'edificio di Caccia Dominioni in via Catena (1968-1970) e il complesso di Gio Ponti in via San Paolo 7 (1963-1967). Il progetto di Figini e Pollini esibisce in facciata lo scheletro strutturale composto da travi e pilastri di cemento armato, entro cui sono collocati parapetti in granito rosa di Baveno sui quali, a loro volta, poggiano i serramenti in alluminio estruso di color bruno scuro. Eccezione a questa rigida griglia, che ben si adatta alla destinazione ad uso uffici, è costituita dai due livelli più alti dell'edificio, destinati all'abitazione di uno dei membri della famiglia Hoepli. Concepita come villa urbana sospesa, la residenza si sviluppa in una prima quota - riservata agli ambienti notte e di servizio - da cui, salendo, si raggiunge un padiglione di soggiorno proiettato su terrazze rivolte al Duomo e alla basilica di San Fedele. Al piano terra, invece, l'attenzione dei progettisti è interamente rivolta alla creazione di uno spazio in grado di attrarre i passanti dentro la libreria: a questo scopo, non solo viene predisposta una fascia continua di mirabili vetrine su misura (attrezzate con meccanismi che le rendono uno straordinario oggetto di design), ma sono introdotti anche due cavedii i cui fondali sono rivestiti di rampicanti, per simulare l'idea di un giardino e moltiplicare le fonti d'illuminazione naturale. All'effetto finale contribuiscono le scelte delle finiture interne: pareti tinte di grigio chiaro e soffitto bianco, insieme al pavimento in granito bianco moschettato di Alzo, su cui si stagliano i contenitori per libri disegnati da Figini e Pollini in prezioso legno di noce africano (alcuni dei quali ancor oggi presenti nel negozio).

Notizie storiche

Il piano regolatore del 1953 aveva visto la partecipazione diretta di Pollini, che per la ricostruzione del comparto intorno a San Fedele si era tuttavia dimostrato scettico nei confronti della decisione d'imporre, ai realizzandi volumi, la presenza di portici perimetrali alti nove metri, considerati inutilmente monumentali. Da questa considerazione muove la scelta d'introdurre, nell'edificio della Hoepli, una trave sospesa a circa cinque metri dal suolo che - spezzando orizzontalmente l'altezza del portico - ne ridimensiona l'impatto su chi osservi la facciata. All'epoca della sua costruzione, la libreria Hoepli era una delle più grandi in Europa e vantava il primato di poter esporre mille volumi lungo le vetrine su strada, che raggiungevano uno sviluppo lineare di 43 metri.

Documentazione allegata

Fonti archivistiche

Archivio Civico, Milano - scheda fondo vedi »

Archivio Luigi Figini, Milano - scheda fondo vedi »

Fondo Figini e Pollini. Università degli studi di Parma. Centro studi archivio comunicazione - CSAC - scheda fondo vedi »

Bibliografia

Domus, Una grande libreria a Milano, Milano 1960, n. 367, giugno, pp. 20-28

Vitrum, Nuova libreria Hoepli a Milano, Milano 1961, n. 125, maggio-giugno, pp. 22-27

Domus, Una villa pensile nel centro di Milano, Milano 1961, n. 382, settembre, pp. 5-12

The Architectural Review, Rooms at the top, 1961, n. 778, dicembre, p. 369

Blasi C., Figini e Pollini, Milano 1963, pp. 128-145

Savi V. (a cura di), Figini e Pollini. Architetture 1927-1989, Milano 1990, pp. 76-83

Gregotti V./ Merzeri G. (a cura di), Luigi Figini Gino Pollini, opera completa, Milano 1996, pp. 392-399

Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, p. 295

Biraghi M./ Lo Ricco G./ Micheli S. (a cura di), Guida all'architettura di Milano 1954-2014, Milano 2013, pp. 38-39

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio