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Centro civico con municipio, scuola media e campo sportivo
Pieve Emanuele (MI)

Indirizzo: Via Viquarterio 1 - Pieve Emanuele (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; centro civico

Caratteri costruttivi:

  • strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • facciata: mattoni faccia a vista; calcestruzzo faccia a vista; vetrocemento
  • coperture: piane, con una parte praticabile a piazza; inclinata a timpano
  • serramenti: in alluminio

Cronologia:

  • progettazione: 1971 - 1990
  • esecuzione: 1971 - 1990
  • data di riferimento: 1971 - 1990

Committenza: Comune di Pieve Emanuele

Autori:

Uso: municipio/ biblioteca/ scuola/palestra

Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale

Descrizione

Dopo la piazza al villaggio Incis, iniziata nel 1968, il nuovo Centro civico, ubicato in prossimità del nucleo storico di Pieve Emanuele, profitta delle sinergie ottenibili dall'integrazione e dal consolidamento funzionali e figurativi per conferire identità specifica al paesaggio del sud milanese ormai conteso tra città e campagna. La connessione a ponte delle due ali degli uffici amministrativi alle due ali delle aule scolastiche (24 su tre piani) enuclea in contrappunto i corpi delle funzioni indotte (palestra e auditorium) in uso anche ad attività del tempo libero nell'orario extrascolastico ed extralavorativo. Alternandosi così in essi le attività scolastiche e giovanili a quelle ricreative degli adulti, ne risulta un uso a tempo pieno che consente notevoli economie di gestione (aula magna-aula consiliare-auditorium per 500 spettatori; biblioteca scolastica e comunale; palestra-impianto polisportivo per 600 spettatori; refezione scolastica-mensa per 450 coperti). L'insieme ambientale assume pertanto il ruolo di dispositivo di formazione civica permanente, instaurando, all'esterno e anche dall'alto, la visione panoramica della campagna circostante (per esempio, con la rampa pedonale e ciclabile che dal campo sportivo raggiunge la piazza sopraelevata che copre la palestra) e, all'interno, reciproche prospettazioni tra le attività della cittadinanza (per esempio, la pratica sportiva scolastica da parte di chi frequenta gli uffici comunali).

Notizie storiche

L'idea generale è stata quella di riconquistare territorio all'architettura, dacché questa in Lombardia l'ha sempre giustificato non con residenza e consumi casualmente diffusi, come oggi, ma con agglomerati anche produttivi e monumenti-caposaldi altrettanto eminenti di quelli urbani. Fin dall'impostazione iniziale (come si può intuire anche da qualche schizzo del 1971) il progetto ha cercato di fissare alcuni principi generali di costituzione tipologica: lo spazio pubblico protratto dal piano di campagna alla sommità del costruito, così da garantire da una piazza elevata (come dall'acropoli o dalla cittadella) un più esteso orizzonte (reale e simbolico) al dominio collettivo; l'addensamento e il disassamento (come da una primitiva simmetria di impianto) di autonome masse architettoniche, quasi ad assecondare una più complessa geometria di percorsi e affacci, ma anche a riproporre il tipo rinascimentale della cascina milanese della fascia irrigua, dove ricorre l'identificazione tra corte rurale e corte padronale (come dimora e chiesa) e dove - è il caso del complesso di Tolcinasco, situato proprio in vista del nuovo centro civico di Pieve Emanuele - l'insieme si trova riquadrato a difesa; la contaminazione, dunque, tra fabbricati rappresentativi, sviluppati in altezza con salienti angolari di contrafforti e fabbricati strumentali, allungati a campate regolari (talora a ballatoi) e sormontati da timpani di coronamento; tra tessitura in mattone faccia a vista e superfici omogenee ritmicamente traforate a chiaroscuro.

Opere d'arte

  • mosaico pavimentale

Documentazione allegata

Fonti archivistiche

Archivio Guido Canella, Milano - scheda fondo vedi »

Bibliografia

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Credits

Compilatore: Canella, Gentucca (2017)
Responsabile scientifico testi: Costa, Andrea