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Complesso in via Nullo 29
Bergamo (BG)

Indirizzo: Via Francesco Nullo 29, 29/a, 29/b - Bergamo (BG) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni

Caratteri costruttivi:

  • strutture: setti portanti in cemento armato, di spessore 17 centimetri
  • facciata: facciate piene in cemento armato a vista; parapetti in mattoni paramano (logge)
  • coperture: piana a terrazza o giardino pensile
  • serramenti: in legno

Cronologia:

  • progettazione: 1960 - 1962
  • esecuzione: 1961 - 1962
  • data di riferimento: 1960 - 1962

Autori:

Uso: abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

Il progetto si configura in tre diversi corpi di fabbrica lineari (sviluppati su cinque, sette e otto piani fuori terra), aggregati intorno a un vasto giardino preesisterete e collegati a un'autorimessa comune e interrata. La scansione planimetrica e volumetrica dei tre blocchi è determinata dalla presenza di setti portanti in cemento armato, allineati in corrispondenza delle testate minori e dei vani scala, che disegnano una rigida griglia spaziale entro cui collocare liberamente gli elementi di definizione dei singoli alloggi, tradotti in una composizione apparentemente casuale dei prospetti che però sono percorsi da invarianti progettuali quali le fasce marcapiano gettate con casseforme in gesso di Gino Cosentino. I motivi decorativi di Cosentino vengono reiterati anche negli spazi comuni interni di ciascun edificio, ognuno dei quali reinterpreta le esigenze moderniste dell'abitazione collettiva concretizzatesi nell'esperienza dell'Unitè d'Habitation di Le Corbusier a Marsiglia. Il maestro svizzero è infatti spesso indicato dalla critica come fonte d'ispirazione primaria per il progetto di via Nullo, citato accanto all'influenza esercitata sull'architettura di Invernizzi dall'amico e collega Giandomenico Belotti. Ai piani terra di ciascun blocco sono collocati gli atri di distribuzione degli appartamenti a pianta libera, mentre le coperture sono tutte trattate a terrazza e giardino pensile. I setti della struttura portante hanno uno spessore di soli 17 centimetri e raggiungono (nel corpo maggiore) i 25 metri di altezza. Le solette sono realizzate con una soluzione mista in cemento e laterizio, mentre le facciate sono scandite da logge - ora in aggetto, ora scavate nella profondità del corpo di fabbrica - connotate dall'uso di mattoni paramano, lasciati a vista.

Notizie storiche

L'amicizia di Invernizzi e Belotti ha portato a una frequente collaborazione professionale tra i due, che insieme hanno lavorato - tra gli altri - al progetto per il condominio di via Cimarosa a Milano (1954-1956), che esattamente come il complesso di via Nullo vede coinvolto anche Gino Cosentino. Spesso ai due progettisti si affianca l'ingegnere Vittorio Korach, con cui nello stesso periodo della realizzazione di questo intervento Invernizzi e Belotti realizzano, in territorio bergamasco, il pregevole edificio dell'Agenzia per il Piccolo Credito di Chiuduno (1961-1963).

Opere d'arte

  • bassorilievo (fasce marcapiano; atri d'ingresso, pareti)

Fonti archivistiche

Archivio Sergio Invernizzi, Bergamo - scheda fondo vedi »

Bibliografia

Bertelli G./ Brambilla M./ Invernizzi M., Bergamo. Cent'anni d'architettura 1890-1990, Bergamo 1994, pp. 96-97

Irace F., Bergamo e il suo territorio, Architetti e architetture a Bergamo nell'epoca della modernità, Milano 1997, pp. 245-263

Spagnolo R., Arte a Bergamo 1960-1969, Verso un'architettura della città, Bergamo 2001, pp. 99-132

Molinari L., Ark. L'Eco di Bergamo, Un razionalismo flessibile e antidogmatico, Bergamo 2010, n. 1, aprile, pp. 14-15

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio