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Casa E
Mornico al Serio (BG)

Indirizzo: Via Trento 338 - Mornico al Serio (BG) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; villa

Caratteri costruttivi:

  • strutture: scatole autoportanti in cemento armato, di spessore compreso tra 8 e 10 cm
  • facciata: cemento armato a vista
  • coperture: a falda, con manto in lastroni rettangolari di cemento
  • serramenti: in alluminio

Cronologia:

  • progettazione: 1973
  • esecuzione: 1974 - 1975
  • data di riferimento: 1973 - 1975

Committenza: Ricci, Enrico

Autori:

Uso: abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

La casa sorge ai margini del comune di Mornico al Serio, su un lotto rivolto alla campagna. Si sviluppa su tre livelli fuori terra, che sono raccolti in volumi la cui complessa articolazione spaziale - assemblaggio di involucri scatolari autoportanti in cemento armato, con uno spessore che va da otto a dieci centimetri - dipende esclusivamente dalle funzioni interne. Sul fronte sud, il blocco edilizio è chiuso da una falda inclinata che lo aggancia al terreno, coperta da lastroni rettangolari in cemento, su cui poggiano alti lucernai piramidali e camini. All'angolo nord-ovest è collocato un volume cilindrico che ospita una scala a chiocciola, di raccordo tra la terrazza del primo piano e il giardino, e che vuole rimandare all'immagine dei masti dei vicini castelli di Malpaga e Cavernago, visibili sul fondale prospettico della campagna circostante. Un'altra scala a chiocciola - il cui volume emerge dal tetto - è posta in posizione baricentrica rispetto allo sviluppo planimetrico della villa, dotata di un vasto ambiente giorno a doppia altezza (a livello del terreno), su cui affaccia la galleria di accesso alle camere da letto che sono ricavate al piano superiore.

Notizie storiche

Il lotto su cui è costruita la villa gode di una vista privilegiata su due delle più importanti costruzioni fortificate bergamasche: il castello di Cavernago e la rocca di Malpaga, costruite nello stesso comune e a poche centinaia di metri l'una dall'altra. La rocca - in origine proprietà del Comune di Bergamo - fu acquistata nel 1456 da Bartolomeo Colleoni, che la trasformò in una vera e propria fortezza, a lungo inespugnata e riccamente affrescata da alcuni dei più importanti pittori dell'epoca di cui la famiglia Colleoni divenne mecenate.

Fonti archivistiche

Archivio Studio Ginoulhiac, Bergamo - sito vedi »

Bibliografia

Cerruti M., L'architettura. Cronache e storia, Ancora esempi bergamaschi del Ginoulhiac, 1979, n. 286-287, pp. 460-475

Bertelli G./ Brambilla M./ Invernizzi M., Bergamo. Cent'anni d'architettura 1890-1990, Bergamo 1994, pp. 158-159

Spagnolo R., Arte a Bergamo 1970-1981, Architettura a Bergamo negli anni '70: teorie e pratica, Bergamo 2003, pp. 91-119

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio