L'isolato INA è un imponente blocco edilizio sviluppato su nove piani fuori terra, che occupa interamente un lotto triangolare attesto lungo viale Doria. Verso la strada si apre l'accesso principale al giardino interno, che organizza i percorsi di distribuzione e gli affacci degli alloggi. Su questo lato i volumi del complesso si dispongono in linea, mentre le fronti rivolte a via Pier Luigi da Palestrina e a via Giulio e Corrado Venini sono scandite da una fitta sequenza di blocchi sporgenti, inclinati a quarantacinque gradi, che ne movimentano il profilo. I rivestimenti di facciata sono realizzati in graniglia martellinata e clinker di colore rosso a disegnare ricercate geometrie che contornano le aperture. I volumi lungo viale Doria posti a inquadrare l'accesso al giardino sono, invece, trattati in maniera diversa poiché ritmati dagli schermi in profilati di alluminio bianco che proteggono le verande. Sempre lungo viale Doria, il piano terra è configurato come ininterrotto basamento vetrato, destinato ai negozi, in cui le sequenze di pilastri arretrati rispetto alle facciate superiori determinano una forte ombra, facendo apparire i volumi staccati dal suolo. L'ultimo livello è trattato ad attico, con lunghe terrazze che isolano gli alloggi dal traffico delle strade circostanti.

Il progetto è uno dei primi esempi della collaborazione tra Giovanni Muzio e il figlio Lorenzo (1932-1993), che si unisce allo studio sul finire degli anni Cinquanta e partecipa attivamente alla realizzazione di opere come la torre di via Turati e l'ampliamento dell'Università Bocconi.

Archivio Giovanni e Lorenzo Muzio, Milano

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio