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Edificio per abitazioni in corso Genova 4
Milano (MI)

Indirizzo: Corso Genova 4 - Milano (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni e negozi

Caratteri costruttivi:

  • strutture: travi e pilastri in cemento armato e laterizio
  • facciata: cemento e graniglia picozzata a punta grossa; granito lucido (basamento); tessere di ceramica bianca e grigia (parapetti e solette dei balconi)
  • coperture: a falde inclinate
  • serramenti: in legno tamburato

Cronologia:

  • progettazione: 1949 - 1950
  • esecuzione: 1949 - 1950
  • data di riferimento: 1949 - 1950

Autori:

Uso: abitazione/ negozio

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

L'edificio di Bottoni si sviluppa su sei piani fuori terra: quello inferiore è occupato da negozi mentre gli altri cinque sono destinati a due alloggi ciascuno, di varia metratura. Sul retro della costruzione è ricavato un cortile, fondo prospettico della hall d'ingresso vetrata che inquadra un albero già esistente e che è abbellita da fioriere. Realizzato con una struttura mista in cemento armato e mattoni, il volume si presenta lungo corso Genova con una facciata riccamente articolata sia in termini volumetrici, sia di impiego dei materiali. Il prospetto è infatti segnato da due file di sei balconi in forte aggetto, pensati per offrire agli inquilini uno spazio all'aperto e per questo dotati di parapetti più alti della norma; questi terrazzi, che hanno struttura in cemento armato, sono rivistiti inferiormente e frontalmente con tessere ceramiche bianche e grigie, poste a contrasto sia con il granito lucido del piano terreno, sia con il cemento e la graniglia spuntata con cui sono rifinite le superficie chiuse dei livelli superiori. La conclusione in altezza del corpo di fabbrica è segnata dal vuoto della terrazza all'attico, bilanciato dal forte aggetto della gronda di copertura a due falde inclinate.

Notizie storiche

La casa di corso Genova sorge su un isolato delimitato anche dalle vie San Vincenzo e Sapeto, che era stato pesantemente bombardato nel 1943. La ricostruzione del volume al civico 4 era stata affidata inizialmente al solo Carlo Turus, che aveva già tracciato le linee guida del progetto ma che, insoddisfatto del risultato, coinvolse l'amico Bottoni. A quest'ultimo si deve l'iniziativa di interpellare il Comune per chiedere, inutilmente, l'apposizione di un vincolo specifico relativo alle altezze di tutti i ricostruendi edifici dell'isolato, volto a garantire la salvaguardia del corretto rapporto prospettico tra le parti che lo avrebbero composto.

Documentazione allegata

Fonti archivistiche

Archivio Civico, Milano - scheda fondo vedi »

Archivio Piero Bottoni. Politecnico di Milano, Dipartimento Architettura e Studi Urbani - scheda fondo vedi »

Archivio Piero Bottoni. Politecnico di Milano, Dipartimento Architettura e Studi Urbani - sito vedi »

Bibliografia

Bottoni P., Antologia di edifici moderni in Milano, Milano 1954, pp. 168-170

Rumi G./ Buratti C./ Cova A., Milano ricostruisce 1945-1954, Milano 1990, p. 180

Consonni G./ Meneghetti L./ Tonon G. (a cura di), Piero Bottoni, opera completa, Milano 1990, pp. 350-351

Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, p. 227

Consonni G./ Meneghetti L./ Tonon G. (a cura di), Piero Bottoni e Milano, case, quartieri, paesaggi, 1926-1970, Milano 2001, p. 69

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio