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Edifici al quartiere IACP Mangiagalli
Milano (MI)

Indirizzo: Via Jacopino da Tradate - Milano (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni

Caratteri costruttivi:

  • strutture: travi e pilastri in cemento armato; solai misti in laterizio e cemento armato
  • facciata: intonaco lamato rosa; intonaco strollato bruno e grigliato in mattoni a vista (corpi scala)
  • coperture: a falde leggermente inclinate, con manto in coppi
  • serramenti: in legno verniciato bianco, con avvolgibili verdi

Cronologia:

  • progettazione: 1950 - 1951
  • esecuzione: 1951 - 1952
  • data di riferimento: 1950 - 1952

Committenza: IACP Milano

Autori:

Uso: abitazione

Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale

Descrizione

L'intervento di Albini e Gardella riguarda la costruzione degli ultimi due, identici blocchi in linea previsti all'interno del quartiere Mangiagalli, finanziato dall'Istituto Autonomo delle Case Popolari di Milano. Lo schema planimetrico è generato dall'aggregazione di tre cellule-tipo, composte da due alloggi simmetrici distribuiti da corpi scala indipendenti, collegati al volume principale da ponti aerei. I vani di risalita sono chiusi da due pareti cieche e da un grigliato di mattoni, rivolto all'esterno, che consente di filtrare l'illuminazione naturale. Sviluppati su cinque piani fuori terra e un seminterrato, gli appartamenti hanno una zona giorno passante, che occupa l'intero spessore del corpo di fabbrica ed è servita da due logge su fronti opposti. Pur nell'economicità imposta dalla natura del progetto, Gardella e Albini proposero finiture esterne di un certo impatto: intonaco lamato rosa per i volumi residenziali, intonaco strollato color bruno e griglia di mattoni a vista per i vani scala, opere in ferro verniciato a piombaggine, serramenti verniciati bianchi e tapparelle verdi. Numerosi e reiterati interventi di ristrutturazione, sollecitati spesso dagli inquilini, hanno però pesantemente alterato questo linguaggio materico.

Notizie storiche

La collaborazione tra i Albini e Gardella - di cui gli edifici al Mangiagalli costituiscono l'apice - era iniziata con la partecipazione congiunta al concorso per il palazzo della Civiltà Italiana all'E42 (1937) ed era continuata con i progetti urbanistici di Milano Verde (1938) e Milano degli Architetti Riuniti (1944-1945), entrambi elaborati in collaborazione con altri. Il progetto iniziale dei due blocchi prevedeva anche la costruzione di una testata sfalsata, destinata ad accogliere un ulteriore alloggio ma mai realizzata.

Documentazione allegata

Fonti archivistiche

Archivio Civico, Milano - scheda fondo vedi »

Archivio Franco Albini e Franca Helg, Fondazione Franco Albini, Milano - scheda fondo vedi »

Archivio Franco Albini e Franca Helg, Fondazione Franco Albini, Milano - sito vedi »

Archivio Storico Gardella, Milano

Fondo Ignazio Gardella. Università degli studi di Parma. Centro studi archivio comunicazione - CSAC - scheda fondo vedi »

Bibliografia

Bolcan A.G., Vitrum, Autorevoli risultati in materia di case popolari, Milano 1953, n. 41, pp. 27-38

L'architettura. Cronache e storia, Case nel quartiere Mangiagalli a Milano. Architetti Franco Albini e Ignazio Gardella, 1956, n. 11, settembre, pp. 334-337

L'architettura. Cronache e storia, Quartieri INA, INCIS, IACP a Milano 1949-1951, 1979, n. 288, ottobre, p. 567

Prina V., Edilizia popolare, Edifici nel Quartiere Mangiagalli per lo IACP, Milano, 1950/52, Roma 1995, n. 237, gennaio-febbraio, pp. 62-63

Pugliese R. (a cura di), La casa popolare in Lombardia 1903-2003, Milano 2005, pp. 168-169

Spinelli L. (a cura di), I luoghi di Franco Albini. Itinerari di architettura, Milano 2006, pp. 18-19

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio