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Complesso in via Astesani
Milano (MI)

Indirizzo: Via Astesani 39-45 - Milano (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni e negozi

Caratteri costruttivi:

  • strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • facciata: clinker rosso; calcestruzzo a vista (elementi strutturali)
  • coperture: piana non praticabile
  • serramenti: in legno

Cronologia:

  • progettazione: 1961 - 1968
  • esecuzione: 1961 - 1968
  • data di riferimento: 1961 - 1968

Autori:

Uso: abitazione/ negozio

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

Il complesso, desinato a negozi e abitazioni, è composto da un edificio in linea che si snoda in una planimetria ad S, da cui si staccano due volumi ad esso perpendicolari con impianto a L, e da un piccolo padiglione a pianta esagonale, in cui si collocano spazi commerciali a servizio del quartiere. Gli edifici sono, poi, tra loro raccordati da un giardino aperto alla città. Il primo blocco, che si sviluppa su nove piani fuori terra per il braccio centrale e in otto livelli per quelli laterali, accoglie alloggi - dal monolocale al quadrilocale - con un unico affaccio, che si raggruppano in numero di cinquanta per ciascun piano e che sono distribuiti da dodici vani scala-ascensore. Poggia su un basamento porticato, realizzato con una sequenza di archi ribassati in cemento armato lasciato a vista, su cui si stagliano le facciate dei livelli superiori finite con clinker rosso. Tra il porticato e il secondo piano corre una lunga fenditura orizzontale, costituita dalla successione di logge scavate nel blocco edilizio, a servizio delle abitazioni al primo piano, che introduce un elemento di forte stacco visivo. Lo stesso elemento è poi ripetuto alla base della copertura piana, dove però la continuità del taglio è interrotta in corrispondenza delle fasce verticali piene del prospetto, dietro cui sono realizzati gli spazi di servizio degli appartamenti. Il ritmo delle aperture a tutta altezza è scandito da paraste in cemento armato che, sporgendo dalla facciata e rastremandosi verso l'alto, enfatizzano la scansione della struttura portante. Il padiglione esagonale poggia invece su uno zoccolo pieno sormontato da superfici continue, di nuovo in clinker, comprese tra due fasce orizzontali dal forte spessore finite a calcestruzzo. Qui le alte feritoie delle aperture si dispongono secondo una misura apparentemente randomica, andando a svuotare anche gli angoli della piccola costruzione.

Notizie storiche

La notevole volumetria del complesso di via Astesani, la sua collocazione ai margini di uno dei quartieri periferici della grande metropoli, il taglio e l'articolazione degli alloggi hanno suggerito alla critica un possibile legame tra l'intervento dei fratelli Latis e alcune importanti esperienze nazionali: il quartiere Forte Quezzi di Luigi Carlo Daneri a Genova (1956-1957) e il più tardo Corviale di Mario Fiorentino a Roma (1970-1984) (Biraghi, Lo Ricco, Micheli, 2013, p. 71).

Documentazione allegata

Fonti archivistiche

Archivio Civico, Milano - scheda fondo vedi »

Archivio Vito e Gustavo Latis, Milano - scheda fondo vedi »

Bibliografia

Ronchi L., L'architettura. Cronache e storia, Edilizia colta a Milano. L'architetto Vito Latis, 1958, n. 38, pp. 532-548

Casabella Continuità, Condomnio a Milano, Milano 1958, n. 222

Bassi A., Costruire, Arte in equilibrio, Milano 1996, n. 154

Irace F., Abitare, Maestri milanesi. Vito Latis e Vittoriano Viganò, Milano 1996, n. 349

Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, p. 421

Capitanucci M.V. (a cura di), Vito e Gustavo Latis. Frammenti di città, Milano 2009

Biraghi M./ Lo Ricco G./ Micheli S. (a cura di), Guida all'architettura di Milano 1954-2014, Milano 2013, p. 71

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio