Bava Beccaris (1598 - 1924)

fondo | livello: 1

Conservatore: Comune di Milano. Civiche raccolte storiche (Milano, MI)

Produttore fondoBava Beccaris Fiorenzo (Fossano, 1831 - Roma, 1924)

Progetto: Comune di Milano. Civiche raccolte storiche: fondo Bava Beccaris (2004 - 2006)

Consistenza: bb. 8; unità 49, sottounità 1161

Storia archivistica: Prima del presente intervento gli atti del fondo Bava Beccaris, privi di qualsiasi ordine coerente, erano conservati in 8 buste, suddivisi in plichi. I plichi contenevano fascicoli originali (ad esempio "Telegrammi di Stato, "Movimento svizzero", "Ringraziamenti") o raccoglievano, sotto un titolo generico, documentazione varia quali documenti familiari antichi, corrispondenza diversa, libri, opuscoli, fogli volanti, etc.
Dopo aver effettuato una schedatura analitica di tutto il materiale, il fondo è stato organizzato in 5 serie:
1. Memoriali personali e documenti sui moti del 1898;
2. Corrispondenza sui moti del 1898;
3. Corrispondenza diversa;
4. Corrispondenza per mittente;
5. Carte di famiglia.
All'interno di tali serie sono stati collocati i fascicoli contenenti le lettere ricevute e spedite, e i documenti.
Per quanto riguarda la Corrispondenza sui moti del 1898 si è mantenuta la fascicolazione per oggetto organizzata dallo stesso Bava Beccaris ("Telegrammi di Stato", "Movimento svizzero", "Cardinale Ferrari", "Omaggi e ringraziamenti al R. Commissario", "Felicitazioni", "Anonimi insulti", etc.) e le lettere all'interno del fascicolo sono state ordinate cronologicamente; analogamente, per quanto concerne la corrispondenza presente nella quarta serie, si è integrata la fascicolazione per mittente, in parte già attuata da Bava Beccaris.
Nella quinta e ultima serie sono stati collocati, all'interno di due fascicoli, carte familiari, documenti e patenti di pertinenza di componenti della famiglia Bava Beccaris quali il capitano Galeazzo Bava, governatore di Cavour, Cuneo, Mondovì, Pinerolo; Franceschino Bava, figlio di Galeazzo, aiutante di camera del Principe di Piemonte; Pietro Alessandro Bava, avvocato e giudice di Cuneo, etc. Tale documentazione abbraccia un periodo plurisecolare che va dal 1598 al 1830.
La consistenza del fondo, al termine dell'intervento di riordino e inventariazione, è quantificabile in 49 fascicoli (unità archivistiche) suddivisi in 1161 sottounità che comprendono lettere e documenti.
La descrizione, articolata in unità e sottounità, riflette puntualmente l'organizzazione del fondo.
Per quanto riguarda la descrizione delle unità sono riportati:
1. il titolo (tra virgolette, se originale);
2. gli estremi cronologici delle lettera o dei documenti contenuti;
3. la descrizione (breve sunto del contenuto);
4. la tipologia;
5. la consistenza;
6. la segnatura antica (collocazione precedente l'intervento);
7. le note;
8. la classificazione (serie di appartenenza);
9. la segnatura definitiva (collocazione attuale: numero della cartella e numero del fascicolo).
Nelle note sono riportate: la presenza di camice originali, tutte le annotazioni di Bava Beccaris o di altra mano riportate sulle camice stesse, eventuali riferimenti e segnalazioni.
Nel campo titolo dei fascicoli di corrispondenza organizzata per mittente compare il nome del mittente stesso.
Quanto alla descrizione delle singole lettere contenute nei fascicoli, si sono individuati i seguenti elementi:
1. il mittente e il destinatario;
2. la data topica;
3. la data cronica (nella forma estesa);
4. la descrizione (breve sunto del contenuto);
5. la tipologia (lettera, telegramma, cartolina, biglietto da visita, ecc.);
6. la consistenza;
7. la segnatura antica (collocazione precedente all'intervento);
8. le note;
9. la classificazione (serie di appartenenza);
10. la segnatura definitiva (collocazione attuale: numero della cartella, numero del fascicolo, numero del pezzo).
Nelle note sono riportate: la forma della sottoscrizione, tutte le annotazioni presenti sul recto e sul verso delle lettere, eventuali minute di risposta e/o allegati. Sempre nelle note è stata trascritta, ogni qualvolta risulta presente, l'intestazione presente sulla carta da lettera.
Se l'autore ha sottoscritto la lettera con il cognome, con il cognome e l'iniziale del nome o soltanto con il nome, si è cercato, per quanto possibile, di completare l'informazione.
Quando, per scarsa leggibilità, alcuni elementi della descrizione risultano incerti, questi sono stati posti tra parentesi quadre; egualmente sono riportati tra parentesi quadre gli elementi che non sono stati tratti direttamente dai documenti, ma desunti dalla successione logica dei documenti e/o dalla documentazione bio-bibliografica e storica.
Per quanto riguarda la descrizione dei documenti, si sono rilevati i seguenti elementi:
1. il titolo (tra virgolette, se originale);
2. la data topica;
3. la data cronica;
4. la descrizione (breve sunto del documento);
5. la tipologia;
6. la consistenza;
7. la segnatura antica (collocazione precedente all'intervento);
8. le note;
9. la classificazione (serie di appartenenza);
10. la segnatura definitiva (collocazione attuale: numero della cartella, numero del fascicolo, numero del pezzo).
Nelle note sono state riportate tutte le annotazioni presenti sul recto e sul verso dei documenti e per le pergamene l'intestazione e la presenza di sigilli (con la segnalazione delle effigi presenti, delle diciture e della natura dei legacci).
Su ogni lettera o documento schedato è stato registrata la precedente collocazione archivistica, annotata generalmente nella parte inferiore del documento all'interno di una parentesi tonda, mentre la nuova segnatura è riportata accanto a sinistra senza parentesi.
Per quanto concerne la descrizione archivistica, si è fatto riferimento, nel presente lavoro:
- alle "Norme per la pubblicazione degli inventari" (circolare del Ministero dell'interno n. 39/1966, Direzione generale degli archivi di Stato, Ufficio studi e pubblicazioni);
- alle disposizioni impartite dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia;
- alle norme presenti nella "Guida operativa alla descrizione archivistica. La descrizione inventariale" a cura di Roberto Grassi, Paolo Pozzi, Maurizio Savoja, edita dalla Regione Lombardia nel 2001;
- alla più recente normativa internazionale sugli standard descrittivi, in particolare alle ISAD (G): General International Standard Archival Description e alle ISAAR (CPF): International Standard Archival Authority Record for Corporate Bodies, Persons and Families.

Compilatori
Marina Regina, archivista
Paolo Pozzi, Archivista

espandi | riduci

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).