Camera di commercio di Pavia - parte antica (V fase) pre- 1964 (1926 - 1963)

sezione | livello: 2

Produttore sezionePavia, Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Pavia - CCIAA (1966 - )

Produttore complesso di fondi: Pavia, Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Pavia - CCIAA (1966 - )

Consistenza: 131 unità ripartite in 12 serie/categorie

Contenuto: La sezione d'archivio conserva documentazione prodotta dalla Camera di commercio di Pavia dal 1926 al 1963. Le carte conservate, principalmente degli anni Trenta, Quaranta, Cinquanta e primi anni Sessanta del Novecento, testimoniano le numerose attività esercitate dalla Camera sul territorio della provincia di Pavia riflettendone le peculiarità, la forte connessione con ditte, associazioni, organi di controllo e vigilanza ed enti pavesi, ed i rapporti, fitti e intensi, con organi istituzionali statali, e locali, e con Camere di commercio di altre province. Non mancano, come è ovvio, anche le testimonianze sulla gestione interna e sull'attività di funzionamento degli uffici camerali.

Gli interventi camerali abbracciano vari ambiti disciplinari: si va dalla vigilanza sulla produzione, vendita e approvvigionamento dei beni, alla disciplina del commercio interno ed estero; dalla regolamentazione dei settori agricolo, forestale, zootecnico e della pesca, alla gestione economica, tributaria delle ditte; dal controllo esercitato sui prezzi, all'organizzazione e partecipazione a convegni mostre e fiere locali ampiamente documentati anche tramite materiale propagandistico, dall'insegnamento professionale e tecnico alla realizzazione di indagini e statistiche.

Particolarmente interessante risulta il carteggio intrattenuto dalla Camera con ditte e organi locali e statali, le relazioni e pubblicazioni relative all'andamento economico della provincia anche in connessione con realtà estere, le attività legate alla salvaguardia del territorio e alla gestione degli aspetti agricoli e zootecnici riflettendo un forte legame con il territorio stesso.

Storia archivistica: I fascicoli di questo nuovo intervento (V fase - v. Notizie di intervento) erano conservati all'interno di faldoni cartacei, che recavano tracce di un titolario in categorie e classi, e sciolti, talvolta legati per mezzo di fettuccia. I fascicoli contenuti nei faldoni coincidevano, nella maggior parte dei casi, con le indicazioni annotate sui dorsi. Si segnala la presenza di pochi faldoni recanti traccia di un titolario per sezioni e categorie che però fungevano da meri contenitori, non avendo alcuna corrispodenza con i fascicoli contenuti.

Criteri di ordinamento

In mancanza di un titolario per la documentazione prodotta fino al 1964, anno di adozione del Titolario unico di archivio dettato dal Ministero dell'industria e del commercio, si è mantenuto il titolario, per categorie e classi, ricostruito nel corso della III e IV fase di lavoro, quello definito attraverso l'analisi dei dorsi del faldoni, delle camicie cartacee dei fascicoli e delle singole carte.

Tale titolario è stato definito dall'analisi dei dorsi del faldoni, delle camicie cartacee dei fascicoli e delle singole carte e dalla comparazione delle informazioni, così ottenute, con un titolario in uso negli anni Quaranta del Novecento presso la Camera di commercio di Cremona che ha evidenziato una coincidenza delle categorie riscontrate in fase di studio e proposte anche nel seguente inventario.

Meno fortunata è stata, invece, la ricostruzione delle classi. Non essendoci chiari ed espliciti elementi, le classi sono state riscostruite, in sede di inventariazione, attraverso l'analisi e la comparazione delle informazioni sui fascicoli e sulle carte con il titolario cremonese e sporadicamente con il Titolario unico ministeriale. I titoli delle classi sono mutuati da questi titolari.

In questa nuova V fase di lavoro le classi integrate, i cui titoli sono stati definiti secondo la logica ed i criteri delle classi già presenti, sono indicate tra parentesi quadre.

Per quanto riguarda l'ordinamento si è seguito il criterio cronologico o per materia. Si è mantenuto l'ordinamento originario delle carte là dove fosse effettivamente evidente un legame logico tra di esse.

Informazioni sulla numerazione: La numerazione delle unità va da 1 a 377 con indicazione tra parentesi "V fase".

Compilatori
Linda Giuzzi
Antonella Bilotto, Archivista

espandi | riduci

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).