Ordine della Corona Ferrea

L'Ordine della Corona Ferrea fu istituito col terzo statuto costituzionale (1805) da Napoleone I per il Regno d'Italia, allo scopo di assicurare con contrassegni di onore una ricompensa ai servigi resi alla corona. Inizialmente l'ordine doveva essere composto da 500 cavalieri, 100 commendatori e 20 dignitari; col decreto del 19/12/1807 furono aggiunti 300 cavalieri, 50 commendatori e 15 dignitari. Non dovevano essere compresi in tale numero i principi di Casa Buonaparte e gli stranieri insigniti della decorazione. Napoleone come fondatore stabiliva che i suoi successori dovessero conservare per sempre tali titoli e funzioni. Nella prima tornata di nomine furono inclusi ufficiali e soldati che avevano partecipato alle battaglie il cui successo aveva contribuito alla fondazione del Regno. I dignitari componevano il Gran Consiglio dell'Ordine. I cavalieri e i commendatori dovevano riunirsi in Capitolo Generale ogni anno nel giorno dell'Ascensione nel Duomo di Milano. In tale occasione i nuovi cavalieri prestavano il giuramento di fedeltà al re d'Italia, poi si commemoravano i membri defunti, infine un oratore illustrava i servigi resi allo Stato dai cavalieri durante l'anno. Fu stabilito anche un reddito annuo per gli appartenenti all'Ordine. Il Consiglio del Sigillo dei Titoli stabilì tali norme nel 1810 e nel 1811. Dopo la caduta di Napoleone, l'Imperatore d'Austria Francesco I decise di conservare l'Ordine.

Documentazione in ASMI, Atti di governo, Araldica parte moderna (cfr. scheda complesso archivistico Ordini Corona ferrea)

Bibliografia:
Cappelletti Licurgo, Storia degli Ordini Cavallereschi, Livorno, 1904

(Prima redazione di Natalia Stocchi, 2000)