Commissione araldica lombarda (1890 - prima metà sec. XX?)

Sede: Milano

Tipologia ente: organo periferico dello Stato

Condizione giuridica: pubblico

Progetto: Archivio di Stato di Milano: Anagrafe degli archivi (guida on-line)

La Commissione araldica lombarda iniziò ad operare nel 1890, anno in cui anche in altre regioni italiane si andavano costituendo analoghe commissioni.
Venne costituita con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 dicembre 1889.
"Il presidente del Consiglio dei Ministri veduto l'articolo 9 del regolamento per le Iscrizioni d'ufficio nei registri della Consulta Araldica, approvato con regio decreto 15 giugno 1889; Udita la Consulta Araldica, decreta: i Signori ... sono chiamati a comporre la Commissione locale per la compilazione degli elenchi relativi alla Regione Lombardia, di cui all'art. 4 del succitato Regolamento. La Commissione stessa avrà facoltà di aggregarsi quelle persone che per i loro studi siano più specialmente informate sopra i patriziati locali della Regione."
Il Commissario del re inaugurò personalmente i lavori della Commissione nelle due sedute del 13 e 14 gennaio 1890, che si tennero nella sala del soprintendente dell'Archivio di Stato di Milano, Cesare Cantù, sotto la presidenza del consultore Pullè. La Commissione, dopo aver discusso alcune norme generali, passò alla nomina di due segretari e di parecchi aggregati residenti in molte città lombarde, i quali, eccetto uno, accettarono di buon grado l'incarico.
Sede della Commissione fu sempre l'Archivio di Stato di Milano che metteva a disposizione un locale per le riunioni settimanali e i fondi per le spese occorrenti.
Primo presidente fu Cesare Cantù.
La Commissione aveva la funzione di fornire una "esatta determinazione dei titoli nobiliari" esaminando e rispondendo alle istanze di famiglie o cittadini per il riconoscimento o la concessione del titolo nobiliare e dello stemma di famiglia.
Nella prima seduta del 13 gennaio 1890 veniva definita la competenza territoriale: "La giurisdizione della Commissione deve intendersi estesa alle famiglie del Lombardo Veneto secondo la sua circoscrizione amministrativa nell'anno 1859 e perciò alle provincie di Milano, Como, Sondrio, Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova, nonché di Pavia per quella parte che prima del 1859 non apparteneva al Piemonte. La Commissione potrà anche occuparsi dei titoli di provincie italiane non appartenenti al Regno, quali specialmente quelli del Tirolo italiano, posseduti da famiglie domiciliate in Lombardia".
La Commissione esaminava inoltre le istanze dei Comuni e delle grandi città in merito alla concessione di un nuovo stemma o al riconoscimento di antichi stemmi.
Presumibilmente l'attività della Commissione araldica venne meno con l'avvento del regime repubblicano, secondo la documentazione rimasta l'ultima seduta risale al 5 febbraio 1943.

Bibliografia
- Commissione araldica, 219 - 221 = Commissione araldica lombarda in Archivio storico lombardo XVII, pp. 219 - 221

Fonti
- regio decreto 15 giugno 1889 (= r.d. 15 giu 1889)
- decreto del presidente del consiglio dei ministri 15 dicembre 1889 (= d.p.c.m. 15 dic 1889)

Compilatori
prima redazione: Cassetti Antonella, archivista (2000/1/12)