Scuola di disciplini di San Giovanni decollato alle Case rotte in San Giovanni decollato (seconda metà sec. XIV - 1784)

Altre denominazioni:
Compagnia di Santa Maria della Morte e del Santissimo Corpo del Redentore e Scuola dei Bianchi
Scola verberatorum - scapulatorum - scuriatorum - scuticatorum - vapulatorum - domine sancte Marie de la morte constructa in parochia sancti Fidelis super domos fractas - super caruptis - in domibus fractis - porte nove Mediolani

Sede: Milano

Tipologia ente: ente ecclesiastico

Progetto: Archivio di Stato di Milano: Anagrafe degli archivi (guida on-line)

Almeno dalla seconda metà del Trecento una confraternita di Disciplini, che aveva quale scopo l'assistenza ai condannati a morte e la sepoltura dei loro cadaveri, si stabilì nella zona di porta Nuova cosiddetta alle Case Rotte, ove si trovava il terreno delle dimore un tempo appartenute ai Della Torre, sconfitti nelle lotte di potere con i Visconti, case demolite nel 1311 e mai più ricostruite.
Attorno al 1390 i confratelli fabbricarono un loro oratorio, che bruciò nel 1394; al suo posto fu eretta la chiesa intitolata a San Giovanni Decollato.
La confraternita ebbe le più diverse denominazioni nel tempo, che Biffi riporta in questi termini: "Scola verberatorum - scapulatorum - scuriatorum - scuticatorum - vapulatorum - domine sancte Marie de la morte constructa in parochia sancti Fidelis super domos fractas - super caruptis - in domibus fractis - porte nove Mediolani" (BIFFI, Carceri, p. 102).
Fu anche chiamata Compagnia di Santa Maria della Morte e del Santissimo Corpo del Redentore e Scuola dei Bianchi finché dopo la costruzione della nuova chiesa s'impose come caratteristico dell'istituzione il nome di Scuola di San Giovanni Decollato, a volte accompagnato o sostituito dall'indicazione topografica alle Case Rotte.
Con la fine del dominio sforzesco (1535), la confraternita conobbe un periodo di decadenza.
Nel 1566 l'arcivescovo Carlo Borromeo le diede nuovo impulso, denominandola al contempo Confraternita della Consolazione di San Giovanni.
Dopo il suo intervento il sodalizio iniziò a contare pure una forte adesione nobiliare, sino ad annoverare il governatore spagnolo quale protettore; alla confraternita milanese vollero poi aggregarsi diverse altre affini in diversi città e centri minori del ducato.
Ridotta a solo una quarantina di membri in epoca teresiana, fu soppressa nel 1784; la chiesa, secolarizzata e utilizzata ad uso di uffici comunali, fu demolita nel 1906 in occasione della costruzione della sede della Banca Commerciale Italiana.

Bibliografia
- BIFFI, Carceri, 95-119 = BIFFI, S., Sulle antiche carceri di Milano e del ducato milanese (...), Milano 1884 (rist. anast. Milano 1972)
- CERUTI, San Giovanni alle Case Rotte = CERUTI, A., La chiesa di S. Giovanni alle Case Rotte in Milano, in «Archivio Storico Lombardo», 1874, I, pp. 149-185
- FIORIO, Chiese, 158-159 = Chiese di Milano, (Le), a cura di M.T. FIORIO, Milano 1985
- LATUADA, Descrizione di Milano, 5, 356-365 = LATUADA, S., Descrizione di Milano (...), delle Fabbriche più cospicue che si trovano in questa Metropoli (...), 5 tomi, Milano, Giuseppe Cairoli, 1737-1738, (tomo V, porta Nuova/Comasina, 1738); riprodotto integralmente a cura di G. MASTRULLO per i tipi delle Edizioni La Vita Felice: tomo V
- LIVA, Aspetti = LIVA, G., Aspetti dell'applicazione della pena di morte a Milano in epoca spagnola, in «Archivio Storico Lombardo», 1989, CXV, pp. 149-205

Compilatori
prima redazione: Saita Eleonora, archivista (2004/09/23)