Ufficio del Governatore degli statuti di Milano (seconda metà sec. XIII - 1787)

Sede: Milano

Tipologia ente: preunitari

Progetto: Archivio di Stato di Milano: Anagrafe degli archivi (guida on-line)

Le prime notizie sull'Ufficio del Governatore degli statuti di Milano, altrimenti noto come Ufficio Panigarola, Ufficio dei Panigarola o anche Archivio Panigarola, risalgono alla seconda metà del XIII secolo; la prima menzione esplicita è del 1313. Nel 1351 l'Ufficio venne riordinato e affidato ad un governatore nella persona di un notaio della famiglia Panigarola, la quale già gestiva l'ufficio da circa un secolo: da qui il nome di Ufficio Panigarola.
Dalla sua crezione fino al 1396 l'attività dell'Ufficio Panigarola fu caratterizzata dalla "raccolta esclusiva di provvedimenti statutarii delle autorità civili, per passar presto nel suo secondo e più lungo periodo di vita, caratterizzato dalla raccolta, registrazione e rubricazione di quasi tutti gli altri atti delle autorità civili e di quelli pubblici dei privati, a modo di un vero ufficio di registrazione" (FERORELLI, Panigarola, p. 251); dal 1396, con la riforma statutaria del duca Gian Galeazzo, furono raccolti anche gli atti pubblici dei privati e tutti gli altri delle autorità: l'Ufficio cominciò così a registrare anche "gli atti emanati dai signori e duchi di Milano, le liste dei banditi dallo Stato, le tutele dei minori; e [a] custodire, in separate filze, gride, citazioni e condanne. Ad esso fecero capo anche la registrazione degli atti pubblici e l'insinuazione degli atti privati" (GG II 935).
All'Ufficio Panigarola spettava anche la pubblicazione delle gride, degli editti, dei bandi e di tutti gli avvisi di interesse pubblico e privato, che venivano affissi alle scale del palazzo del Broletto, e la cui divulgazione era annunciata dal suono della tromba (LIVA, Fonti per la storia, p. 570).
L'Ufficio del Governatore degli statuti fu soppresso nel 1787, anche se all'Archivio Pubblico continuarono a pervenire atti a questo indirizzati sino al 1851. "Nondimeno l'anno 1787 segna la vera fine dell'Ufficio eretto nella seconda metà del secolo XIII. Fu una fine non ingloriosa. Coi suoi avanzi, salvati da inevitabile distruzione, passò dall'umile sede sottostante alla scala, nella vasta sala del Broletto Nuovo, e dette vita all'istituto che, in un non lungo volger di anni, col riacquisto dell'indipendenza nazionale, prese il titolo di Archivio Notarile" (FERORELLI, Panigarola, p. 262).

Bibliografia
- FERORELLI, Panigarola, 251 e segg. = FERORELLI N., "L'Ufficio degli Statuti del Comune di Milano, detto Panigarola", in NATALE A.R. (a cura di), "Archivi e archivisti milanesi", vol. I, Milano 1975, pp. 233 - 277
- GG II, 935 = MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI - UFFICIO CENTRALE PER I BENI ARCHIVISTICI, Guida Generale degli Archivi di Stato italiani, dir. P. D'ANGIOLINI, C. PAVONE, vol. II, Roma 1983
- LIVA, Fonti per la storia = LIVA G., "Fonti per la storia della giustizia criminale milanese (secc. XVI - XVII): i fondi dell'Archivio di Stato di Milano", in "Archivio Storico Lombardo", CXX (1994), pp. 561 - 574

Compilatori
prima redazione: Santorelli Flora, archivista (2005/10)