Istituto nazionale neurologico Carlo Besta (1923 -)

Altre denominazioni:
Istituto neurologico Carlo Besta

Sede: Milano

Tipologia ente: enti di istruzione e ricerca

Progetto: Soprintendenza archivistica per la Lombardia: Istituto nazionale neurologico Carlo Besta

L'Istituto nazionale neurologico Carlo Besta trae la sua origine dal Centro nevrologico chirurgico costituito, per impulso del neuropsichiatra Carlo Besta, nel 1915, allo scopo di curare e reintegrare fisicamente e psichicamente i feriti al sistema nervoso della prima guerra mondiale. Il Centro neurochirurgico svolse la propria attività nell'Ospedale militare della Guastalla di Milano e fu sostenuto, a partire dal 1916, da un comitato di benefattori composto da Guido Cagnola, Piero Puricelli, Antonietta Tosi, Federico Jarach, Gerolamo Pirinoli, Gina Sacerdoti Donati.
Al termine della grande guerra, con decreto prefettizio n. 13374 del 8 giugno 1918, fu eretto in ente giuridico con la denominazione di Istituto pro feriti cerebrali di guerra, al fine di proseguire l'attività socio-assistenziale a favore dei cerebrolesi. Presieduto da Guido Cagnola, trovò sede nella ex residenza signorile dell'industriale Ercole Marelli, in viale Zara a Milano, resa possibile dai proventi pubblici e dai contributi del senatore Piero Puricelli. L'Istituto fu inaugurato ufficialmente il 29 gennaio 1922 alla presenza del ministro della guerra Luigi Gasparotto e l'edificio, acquistato in via definitiva nel 1924, fu ristrutturato e adattato alle esigenze del nuovo centro ospedaliero specializzato.
Con decreto 19 aprile 1923, n. 974, fu eretto in ente morale e classificato fra le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, assumendo la denominazione di Istituto neurobiologico pro feriti cerebrali ed estendendo la propria assistenza ai feriti di pace. A partire dal 1924, divenne sede della cattedra di Clinica delle malattie nervose e mentali della nascente Università di Milano, della quale Besta fu titolare fino alla morte, avvenuta nel dicembre 1940.
Nel frattempo il comitato presieduto da Piero Puricelli deliberò e ottenne di intitolare l'Istituto a Vittorio Emanuele III e di trasferirlo in una nuova e più vasta sede nella Città degli studi, progettata dall'amministrazione comunale Mangiagalli. Con deliberazione del Consiglio di amministrazione del 6 novembre 1930, fu disposta, presso l'area concessa dal Comune di Milano in via Celoria, l'edificazione del nuovo complesso ospedaliero, realizzato con i proventi della vendita della villa Marelli alla Provincia e grazie ai finanziamenti privati di Piero Puricelli, e dotato di strutture e attrezzature rispondenti a concezioni di assoluta avanguardia nello studio e nella cura delle malattie del sistema nervoso.
La nuova sede dell'Istituto neurologico Vittorio Emanuele III fu inaugurata nel gennaio 1932 e lo statuto approvato con decreto del 2 maggio 1932, nel riguardo delle mutate esigenze del dopoguerra, estese l'attività scientifica e assistenziale dell'Istituto ai traumatizzati nervosi del lavoro e ai malati organici del sistema nervoso.
Nel periodo compreso tra le due guerre, l'Istituto neurologico incrementò lo sviluppo delle indagini neuroradiologiche e della pratica neurochirurgica, potenziata dall'introduzione del bisturi diatermico, dei mezzi antisettici e della nuova tecnica anestetica.
Fin dalla fondazione, Besta assunse la direzione scientifica dell'Istituto, reggendone le sorti fino alla morte, dopodiché fu designato alla successione uno dei suoi stretti collaboratori, il primario neurologo Giuseppe Vercelli (1940 - 1967). Al presidente Guido Cagnola subentrò, già nel 1923, Augusto Murri (1923 - 1927), cui fece seguito Piero Puricelli (1927 - 1944).
A causa dei bombardamenti del 1943, l'Istituto fu trasferito presso l'Ospedale di circolo di Vaprio d'Adda, mantenendo in attività nell'edificio milanese semidistrutto un servizio ambulatoriale a favore della popolazione cittadina. Al termine della guerra, la sede di via Celoria fu ricostruita e riadattata alle nuove esigenze, specialmente nell'incrementato settore della neurochirurgia, e ottenne la sopraelevazione di un piano riservato alla sezione di neuropsichiatria infantile, cui la professoressa Adelaide Colli Grisoni diede un notevole impulso.
Con sua deliberazione del 18 dicembre 1950, l'Istituto nevrologico pro feriti cerebrali Vittorio Emanuele III variò la denominazione in Istituto neurologico Carlo Besta, riconoscendo al suo fondatore un ruolo primario nella moderna neurologia italiana e ai fini dell'affermazione di un modello di struttura medica volta alla cura delle malattie organiche del sistema nervoso e allo sviluppo delle conoscenze neurologiche.
Fu così che, con decreto dell'Alto commissariato per l'igiene e la sanità della Presidenza del Consiglio dei ministri del 19 febbraio 1952, l'Istituto neurologico fu promosso a istituto specializzato a carattere scientifico "per i suoi meriti nel campo dell'assistenza e degli studi neurologici, della sua attività neuroradiologica e neurochirurgica e delle sue particolari iniziative nell'ambito dell'assistenza neuropsichiatrica dell'infanzia".
Per far fronte alle necessità funzionali sempre più ampie e complesse nuove strutture edilizie furono approntate: nel 1960 fu completata la costruzione di un nuovo padiglione, congiunto al corpo originario, destinato ai servizi neuro-radio-chirurgici, al quale fece seguito un ampliamento dell'organico medico con l'istituzione dei primariati di neurologia, neuroradiologia, neurochirurgia; inoltre, nel luglio del medesimo anno, in seguito alla cospicua donazione del conte Tullio Fossati Bellani, fu posta la prima pietra del padiglione speciale per la neuropsichiatria infantile, inaugurato nel 1964 con strutture tali da rendere l'Istituto neurologico un complesso specialistico tra i più completi e attrezzati in Europa.
Nel decennio successivo, sotto la direzione di Rinaldo Grisoni (1967 - 1973), la struttura edilizia dell'Istituto fu ulteriormente ampliata attraverso la costruzione di un nuovo padiglione e il sopralzo del contiguo padiglione infantile, in funzione delle accresciute necessità assistenziali e scientifiche, finché, per consentire una migliore funzionalità e spazi di iniziativa adeguati al progresso delle neuroscienze, con deliberazione del 2 agosto 2005, fu approvato il progetto definitivo per la costruzione della nuova sede dell'Istituto neurologico presso il quartiere Bicocca di Milano.
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Profilo storico istituzionale compilato sulla base di: R. Grisoni, Breve storia dell'istituto neurologico, in Carlo Besta e Virginio Porta 1988, pp. 51 - 60; F. Arosio, Cenni storici, in Istituto nazionale neurologico Carlo Besta 1997, pp. 45 - 46.

Bibliografia
- Carlo Besta e Virginio Porta 1988 = Istituto nazionale neurologico Carlo Besta, Carlo Besta e Virginio Porta, Milano, [stabilimento grafico Scotti spa], 1988
- Istituto nazionale neurologico Carlo Besta 1997 = Istituto nazionale neurologico Carlo Besta, Milano, [1997]

Compilatori
Regina Marina, archivista