Istituto legnanese di assistenza - ILA (1924 - 1981)

Altre denominazioni:
Istituto legnanese per le cure ai tubercolotici Anno 1959

Sede: Legnano

Tipologia ente: ente di assistenza e beneficenza

Progetto: Regione Lombardia: Istituto legnanese di assistenza - ILA

L'"Istituzione di assistenza ai tubercolotici di Legnano", con sede in Legnano, nasce nel 1924 a seguito dell'attività di un "Comitato di benefattori" istituito nel 1918.
Promotrice dalla fondazione della pia opera è l'Amministrazione comunale di Legnano che, già dal 1917, si preoccupa "di trovare un mezzo pratico e risolutivo per combattere efficacemente il flagello dalla tubercolosi ...". Nel dicembre di quell'anno, infatti, il Consiglio comunale di Legnano delibera l'assunzione di un mutuo di 200.000 lire allo scopo di avviare una sottoscrizione pubblica per la costruzione di un ospedale "per malati di petto".
Un anno dopo, nel dicembre 1918, si costituisce lo "speciale Comitato", presieduto dall'allora Sindaco di Legnano, Attilio Agosti, e dal presidente della locale Congregazione di carità, Antonio Bernocchi, con la funzione di provvedere alla costruzione di un "tubercolosario" in Legnano, ad uso dei malati del comune e dei territori limitrofi. Le prime attività del Comitato riguardano la raccolta di fondi e lo studio di un progetto per la costruzione di un sanatorio da edificare nelle immediate adiacenze della località denominata Bosco Tosi a Legnano.
Il succedersi delle varie vicende politiche nazionali e locali provoca ritardi nello svolgimento dei lavori per la realizzazione degli obiettivi stabiliti e solo nel 1921 il Comitato affida l'incarico di concretizzare le proprie aspirazioni all'ingegnere svizzero Carlo Jucker, già direttore del Cotonificio Cantoni. Jucker, che avvia subito le opere di edificazione del sanatorio su un terreno situato nelle vicinanze dell'Ospedale civile di Legnano, di proprietà dell'O.P. S. Erasmo, si assume inoltre l'obbligo di consegnare, a lavori ultimati, il sanatorio in amministrazione alla Congregazione di carità di Legnano, che intendeva aggregarlo al locale ospedale di circolo.
I lavori di costruzione dell'edificio adibito alla cura dei malati polmonari si concludono nel giugno 1924 e il giorno 19 dello stesso mese il nuovo sanatorio, dedicato ad Elena di Savoia, viene inaugurato alla presenza della regina madre Margherita di Savoia. Il complesso, munito di verande panoramiche e circondato da un ampio giardino, può ospitare 84 degenti oltre alle suore e al personale di servizio.
Il sanatorio entra ufficialmente in funzione il 28 giugno 1924. I posti letto vengono riservati, secondo l'articolo 6 dello Statuto "ai malati poveri di tubercolosi polmonare appartenenti per domicilio di soccorso al Comune di Legnano e ai Comuni del Circolo ospitaliero di Legnano, ossia Castellanza, Busto Garolfo, Canegrate, Cerro Maggiore, Parabiago, Rescaldina, San Giorgio su Legnano e San Vittore Olona". Inoltre Enti e ditte versano all'Istituzione somme per l'iscrizione al proprio nominativo di letti di patronato perpetuo presso il sanatorio: il Cotonificio Cantoni si riserva sette posti, la Società italiana Ernesto De Angeli per l'industria dei tessuti stampati di Legnano due letti, mentre la Deputazione provinciale di Milano passa da una disponibilità di quindici posti a trentacinque.
Nel frattempo, nella seduta dell'Assemblea generale del 28 maggio 1924, il Comitato si trasforma in vera e propria istituzione assistenziale con il nome di "Istituzione di assistenza ai tubercolotici di Legnano". Nella seduta vengono deliberati l'adozione dello statuto, la nomina del primo Consiglio di Amministrazione e la richiesta di erezione in Ente morale, che viene concessa con decreto reale di Vittorio Emanuele III l'11 settembre 1925. Nello stesso decreto viene invece rinviata l'approvazione dello statuto che avviene successivamente con decreto reale del 17 marzo 1930.
Dallo statuto si rileva che lo scopo istituzionale è quello "di provvedere, nel limite dei mezzi disponibili, alla cura ambulatoria, domiciliare, ospitaliera e sanatoriale dei malati poveri di tubercolosi polmonare appartenenti per domicilio di soccorso al comune di Legnano, ed ai comuni facenti parte del Circolo Ospitaliero di Legnano, e cioè: Castellanza, Busto Garolfo, Canegrate, Cerro Maggiore, Parabiago, Rescaldina, S. Giorgio su Legnano e S. Vittore Olona". Inoltre l'Ente ha il compito di "sussidiare cogli eventuali residui attivi di bilancio, nei limiti e colle modalità da stabilire dal Consiglio, le famiglie bisognose dei malati di tubercolosi polmonare assistiti dall'Istituzione".
Gli organi dell'Istituzione sono individuati nell'Assemblea dei Soci Benefattori (che si distinguono in Fondatori, Patroni, Perpetui e Cooperatori), nel Consiglio di Amministrazione e nel Presidente. Gli articoli 10 - 23 dello statuto regolano puntualmente compiti e modalità di elezione dei diversi organi dell'Ente.
Con provvedimento del 24 febbraio 1954 dell'Assemblea generale dei Soci Fondatori, Patroni e Benefattori, lo statuto viene modificato e tale variazione viene approvata dal Ministero dell'Interno con decreto del 2 aprile 1955. La lettera b) dell'art. 1 del nuovo statuto viene così riformata: l'Ente assume il compito di "sussidiare cogli eventuali residui attivi di bilancio, nei limiti e colle modalità da stabilire dal Consiglio, le famiglie bisognose dei malati di tubercolosi polmonare assistiti dall'Istituto, nonché tutte le Istituzioni e le iniziative aventi finalità e carattere di assistenza e di prevenzione antitubercolare".
A partire dalla seconda metà degli anni '50 del secolo XX, l'Istituzione decide di procedere alla ristrutturazione dell'immobile "Casa Pro Legnano" a Salsomaggiore Terme, di prenderne la gestione e di riavviarne l'attività; negli stessi anni lo stabile, di proprietà di Fabio Vignati, degli eredi di Carlo Jucker e di Roberto Ratti, viene donato all'Istituzione che, in onore del benefattore, intitola la struttura "Casa di cure salsoiodiche Carlo Jucker".
A seguito di specifica richiesta e con decreto del Presidente della Repubblica del 7 luglio 1970, l'"Istituzione di assistenza ai tubercolotici di Legnano" modifica la sua denominazione in "Istituto legnanese di assistenza" e rivede parte del suo fine statutario. Agli originari compiti di sussidio alle famiglie bisognose di malati di tubercolosi, si aggiungono quelli di "provvedere al ricovero ed all'assistenza di minori subnormali" e di "accogliere gratuitamente i bisognosi di cure salsoiodiche, residenti in Legnano presso la Casa di cure salsoiodiche 'Carlo Jucker'".
A seguito dell'applicazione dell'art. 113, 8° comma, del DPR 616/1977, con DPR 22 maggio 1981, viene disposta l'estinzione dell'Istituto e la contestuale attribuzione del personale e del patrimonio residui alla Regione Lombardia. Nonostante i ricorsi avanzati avanti il TAR Lombardia, successivamente ritirati, l'estinzione viene perfezionata nel 1987 con la consegna del patrimonio dell'Ente alla Regione.
Le attività della struttura termale di Salsomaggiore prosegue anche dopo la soppressione dell'Istituto e il suo successivo commissariamento, fino al 19 gennaio 2001 quando, con deliberazione n. 7/3131 della Giunta regionale della Lombardia, viene stabilita la definitiva cessazione dell'attività della Casa di cure.

Compilatori
Barbero Lorenza, Archivista
Quartieri Domenico, Archivista