Secondo Mona spa [numero REA: 44652 Va] (1946 -)

Sede: Milano

Tipologia ente: ente economico/impresa

Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia

Numero REA: 44652 Va

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Secondo Mona - officine meccaniche costruzioni aereonautiche fonderie spa - società anonima per azioni - L. 5.000.000 - officina meccanica in genere, costruzioni aereonautiche, fonderie in ghisa, leghe leggere, rame e sue leghe.

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Secondo Mona spa - società per azioni - € 1.620.000,00 - 29, 35.30

Profilo storico
La storia dell'impresa ha alle spalle un'esperienza che muove dall'inizio del novecento. Nel 1903 Secondo Mona iniziò l'attività di 'costruzioni, riparazioni e vendita di cicli e motocicli". Dal 1913 iniziò ad occuparsi di riparazioni di motori aeronautici, raggiungendo una solida fama nel settore. Nel 1925 Secondo Mona regolarizzò la propria posizione come ditta individuale presso la Camera di commercio di Varese (reg. ditte 14210). Prima della Seconda Guerra Mondiale la ditta si specializzò nella produzione di equipaggiamenti (carburatori, pompe, valvole, filtri, serbatoi, ecc.) e aprì un negozio d'esposizione e deposito macchinari e merci a Milano, in viale Vittorio n. 6 . La Seconda Guerra Mondiale inferse un colpo assai duro all'impresa. Nel 1945 alla morte di Secondo Mona, la ditta era passata agli eredi: la moglie Vanelli Marina e l'ing. Bruno Mona, figlio di Secondo, che costituirono la società di fatto 'Mona Secondo'. Nel 1946 Bruno Mona, aiutato della Banca Alto Milanese di Busto Arsizio, costituì parallelamente la società 'Secondo Mona ' officine meccaniche costruzioni aeronautiche fonderie spa " (reg. ditte di Varese 44652) con sede a Milano, via Vittorio Veneto 6 (reg. ditte di Milano 352578) e capitale sociale di lire 5.000.000. La situazione non facile indusse l'azienda a diversificare la produzione, pur continuando a collaborare con l'Aeronautica Militare, almeno per le riparazioni. Negli anni Cinquanta, esaurite le peggiori conseguenze della sconfitta bellica, la Secondo Mona poté tornare alla sua vera vocazione e nei decenni seguenti partecipò a tutti i principali progetti di aerei militari di ambito NATO, dall'F-104 Starfighter al Tornado, dall'AM-X all'Eurofighter Typhoon.
Quanto alla vicenda societaria, negli anni Cinquanta il consiglio d'amministrazione era composto da Bruno Mona, da Alberto e Marina Vanelli. Tra le attività secondarie collaterali un documento riporta che fin dal '58 la Secondo Mona produceva anche macchine da rotocalco. Nel '63 venne cooptata Maria Luisa spadaccini, moglie dell'ing. Bruno Mona; l'anno seguente il capitale sociale venne portato a L. 150.000.000. Nello stesso anno la società di fatto 'Mona Secondo di Mona ing. Bruno e Vanelli Marina' (reg. 14210) cessava definitivamente la propria attività. Dal '65 il consiglio era composto da Bruno Mona, da Maria Luisa spadaccini e dal figlio Roberto. Nel 1973 venne cooptato in consiglio d'amministrazione Renato Mona, sempre figlio di Bruno; l'anno seguente Roberto Mona divenne direttore generale dell'azienda di famiglia. Nel 1975 la sede legale venne trasferita da Milano a Somma Lombardo. Nel 1976 il capitale sociale veniva portato a L. 450.000.000, e due anni dopo a 1 miliardo di lire; in questa ultima occasione veniva adottata la corrente ragione sociale. Nel 1984 il capitale venne ulteriormente raddoppiato a 2 miliardi di lire, per poi raggiungere i 3 miliardi nell'88. Nel 1986 Bruno Mona assunse la carica di presidente onorario, mentre il figlio Roberto assumeva i pieni poteri. Contestualmente veniva emesso un prestito obbligazionario da L. 600.000.000, poi rinnovato nell'88. Nel 1990 Bruno Mona si dimise da tutte le cariche; il capitale fu aumentato a 6 miliardi di lire, e quattro anni dopo a 9 miliardi.

Nel 1996, comunque, il capitale dovette essere diminuito a L. 2.385.000.000, poi aumentati nel 2000. Nello stesso anno l'oggetto sociale veniva modificato in 'industria meccanica in genere, nonché l'impianto, l'acquisto, la gestione e il finanziamento sotto qualsiasi forma di officine meccaniche, costruzioni aeronautiche, fonderie per costruzione di macchine, strumenti, apparecchi, attrezzi ed utensili in genere'. Nel 1998 era stato cooptato Emilio Gerosa, mentre la signora spadaccini restava presidentessa onoraria della società. Nel 2000 lavoravano per la Secondo Mona 160 dipendenti.

Data aggiornamento: 16/05/2002
Autore della scheda: Stefano D'Adamo