Immobiliare Marconi srl [numero REA: 13554 Va] (1922 -)

Sede: Saronno

Tipologia ente: ente economico/impresa

Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia

Numero REA: 13554 Va

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Ditta Antonio Parma e Figli srl - società a responsabilità limitata - L. 540.000 - fabbricazione di casseforti, impianti di sicurezza per banche, torchi per copialettere, chiavi e serrature.

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Immobiliare Marconi srl - società a responsabilità limitata -€ 205.160,00 - 28.75.2

Profilo storico
Nel 1922 Antonio Parma e i figli Ernesto, Angelo, Piero e Pio costituirono la società a responsabilità limitata 'Ditta Antonio Parma e Figli' con sede a Saronno e capitale sociale di lire 540.000, dando forma legale alla società di fatto 'Antonio Parma' che esercitava l'attività di fabbricazione di casseforti, impianti di sicurezza per banche, torchi per copialettere, chiavi e serrature dalla fine dell'Ottocento. Metà della quota versata da Antonio Parma, pari a lire 15.000, corrispondeva agli stabilimenti di Saronno e Lainate, oltre a macchinari e beni mobili. l'origine dell'impresa, infatti, risale al 1870, nata su impulso del fondatore Antonio Parma che si occupò fin dall'inizio di serrature, forzieri e sistemi di sicurezza. Esponente di spicco di quello spirito imprenditoriale che nella Lombardia della fine del XIX secolo permise il sorgere delle prime grandi industrie, Antonio Parma da autodidatta fu in grado di perfezionare le sue competenze nel settore dei sistemi di sicurezza, riuscendo a concepire già all'epoca una fabbrica modello dal punto di vista tecnologico. La sua fama varcò i confini regionali, grazie anche a realizzazioni come il sistema di custodia del pallio d'oro del Volvinio, situato nell'altare maggiore della basilica di Sant'Ambrogio a Milano: un meccanismo che risultò così efficace da non dover essere modificato se non nel 1974. Lo sviluppo delle attività nei primi anni del 1900 portò alla nascita di un nuovo insediamento produttivo a Saronno e, insieme, all'entrata dei figli nella società, che da allora porta il nome di "Parma Antonio e Figli".

Fu all'inizio di quel secolo che l'impresa costruì porte corazzate presso la sede della Banca d'Italia e presso le banche centrali di Perù, Colombia e Venezuela: tutte ancora oggi perfettamente funzionanti. Nello stesso anno in cui venne costituita la società e gli venne conferito l'ordine di Cavaliere del Lavoro, Antonio Parma morì lasciando l'azienda ai figli Ernesto, Angelo, Piero e Pio cui si affiancherà nel 1925 il fratello Ambrogio. In quegli anni la società Parma Antonio occupava circa 300 operai e aveva uffici di rappresentanza in tutta Italia, in Venezuela, a Callao (Perù), Aleppo (Siria) ed Alessandria d'Egitto. l'officina di Lainate venne chiusa nel 1930; sette anni dopo scompariva prematuramente Angelo Parma. Nel 1938, morì anche Ernesto e la sua quota venne venduta dagli eredi ai fratelli Parma. Durante la Seconda Guerra Mondiale l'azienda riconvertì la sua produzione alle esigenze belliche, costruendo tra l'altro casse per munizioni, bossoli per l'innesco delle granate, custodie per detonatori e caricatori per mitragliatrici. Nel 1952 moriva Piero Parma, e in capo a un paio d'anni le eredi cedevano le loro quote ai fratelli Pio ed Ambrogio, che in tal modo restavano i titolari unici della società. Nel 1961 Mario, Luigi ed Edoardo Parma entravano a far parte della società come procuratori. Nel 1963 il capitale sociale fu portato a L. 19.440.000 con l'ingresso dei nuovi soci Luigi, Paolo (n. 1943), Antonietta, Erminia, Maria Pia, Edoardo, Mario e Piero (n. 1938) Parma. Il 1964 vide la trasformazione dell'impresa in società in accomandita semplice. l'anno successivo all'oggetto sociale venne aggiunta la fabbricazione di mobili ed arredamenti metallici e scaffalature fisse e scorrevoli. Tale produzione, comunque, risaliva almeno al Ventennio.

Nel 1968 morivano Ambrogio e Pio Parma. I loro figli maggiori li rimpiazzarono come soci gerenti e accomandatari, mentre Mario, Piero e Paolo si insediarono come soci accomanadanti. Nel 1975 Antonietta Parma cedette la sua quota al marito Eugenio Prina.Il 1982 vide la trasformazione della società in S.p.A. con L. 213.840.000, quasi subito portate a 427.680.000, di capitale sociale. Luigi Parma era presidente, Edoardo Parma vicepresidente. Tre anni dopo il capitale fu portato a L. 855.360.000 con l'emissione di un prestito obbligazionario; nell'87, il capitale venne ridotto a L. 769.824.000, per poi essere nuovamente innalzato, l'anno successivo, a 1.539.648.000 lire.
Nel 1991 venne nominato un consiglio d'amministrazione composto da Edoardo Parma, presidente e consigliere delegato, Luigi Parma e Giovanni Bossi; tre anni dopo ai tre si aggiunsero Piero, Paola e Paolo Parma (quest'ultimo direttore generale) e Michele Calcaterra. Nel 1996 la Parma Antonio incorporò mediante fusione la società Cupola S.r.l (numero Rea 158790).; un anno dopo Luigi Parma fu rimpiazzato da Antonio Parma, e il capitale sociale fu portato a L. 2.309.472.000. Nel 1998 Giorgio Amedeo divenne direttore generale, Paolo e Piero Parma consiglieri delegati; il capitale, causa le perdite, fu ricostituito. Nel '99 Michele Calcaterra lasciò il posto a Federico Parma. Nel 2000 la Parma Antonio e figli spa cedette il proprio ramo d'azienda alla 'C.F.D' (con sede sociale a Milano - Rea 1581877 - e iscrizione di unità locale alla Camera di commercio di Varese - rea 267591) , cambiò la propria denominazione in Immobiliare Marconi srl e si occupò della gestione delle proprietà di Saronno. La C.D.F., con alla guida Edoardo Parma, Piero Parma e Paola Parma trasferì l'attività di fabbricazione di casseforti e di impianti di sicurezza a Solaro e mutò la denominazione in Parma Antonio e figli.

Data aggiornamento: 05/06/2002
Autore della scheda: Stefano D'Adamo