Banca di Credito cooperativo di Castel Goffredo sc [numero REA: 14147 Mn] (1895 -)

Sede: Castel Goffredo

Tipologia ente: ente economico/impresa

Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia

Numero REA: 14147 Mn

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Cassa rurale di prestiti e depositi di Castel Goffredo - Società cooperativa in nome collettivo - L. 19,5 - v. Note

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Banca di credito cooperativo di Castel Goffredo società cooperativa - Società cooperativa - Illimitato - Banca; 65.12.1

Profilo storico
Fondata il 28 novembre 1895 da un ristretto gruppo di cooperatori cattolici di Castel Goffredo, tra i quali figuravano il parroco don Alessandro Mori ed altri due sacerdoti, la locale Cassa rurale di prestiti e depositi si pose da subito a servizio dell'agricoltura del territorio, con lo scopo di raggiungere il 'miglioramento morale ed economico de' suoi membri per mezzo di atti commerciali, della mutualità e del risparmio, escluso qualsiasi fine politico» (Statuto, art. 2).Già nel primo quinquiennio di vita il numero dei soci raggiunse la considerevole consistenza di 102 unità, portando l'ammontare del capitale garantito dagli immobili di proprietà degli stessi soci a L. 278.100 e divenendo così, almeno fino al primo dopoguerra, importante punto di riferimento per gli agricoltori sia per il ricorso al credito che per il servizio svolto come cooperativa d'acquisto di sementi, concime ed altre merci agricole. I confortanti risultati della gestione economico-finanziaria consentirono nel 1906 l'acquisto di uno stabile in via Fontana d'Amore da adibire a sede della società: il che sanciva l'affermazione e il consolidamento della Cassa nella realtà economico-sociale del luogo.Osteggiata dai fascisti e fatta oggetto di violenza (sotto i cui colpi cadde, la sera del 19 settembre 1926, il segretario Anselmo Cessi, attivo militante del movimento cattolico), tra la fine degli anni venti e gli anni trenta fu costretta a subire una congiuntura economica sfavorevole, di fronte alla quale il consiglio d'amministrazione ribadì con forza l'importanza di mantenere salde le radici nei principî morali che avevano mosso i fondatori.Tra il 1938 e il '39, cambiata la denominazione in Cassa rurale ed artigiana di Castel Goffredo, cessava il commercio di fertilizzanti, mentre con lo scoppiare del conflitto si riduceva l'attività creditizia, aumentando l'investimento in titoli.Dopo il 1945, il lavoro della Cassa riprese di pari passo con il ritorno alla normalità e il risveglio dell'agricoltura, fino a quando, a seguito di una profonda crisi scoppiata nei primi anni cinquanta, l'evoluzione positiva sembrò interrompersi, almeno fino all'avvio dello straordinario processo di trasformazione che avrebbe mutato radicalmente, a partire dalla seconda metà del decennio, l'economia di Castel Goffredo, destinato a divenire uno dei principali centri europei di produzione della calza da donna. In tale fase di sviluppo, la Cassa rurale assunse un ruolo da protagonista nel sostenere finanziariamente le iniziative imprenditoriali che stavano nascendo, distinguendosi per una spiccata attenzione alle esigenze della clientela e del territorio.Contestualmente al rinnovo delle attrezzature e ad un significativo ampliamento della pianta organica, dalla metà degli anni ottanta la società favorì un'efficiente forma di coordinamento e collaborazione tra gli imprenditori del settore della calzetteria, al fine di trovare soluzioni adeguate ai problemi comuni: nel 1986 nasceva, per sua stessa iniziativa, il Centro studi e promozione Castel Goffredo in collant, promotore di un'intensa serie di iniziative, preparatorie alla creazione, nel 1989, del Centro servizi calza, società consortile cui parteciparono, oltre al Centro studi e promozione Castel Goffredo in collant, il Comune di Castel Goffredo, la Provincia di Mantova, l'Associazione industriale e la Camera di commercio di Mantova, la Regione Lombardia, nonché diverse associazioni artigiane e del settore.Nel 1994 la Cassa si trasformava da società cooperativa a responsabilità illimitata a società cooperativa a responsabilità limitata e, quattro anni dopo, prendeva la denominazione di Banca di credito cooperativo di Castel Goffredo società cooperativa a responsabilità limitata, poi ulteriormente modificata nel 2005 in Banca di credito cooperativo di Castel Goffredo società cooperativa, in ottemperanza alle nuove disposizioni in materia di diritto societario.Da sempre presenza costante e propositiva nel tessuto sociale dell'Alto Mantovano, oggi la Banca opera, attraverso i suoi dieci sportelli, nelle province di Mantova, Brescia e Verona, investendo il risparmio raccolto mediante l'erogazione di credito nella propria zona di competenza territoriale e prevalentemente ai propri soci.

Bibliografia: C.M. Belfanti, Cento anni di storia della Cassa rurale ed artigiana di Castel Goffredo (1895-1995), Castel Goffredo (Mn), Cassa rurale ed artigiana di Castel Goffredo, 1995.

Data aggiornamento: 09/04/2008
Autore della scheda: Matteo Morandi