Sormani, famiglia (sec. XII - sec. XX)

Altre denominazioni:
Sormani Giussani, Il cognome Giussani fu aggiunto nel 1746 da Antonio Sormani, erede fidecommissario del marchese Federico Giussani.
Sormani Giussani Andreani, Il cognome Andreani fu aggiunto nel 1831 da Giuseppe Sormani Giussani, erede fidecommissario del conte Gian Carlo Andreani.
Sormani Giussani Andreani Verri, Il cognome Verri fu aggiunto nel 1903 da Pietro Sormani Giussani Andreani, figlio di Alessandro Sormani e Carolina Verri.

Progetto: Archivio di Stato di Milano: Anagrafe degli archivi (guida on-line)

La famiglia ebbe origine in un periodo anteriore al X secolo e prese il nome dal villaggio di Sormano nei pressi del lago di Como dove sorgeva il castello degli omonimi signori feudali, probabilmente vassalli dell'arcivescovo di Milano. I primi documenti storici relativi alla casata di Sormano risalgono al secolo XII. A partire dal secolo XIV assumono precisa fisionomia le varie famiglie derivate dal ceppo dei signori di Sormano. Tre sono le stirpi più antiche: i Sormani di Milano, quelli di Valbrona e Reggio Emilia e quelli di Osteno e Savona.
Capostipite dei Sormani di Milano fu un certo Baldo di Sormano, vivente nel 1320 ad Asso. Alla fine del XIV secolo i Sormani risiedevano ormai definitivamente nella città di Milano. Con la Repubblica Ambrosiana del 1447 inizia la partecipazione dei Sormani al governo della città, in qualità di notai e decurioni. A partire dalla metà del 1400 i Sormani di Milano si divisero in due grandi linee: quella che discende da Taddeo e quella che discende da Marco, estinta nel XIX secolo. Nel secolo XVI i Sormani assunsero una delle più eminenti posizioni nell'aristocrazia milanese. Dalla linea di Taddeo si distingue il primo tronco dei Sormani di Missaglia, con capostipite Giovanni Andrea (morto nel 1555). Nel 1648 Paolo Giuseppe (1604-1671) acquistò il feudo di Missaglia e Brianza. Con diploma del 6 ottobre 1656 Filippo IV lo creò conte di Missaglia. Francesco (1646-1726) di Paolo Giuseppe fu secondo conte e feudatario di Missaglia e sposò Giulia Calderari. Con i suoi eredi i Sormani di Missaglia si suddivisero in tre rami, il secondo dei quali fu costituito dai Sormani Giussani. Antonio (1689-1763), infatti, fu erede fidecommissario nel 1746 del Marchese Federico Giussani, ultimo del suo ramo, da cui provengono i beni di Lurago e del quale assunse il nome. Antonio sposò Francesca Bonenzio. Suo nipote Giuseppe (1771-1840) fu ciambellano dell'imperatore e consigliere intimo di Stato. Fu inoltre erede fidecommissario nel 1831 del cugino conte Gian Mario Andreani, di cui aggiunse il cognome al proprio. Con lui la famiglia Sormani acquistò il palazzo di Porta Vittoria. Suo figlio Alessandro (1815-1880) sposò Carolina Verri, ultima della sua famiglia. Il figlio di Alessandro, Pietro (1849-1934) aggiunse nel 1904 il cognome materno Verri. Alla nipote Luisa, figlia di Antonio (1909-1954), nata nel 1931 e ultima del suo ramo, si deve il deposito dell'archivio di famiglia presso l'AS MI.
Per l'albero genealogico completo, cfr. l'introduzione all'Inventario di Sala AD 26. E' qui presente anche un elenco alfabetico delle principali località dei "beni stabili" posseduti dalla famiglia, con indicazione della rispettiva provenienza.

Bibliografia
- Sormani = I Sormani attraverso dieci secoli di storia. Sintesi delle vicende di casa Sormani, Milano, 1963
- ZANETTI, Demografia = ZANETTI, D.E., La demografia del patriziato milanese nei secoli XVII, XVIII, XIX. Con un'appendice genealogica di F. ARESE LUCINI, Pavia, Università di Pavia, 1972

Compilatori
prima redazione: Stocchi Natalia, archivista (2000/01/13)
rielaborazione: Gamba Ermis, archivista (2004/06/18)