Testori Giovanni (Novate Milanese 1923 maggio 12 - Milano 1993 marzo 16)

Progetto: Università degli Studi di Pavia: repertorio degli archivi letterari lombardi del Novecento

Professione: drammaturgo; narratore; pittore; saggista; critico d'arte

Nasce a Novate Milanese, e si trasferisce a Milano fin dalla scuola media; qui completa gli studi, laureandosi in Lettere all'Università Cattolica nel 1947, ed entra presto in contatto con il mondo del teatro (M. Apollonio, L. Visconti, G. Strehler) e con quello dell'arte. Collabora alla rivista "Corrente", poi a "Paragone" e al "Corriere della Sera". Nel 1969 riprende a dipingere; nel 1971 tiene la sua prima mostra personale, a Torino. Nel 1980 fonda la Compagnia degli Incamminati con Franco Branciaroli. Notevoli sono i suoi contributi alla saggistica e alla critica d'arte (tra i molti titoli, Il gran teatro montano. Saggi su Gaudenzio Ferrari, 1965).

Tra le sue opere narrative: Il dio di Roserio (1954), Il ponte della Ghisolfa (1958), La Gilda del Mac Mahon (1959), Il fabbricone (1961), La cattedrale (1974); tra le raccolte poetiche: I trionfi (1965), Crocifissione (1966), L'amore (1968), Per sempre (1970), Nel Tuo sangue (1973); tra le opere teatrali: La Maria Brasca (1960), L'Arialda (1961), Erodiade (1969), L'Ambleto (1972), Macbetto (1974), Sfaust (1990).

Compilatori
Albesano Silvia