Carretta

Carretta

Descrizione

Categoria: attivitā agro-silvo-pastorali

Tipologia: carretta

Materia e tecnica: legni di vario tipo (taglio, levigatura, incastro, fissaggio con viti e chiodi); ferro (forgiatura, curvatura, commettitura)

Misure: 180 cm x 513 cm

Descrizione: Carretta a due stanghe anteriori (per un solo cavallo da tiro), con unico assale che porta una coppia di ruote a dodici raggi, di ampio diametro, cerchiate in ferro. Il letto e le fiancate del veicolo sono in assi di legno accostate tra loro, tenute assieme con travetti perpendicolari fermati con viti e uniti in testa da un corrimano che delimita la parte superiore di entrambe le fiancate del veicolo. La parte posteriore del vano di carico č chiusa da un cassone mobile, a tre lati, formato da assi in legno inchiodate, fermato all'estremitā del piano di carico da un'asse di contenimento a tutta larghezza. Quattro ganci in ferro, due per lato, trattengono il cassone alle fiancate del veicolo. Il lato posteriore del cassone ha in basso a destra un'apertura rettangolare che misura cm 35 x 23.

Notizie storico-critiche: A proposito di questo tipo di carretto, l'etnografo Paul Scheuermeier (1980 vol. II/ p. 141) scrive: "E' il carro tipico dei carrettieri per il trasporto di merci sulla strada; usato anche dai contadini. Viene tirato da un cavallo, un mulo o un asino, al nord raramente, come nella pianura novarese, anche da un bovino". Nell'azienda Francioli la carretta fu usata, sino al 1956, per trasporto agricolo: serviva a trasportare carichi di cereali o di barbabietole da zucchero alle stazioni ferroviarie di Gazzo-Roncanova, di Nogara o di Ostiglia (informazione orale fornita dal sig. Francesco Fontanesi).

Collocazione

Villimpenta (MN), Collezione privata Francioli Carmen

Credits

Compilazione: Barozzi, Giancorrado (2008)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).