Aratro

Aratro

Descrizione

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: aratro

Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, piallatura, foratura, avvitatura, commettitura); ferro (riscaldamento, battitura, forgiatura, tranciatura, piegatura)

Misure: 35,7 cm. x 301 cm. x 106,3 cm.

Descrizione: L'oggetto si compone di diversi elementi. Una stegola ricurva a sezione circolare è fissata con due grosse viti ad una lunga bure, che, vicino all'estremità in alto presenta due fori (in uno è inserito un perno conico) a sezione cilindrica per l'attacco degli animali. La bure prosegue curvando vero il basso, e alla base la sua sezione diventa quadrata ed è fermata da una fascia metallica. In prossimità di questa base è stato praticato un foro rettangolare nel quel si inseriscono altre componenti. In basso è commesso il ceppo, di forma triangolare con due ali laterali a sezione semicircolare, mentre in alto è inserito un cuneo rettangolare. Entrambe le parti avvolgono il vomere, formato da una lamina tagliata a punta di freccia e piegata fino ad assumere una concavità inferiore. Ogni lato presenta un taglio trasversale e le porzioni più vicine alla base sono sollevate e curvate verso l'interno, per avvolgere le ali del ceppo

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1996, vol. I, pp. 95-108) ricorda numerosi tipi di aratro, con caratteristiche comuni e variabili. Gli aratri simmetrici lavoravano il campo (a riposo o già dissodato) con andamento bustrofedico.
G. Sebesta (s.d., pp. 86-88) sostiene che spesso per la bure veniva utilizzato il legno di faggio, naturalmente piegato.
Fonti di documentazione: 3

Collocazione

Cerveno (BS), Casa Museo Bazzoni

Credits

Compilazione: Bassi, Sara (2007)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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