Ebulliometro

Parigi

Ebulliometro

Descrizione

Ambito culturale: Parigi; Francia

Categoria: economia e ritualità domestiche

Tipologia: ebulliometro

Materia e tecnica: legno (sagomatura, intaglio); ferro (fusione); ottone (laminatura, formatura); rame (laminatura, formatura); vetro (fusione, soffiatura); mercurio

Misure: 16,5 cm x 27 cm x 12 cm

Descrizione: Scatola in legno di forma parallelepipeda contenente un ebulliometro o ebullioscopio di Malligand. Lo strumento è composto da una piccola caldaia, un fornelletto ad alcol, un contenitore per liquido refrigerante, un termometro di precisione con scala graduata scorrevole e una pipetta in vetro soffiato.

Notizie storico-critiche: L'ebulliometro esposto presso il MUVIS appartenne alla famiglia Fustella, che aveva la propria attività nella frazione di Lirone. Quella del "grapàt", distillatore di vinacce, era una professione tipica della Val San Giacomo, che dava lavoro d'inverno lasciando tempo libero per lo sfruttamento delle risorse della montagna in altre stagioni. Dalla metà dell'Ottocento ha dato reddito a molte famiglie che si sono specializzate in questa attività, recuperando le vinacce dai vinificatori della Valchiavenna e producendo grappa a casa in distillerie improvvisate. Sono molte le famiglie che emigrando - in Lombardia, Piemonte, Val d'Aosta, Veneto, Emilia - hanno fondato importanti e rinomate distillerie, alcune delle quali in attività ancora oggi, tra queste i Francoli, Scaramellini, Della Morte, Fanetti, Gadola, Vener, Acquistapace e molte altre che hanno lasciato minore ricordo di sè. Dalla valle partivano stagionalmente molti famigli i cui contratti erano stipulati, per antica consuetudine, alla Madonna di Agosto. Negli ultimi trent'anni molte ditte originarie della Val San Giacomo sono state costrette a chiudere perché lo sviluppo del commercio ha favorito altre attività di piccola e media industria, mentre altre si sono notevolmente ingrandite.

Il primo ebulliometro (o ebullioscopio) venne ideato da Brossard-Vidal nel 1838, e una successiva versione dello strumento si deve al lavoro del chimico francese François-Marie Raoult. Una ulteriore evoluzione dell'ebullioscopio arriva con l'invenzione di Edouard Malligand, che la brevetta a Parigi nel 1875. L'apparecchio di Malligand sfrutta la proprietà dei liquidi idroalcolici di avere un punto di ebollizione diverso in funzione della quantità di alcol in essi presente

Collocazione

Campodolcino (SO), Mu.Vi.S. - Museo della Via Spluga e della Val San Giacomo

Credits

Compilazione: Bonetti, Luca (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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