Borghi di Lombardia: Sirmione (BS)

 

Rocca Scaligera

All’estremità della penisola che si addentra nella parte meridionale del Lago di Garda si trova Sirmione, da sempre considerata perla del territorio. Amata e apprezzata fin dall’antichità per la bellezza dei suoi paesaggi, diventa meta turistica di eccellenza alla fine dell’Ottocento grazie alla presenza delle sue acque termali.

Scorci del borgo

Il borgo è ricco di opere d’arte come la Rocca Scaligera con l’ampia darsena trecentesca, la Chiesa di S. Maria Maggiore la cui costruzione risale alla fine del XV secolo, come risulta dai vivaci affreschi votivi datati ai primi anni del `500 che ne ricoprono le pareti, la chiesa romanica di San Pietro in Mavinas e di importanti testimonianze come l’antica e la grandiosa villa romana, nota come “Grotte di Catullo“.

Rocca Scaligera

La storia di Sirmione ha inizio con alcuni insediamenti risalenti al neolitico ed è già un centro urbano di un certo rilievo in epoca romana tanto da essere citata da Gaio Valerio Catullo fra i luoghi in cui egli soggiorna; per questo motivo viene attribuita a quest’ultimo la villa romana sirmionese, sebbene a riguardo non vi sia alcun riscontro storico: in realtà le parti più antiche del complesso sono precedenti alla presenza del poeta in quest’area e le strutture risalgono al periodo che va dal I secolo a.C al I secolo d.C..

Chiesa di S. Pietro in Mavinas

Chiesa di S. Pietro in Mavinas- Interno, affreschi

Chiesa di S. Pietro in Mavinas

Chiesa di S. Maria Maggiore

Nella prima metà dell’VIII secolo Sirmione è un possedimento longobardo ed è di questo periodo la chiesa di S. Pietro in Mavinas. Nel 1197 il podestà sirmionese giura fedeltà agli Scaligeri che costruiscono la rocca alla fine del XIII secolo e la darsena fortificata nella prima metà del XIV secolo; viene inoltre realizzata la chiesa di S. Maria Maggiore, che conserva stratificazioni di interventi che vanno dal Trecento al Settecento.

Nel 1405 l’area passa sotto il controllo della Serenissima Repubblica di Venezia fino all’arrivo dei napoleonici nel 1797. Nel 1816, con l’istituzione del Regno Lombardo-Veneto, sotto l’amministrazione austriaca, viene assegnato al distretto V di Lonato della Provincia di Brescia e tale rimane anche dopo l’Unità d’Italia.

Alla fine del XIX secolo iniziano i lavori di intubazione delle acque termali e da questo momento un nuovo impulso turistico cambierà il volto del borgo.

Area archeologica “Grotte di Catullo”

Area archeologica “Grotte di Catullo”

Area archeologica “Grotte di Catullo”

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Architetture

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Pubblicato: 31 Maggio 2018 [cm]