Bellano e Tomaso Grossi

Chapon, C. P. - Ritratto maschile - Tommaso Grossi scrittore

Bellano è la patria di un celebre letterato romantico. Nella piazzetta alberata vicino al molo (Bellano è un paese di lago) c’è la statua bianca dello scrittore in questione: Tomaso Grossi, vissuto tra il 1791 e il 1853, amico di Manzoni. Il più famoso dei suoi romanzi storici, il Marco Visconti, ambientato nella Lombardia medievale, era molto in auge nell’Italia post-risorgimentale e si leggeva a scuola.

Bellano si trova sulla sponda orientale del lago di Como, o Lario – come si dovrebbe dire – a monte di quel ramo che volge a mezzogiorno. Il borgo di Bellano si estende sul delta del torrente Pioverna, che scende dalla Valsassina in una profonda forra rocciosa; il territorio comunale risale sul fianco ripido della montagna, punteggiata di frazioni, in mezzo ai boschi e ai terrazzamenti.

Nel medioevo Bellano fu una terra dell’arcivescovo di Milano (si veda la sezione Istituzioni storiche, Bellano). La mensa arcivescovile vi possedette diversi mansi e coltivi. I documenti storici di tale legame, risalenti fino al XIV secolo, stanno nell’Archivio storico diocesano di Milano, nel fondo detto della mensa.

A Bellano lago e monte hanno stabilito, nel tempo, un’economia complementare, ma stridente di contrasti; e la diversità era acuita dalla povertà della montagna, fattasi a quanto sembra più grave tra Ottocento e Novecento.
Il retaggio di questo mondo rimane, oltre che nel suono struggente delle campane sul lago, nel buio della sera, in alcune immagini del fondo fotografico denominato Ricerca De Martino della Regione Lombardia, ritrovabili anche in una pubblicazione di cui si consiglia la lettura:

Anna Monti Bertarini, Giancarlo Vitali, Un paese del lago, Milano, Mazzotta, 1982

Una giornata di festa. Il molo. Il Municipio e piazza Boldoni.

La benedizione dopo la processione alla chiesa prepositurale dei Santi Nazzaro e Celso.

Pesca dell'agone con la canna. In località "Calchera" .Gruppo di pescatori in posa sulla sponda del lago.

E Tomaso Grossi? Egli non visse a Bellano, bensì a Milano, dove, nell’ultimo quindicennio della sua vita, tralasciò la poesia e la letteratura a tempo pieno per esercitare la professione di notaio. Chi volesse curiosare tra gli atti da lui rogati, conservati presso l’Archivio di Stato di Milano, può cominciare a consultare il repertorio dei notai (in sede).

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Pubblicato: 12 Dicembre 2008 [Saverio Almini]