Civica Biblioteca Angelo Mai e Archivi Storici, Bergamo (BG)

Tipologia: archivio, biblioteca
Indirizzo: Piazza Vecchia, 15 - Bergamo (BG)
Ente proprietario: Comune di Bergamo
Sito web

La Civica Biblioteca Angelo Mai, aperta nel 1768 grazie al lascito del cardinale Furietti e da allora sempre amministrata dal Comune di Bergamo, è una delle principali biblioteche storiche italiane di conservazione. Possiede notevoli fondi librari e archivistici di varia natura e provenienza, fra cui le raccolte librarie Tassiana e Manzoniana, la parte antica dell'Archivio storico comunale di Bergamo, numerosi autografi e carteggi (dal Cinquecento al Novecento) e una ricca collezione di pergamene. Dal 1928 ha sede presso il Palazzo Nuovo in Città Alta a Bergamo.


Profilo storico

All'origine della Civica Biblioteca Angelo Mai c'è il legato testamentario col quale il cardinale Giuseppe Alessandro Furietti, nel 1760, lascia la propria libreria di volumi religiosi e letterari al Comune di Bergamo a condizione che venga aperta al pubblico entro cinque anni dalla sua morte. Alla morte del cardinale, nel 1764, il Consiglio comunale accetta la disposizione testamentaria, e quattro anni dopo, nel 1768, viene aperta al pubblico in una sala del Palazzo Nuovo (allora sede del Comune); l'abate Giovanni Ceroni è designato primo bibliotecario civico.

Fino al 1797 la biblioteca funziona con fatica, per carenza di spazi e risorse; in seguito alle soppressioni del 1797 arrivano alla biblioteca le librerie di molti conventi e monasteri della città, inclusa la biblioteca del Capitolo della cattedrale. Nello stesso periodo tutto il patrimonio librario viene trasportato in un vasto locale della canonica del Duomo, a formare, insieme alla biblioteca Capitolare, una sola biblioteca pubblica. Nel 1843 la Biblioteca, che ha continuato ad arricchirsi grazie all'acquisizione dei libri più pregevoli provenienti dalle corporazioni religiose soppresse all'inizio dell'Ottocento, a donazioni e legati di privati cittadini, e all'acquisto ordinario, viene trasferita nel Palazzo della Ragione. In occasione del trasferimento nella nuova sede, il bibliotecario Agostino Salvioni distribuisce i libri sugli scaffali ordinandoli per materia.

Nel 1896 la Biblioteca viene chiusa al pubblico per due anni, per permettere al nuovo bibliotecario Angelo Mazzi e ai suoi collaboratori di predisporre un riordino completo di tutta la biblioteca; in questi anni viene approntato un nuovo catalogo a schede mobili.
Nel 1907 viene fondata la rivista «Bollettino della Biblioteca Civica di Bergamo» con lo scopo di illustrare il patrimonio della Biblioteca, di dare notizie sul suo progressivo ordinamento e incremento, di pubblicare significativi studi di storia, arte e letteratura.
Nel 1908 è depositato presso la Biblioteca l'archivio storico del Comune di Bergamo.

Tra il 1880 e il 1928 si hanno notevoli incrementi del patrimonio, in particolare manoscritto, grazie all'acquisizione dei manoscritti e delle pubblicazioni di Antonio Tiraboschi, della preziosa collezione di manoscritti di Giandomenico Romagnosi, della raccolta di Giuseppe Beltramelli, della libreria di Giovanni Morelli, delle composizioni manoscritte di Simone Mayr e di Gaetano Donizetti, dell'archivio di Silvio Spaventa e della libreria del fratello Bertrando, della raccolta Ravelli, della raccolta di manoscritti autografi di Lorenzo Mascheroni, dell'archivio Archetti, e della libreria di Luigi Cossa.

Nel 1928 la biblioteca trasloca definitivamente a Palazzo Nuovo. Il 10 settembre 1954 con una delibera comunale la biblioteca viene dedicata al card. Angelo Mai.
Nel 1976 viene istituita la Sezione Separata per l'Archivio Storico Comunale, che si occupa anche della conservazione degli altri fondi archivistici, di enti pubblici e privati o famiglie, pervenuti alla biblioteca. Oggi Civica Biblioteca e Archivi Storici costituiscono insieme il Servizio Civica Biblioteca A. Mai e Archivi Storici.
Nel 1994 viene inaugurato il nuovo deposito ricavato dalla ristrutturazione della cosiddetta "Palazzina" situata a nord del Palazzo Nuovo, dove trovano, tra l'altro, definitiva collocazione le diverse sezioni dell'Archivio Storico del Comune di Bergamo e alcune collezioni librarie antiche. Tra 1996 e 1997 la biblioteca resta chiusa per lavori di inventariazione e adeguamento degli impianti.

La Civica Biblioteca Angelo Mai è un istituto di conservazione e di ricerca. Dal 1926 pubblica la rivista "Bergomum", organo ufficiale dell'istituto; la biblioteca ospita inoltre associazioni e centri studi che hanno come finalità la valorizzazione del patrimonio librario e documentario e la promozione della ricerca (anche attraverso premi e borse di studio) e la divulgazione delle conoscenza, tra cui il Centro studi Tassiani, l'Archivio Bergamasco, l'Associazione Cultura e Musica "Mayr-Gavazzeni" e l'Osservatorio Quarenghi.


Patrimonio

La Civica Biblioteca Angelo Mai è essenzialmente deputata e attrezzata per la ricerca storica, letteraria, musicale e artistica, e conserva notevoli fondi librari e archivistici di varia natura e provenienza. Il patrimonio viene arricchito in funzione della valorizzazione delle collezioni e dei fondi posseduti, tra i quali hanno particolare rilievo quelli che illustrano e documentano la storia e i personaggi di Bergamo; la biblioteca possiede oltre 650.000 volumi, 11000 periodici, quasi 10000 manoscritti, circa 22000 pergamene, oltre 1000 stampe e disegni, quasi 2000 mappe cartografiche, 125000 fotografie, più di 2000 incunaboli, 12000 cinquecentine, oltre 16000 volumi di musiche manoscritte e a stampa e 66 fondi archivistici. Va segnalato che molti fondi sono di natura mista, e comprendono sia materiale librario che archivistico, talvolta anche oggetti e opere d'arte.

Attualmente la biblioteca si articola in quattro sezioni, oltre alla Sezione Separata per l'Archivio Storico Comunale (che si occupa degli archivi):
•Sezione Opere moderne a stampa
•Sezione Periodici
•Sezione Manoscritti, fondi librari antichi e iconografie (che si occupa di: manoscritti, carte e mappe, stampe e disegni, fotografie e degli altri beni storici e artistici)
•Sezione Musiche

Raccolte librarie, manoscritte e iconografiche

Le principali raccolte librarie sono:
•raccolta di Incunaboli, formatasi a seguito delle soppressioni napoleoniche del 1797;
•raccolta di Cinquecentine, formatasi con le soppressioni napoleoniche nel 1797; nuove acquisizioni sono avvenute a seguito di lasciti e donazioni; negli ultimi decenni si è avuto un grande incremento grazie al deposito in Biblioteca delle cinquecentine dell'Accademia Carrara e all'acquisto delle cinquecentine del Seminario Vescovile di Bergamo; sono presenti soprattutto opere di carattere teologico e pastorale, ma non mancano edizioni importanti di carattere letterario, filosofico e scientifico;
•Raccolta Tassiana, formatasi nel 1869 con l'arrivo in Biblioteca dei libri appartenuti a Pier Antonio Serassi; comprende manoscritti autografi ed edizioni di opere di Bernardo e Torquato Tasso e studi storico-critici di argomento tassiano; un notevole incremento si è avuto con la donazione di Luigi Locatelli nel 1922;
•Raccolta dei novellieri italiani donata nel 1855 dagli eredi del conte Aurelio Carrara;
•Raccolta Manzoniana, iniziata nel 1973 con il dono di 1000 volumi del senatore Giuseppe Belotti (i volumi sono ripartiti in: opere manzoniane in varie edizioni e traduzioni; studi e saggi critici relativi all'attività letteraria e alla vita del Manzoni; opuscoli e materiale vario); nella collezione sono confluiti tutti i volumi di interesse manzoniano già presenti in biblioteca o acquisiti in seguito;
•Raccolta Giovanni XXIII, allestita dal 1962 in una sala dedicata al pontefice; comprende libri e documenti di varia tipologia relativi al papa e al suo pontificato;
•Raccolta Tesi di laurea, formatasi a partire dagli anni '50 con il deposito di tesi di laurea da parte di laureati che si sono avvalsi di documenti conservati in Biblioteca;
•Raccolta AEL (Architecture and European Library) - Biblioteche in Europa, frutto di un progetto condotto negli anni 1993-1994 finalizzato a costituire una raccolta libraria sulla storia delle biblioteche europee (con particolare attenzione agli aspetti architettonici);
•Raccolta Premio Nazionale di Narrativa Bergamo, costituitasi nel 2002 grazie alla donazione degli eredi di Enzo Quarenghi, membro della giuria fin dalla prima edizione del premio del 1985 cui si deve la raccolta e conservazione delle opere, quasi tutte con dedica degli autori, di tutti i finalisti del Premio.

Per quanto riguarda il materiale manoscritto e iconografico, si possono segnalare:
•Raccolta Autografi, costituita tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento, comprende autografi di personalità illustri (fra cui Maria Teresa d'Austria, Vittorio Emanuele II, Cavour, Giuseppe Garibaldi, Vincenzo Gioberti, Francesco Crispi, Quintino Sella, Giuseppe Zanardelli, Benedetto Croce, Edmondo De Amicis, Alessandro Manzoni);
•numerosissimi carteggi (fra cui lettere di Bernardo e Torquato Tasso, Pier Antonio Serassi, Giacomo Carrara, Angelo Mai, Lorenzo Mascheroni, Giacomo Quarenghi, Girolamo Tiraboschi, Gaetano Donizetti, Paolo Gaffuri, Giovanni XXIII);
•Raccolta Cartografia, Raccolta Stampe e Raccolta Disegni, avviate nel 1980 per dare sistemazione organica al patrimonio di carte e disegni; la Raccolta Cartografia comprende carte geografiche e mappe suddivise in tre sezioni distinte in base alle caratteristiche esteriori, provengono per la maggior parte dall'archivio della Camera dei Confini, dall'archivio della famiglia Giovanelli, dall'archivio dell'agrimensore Antonio Urbani; la Raccolta Stampe comprende un migliaio di incisioni datate dal XVI al XX secolo, stampate soprattutto in Italia, Francia, Germania, divise in tre sezioni a seconda del formato; per disegni e stampe si possono citare anche i fondi degli architetti Giacomo Quarenghi, Virginio Muzio, Luigi Angelini, Pino Pizzigoni e Camillo Galizzi e degli incisori Mirando Haz e Nani Attilio.

La Sezione Musiche comprende decine di migliaia di pezzi musicali manoscritti e a stampa (partiture, spartiti, libretti per musica); il primo nucleo si costituì nel 1874, per iniziativa dell'allora direttore Antonio Alessandri. fra i principali fondi musicali si possono ricordare il Fondo Bonandrini, il Fondo della Cappella di S. Maria Maggiore, il Fondo Giovanni Simone Mayr e il Lascito Piatti-Lochis.

Archivi e raccolte documentarie

Presso la biblioteca sono depositati gli archivi storici di pertinenza del Comune di Bergamo, oltre a numerosi archivi di enti pubblici, consorzi, famiglie gentilizie, uomini politici, professionisti e artisti locali.

Tra gli archivi pubblici si ricordano:
•Archivio storico comunale di Bergamo, articolato in tre sezioni: di antico regime e Ottocento (depositate in biblioteca dal 1908) e Novecento (depositata dall'aprile 1994); i documenti sono stati prodotti da un complesso di uffici di nomina sia locale sia veneziana, oltre che dall'ufficio di cancelleria (che aveva sede nella loggia adiacente la chiesa di S. Michele dell'Arco); l'archivio storico ha patito manomissioni e perdite, tra le quali due dovute ad incendi che hanno distrutto parte della documentazione, in particolare quella del Quattrocento;
•l'archivio della Camera dei Confini di Bergamo relativo ai confini della Repubblica di Venezia col Ducato di Milano e coi Grigioni.

Tra i numerosi archivi di confraternite, consorzi e luoghi pii, quello di gran lunga più importante è l'Archivio del Consorzio della Misericordia Maggiore di Bergamo (depositato presso la Biblioteca dal 1912), che comprende 12000 pergamene datate dal 1148 al 1814.

Diversi fondi documentano la partecipazione di Bergamo alle vicende risorgimentali:
•la raccolta del Risorgimento Italiano, donata dal conte Cesare Camozzi-Vertova;
•la Raccolta Gamba, donata dagli eredi di Giuseppe Gamba, garibaldino collaboratore di Gabriele Camozzi;
•Archivio Silvio Spaventa (arrivato per lascito testamentario del 1889, accettato dalla biblioteca nel 1894), comprende lettere e materiali documentari raccolti dallo statista nel corso della sua attività politica.

Numerosi gli archivi di famiglie nobili:
•l'archivio Martinengo-Colleoni con documenti dal sec. X al XIX;
•l'archivio della famiglia Giovanelli, che comprende anche il Fondo Martinengo Colleoni (formato da carte estrapolate dall'Archivio Martinengo-Colleoni vero e proprio);
•l'archivio Calepio, titolari dell'omonimo feudo;
•l'archivio della famiglia Silvestri di Calcio(acquistato nel 1949 dalla biblioteca), comprende vari fondi tra cui il fondo Secco;
•l'archivio Archetti, famiglia bresciana del card. Giovan Andrea;

Diversi anche gli archivi di uomini illustri, fra i quali:
•Archivio Marco Alessandri (uomo politico e studioso di storia naturale);
•Archivio di Giacomo Costantino Beltrami, esploratore e viaggiatore;
•Archivio Pietro Custodi (uomo politico);
•Archivio Giacomo Mellerio (uomo politico);
•Raccolta Antonio Tiraboschi (fondo misto acquisito in più fasi: 1884, 1897 e 1985);
•l'Archivio Paolo Gaffuri (editore), che comprende anche Raccolta Gaffuri di fotografie, disegni, schizzi, incisioni e cartoline su Bergamo e i suoi edifici (altri fondi fotografici sono: Jazz a Bergamo; Locatelli Antonio: Viaggio intorno al mondo, 1923; Occhini Elio: Marine militari, italiana e straniere).

Da segnalare infine la collezione di pergamene, formatasi, a partire dagli anni Ottanta dell'Ottocento, per iniziativa del bibliotecario Antonio Tiraboschi, con l'accorpamento di alcuni fondi pegamenacei.

Beni storico-artistici

Fanno parte del patrimonio della biblioteca:
•quadri, busti e arredo storico, collocati a ornamento e decoro delle varie sale di studio e degli uffici, per la maggior parte giunti in Biblioteca insieme alle carte e agli archivi dei personaggi effigiati (es. Bernardo e Torquato Tasso, di Donato Calvi, del cardinale Alessandro Giuseppe Furietti, di Mario Lupo, di Pier Antonio Serassi, di Antonio Tiraboschi, di Giacomo Quarenghi, di Lorenzo Mascheroni, di Paolo Vimercati Sozzi, di Bertrando Spaventa, di Angelo Mazzi, di Luigi Locatelli); sul sito della biblioteca è disponibile un catalogo online, a cura di Giuseppe Sangalli e Elena Corradini, con contributi di Paolo Plebani;
•cimeli, sigilli e monete, pervenuti in epoche diverse (fra cui la raccolta delle monete della zecca di Bergamo del XIII secolo, donate da Paolo Vimercati Sozzi nel 1868 con altre raccolte librarie e documentarie, e la raccolta di ducati veneti del XV secolo, depositati in Biblioteca dopo essere stati rinvenuti in una casa di Bergamo Alta in occasione di una ristrutturazione avvenuta negli anni Trenta).


Sede

Palazzo Nuovo

Il Palazzo Nuovo, sul lato verso Nord-Est di Piazza Vecchia, dal 1928 è sede della Civica Biblioteca Angelo Mai; nelle diverse sale aperte al pubblico sono esposti anche numerosi beni storico-artistici della biblioteca (inclusi mobili e librerie provenienti dalle precedenti collocazioni della biblioteca).
Da segnalare al piano terra:
•atrio di ingresso: è coronato da sculture e lapidi commemorative;
•Sala beato Giovanni XXIII: ospita la Raccolta Giovanni XXIII oltre a opere pittoriche e scultoree raffiguranti il pontefice;
•Ufficio sezione opere a stampa moderne: vi è depositata la Raccolta Manzoniana, insieme a dipinti di Giovanni Battista Galizzi e Giuseppe Carsana (ritratto di A. Tiraboschi);
•Sala dei ritratti: contiene i ritratti di Donato Calvi, Agostino Salvoni, Mario Lupo e Angelo Mazzi e il busto di Bartolomeo Colleoni.

Al primo piano:
•Salone Furietti (già Sala del maggior Consiglio): contiene i due grandi globi di Vincenzo Maria Coronelli, 10 busti, parte di Nino Galizzi (fra cui Agostino Salvioni, Alessandro Barca, Lorenzo Mascheroni, Angelo Mai, Girolamo Tiraboschi, Giacomo Quarenghi), e 26 ritratti (ancora il Mai, Pier Antonio Serassi, Lorenzo Mascheroni, Dante, Petrarca, Pietro Bembo, Gasparino Barzizza, e altri)
•Sala Tassiana (già Sala del minor Consiglio): ospita la Raccolta Tassiana, insieme a dipinti, busti, un orologio settecentesco e un tappeto di manifattura turca;
•Corridoio (primo piano): ospita altri ritratti e parte della gipsoteca;
•Ufficio sezione archivi: vi si trova la collezione di ritratti di scuola bergamasca del Seicento e del Settecento dedicati a rappresentanti famosi della famiglia Tasso (donata nel 1906 dalla contessa Paolina Varese di Rosate, discendente della famiglia Tasso);
•Ufficio sezione musiche: contiene busti e ritratti di musicisti;
•Sala periodici e ufficio sezione periodici: contiene tre illustrazioni a tempera su carta di Gaspare Galliari.

L'archivio storico è collocato parte nel mezzanino della biblioteca, parte nella Palazzina a nord del Palazzo Nuovo.


Bibliografia

•La Biblioteca Civica "A. Mai" in Bergamo, Bergamo, Tipografia editrice G. Secomandi, 1958
•Guida all'Archivio Storico del comune di Bergamo, in "Archivio Storico Bergamasco", n. 2, pp. 63-89, 1982
•L'archivio storico del comune di Bergamo presso la biblioteca Angelo Mai, in "I fondi speciali in biblioteca", Milano, Editrice Bibliografica, 1986
•I maestri dell'astrattismo comasco. Opere dei Musei Civici di Como, (Como, Palazzo Volpi, 17 marzo - 30 giugno 1990), a cura di G. Anzani, Milano, Mazzotta, 1990
•I carteggi delle biblioteche lombarde. Censimento descrittivo, II: Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Mantova, Pavia, Sondrio, Varese, a cura di V. Salvadori, Milano, Editrice Bibliografica, 1991
•I fondi speciali delle biblioteche lombarde, II: Province di Bergamo - Brescia - Como - Cremona - Lecco - Lodi - Mantova - Pavia - Sondrio - Varese. Censimento descrittivo, a cura dell'Istituto lombardo per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, introduzione di M. Soresina, Milano, Editrice Bibliografica, 1998
•Guida alle biblioteche speciali della Lombardia, a cura di G. Artero, L. Dalle Nogare, V. Salvadori, Milano, Editrice Bibliografica, 1999
•Guida alle biblioteche comunali della Lombardia. Censimento al 1999, Milano, Editrice Bibliografica, 2002


Collegamenti


Ultimo aggiornamento: 19 dicembre 2017 [Claudia Corvi]

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