Profilo storico

Il Maggior Consiglio della Città fonda nel 1561 il Civico Museo Archeologico, da una raccolta di lapidi romane che si arricchisce nel 1800 con le collezioni di P. Vimercati Sozzi e di G. Mantovani e, poi, con i materiali degli scavi della Soprintendenza per Beni Archeologici della Lombardia.

Patrimonio

La sezione Preistorica espone i reperti dal Neolitico all'età del Ferro della Provincia. Spiccano i materiali della necropoli di Brembate Sotto della cultura di Golasecca e alcuni corredi funerari con materiali gallici e oggetti tipici della cultura romana.
Il Lapidario raccoglie lapidi funerarie che documentano la presenza in provincia di famiglie celtiche e di cittadini romani trasferiti.
Nella sala della Città si ripercorre la storia di Bergamo che da abitato golasecchiano divenne Municipium romano.
Ad una domus appartengono gli affreschi databili tra la fine del I e l'inizio del II sec. d.C. La collezione delle sculture si impone per la qualità formale e per l'antichità.
La sala Alto Medievale espone i reperti goti e longobardi: spade damascinate, umboni di scudo, scramasax, speroni e guarnizioni di cintura ageminate. Pregevoli sono le crocette di foglia d'oro.
Dal 1993 il Museo pubblica la rivista Notizie Archeologiche Bergomensi che accoglie contributi di studiosi italiani e stranieri su argomenti archeologici e vanta scambi con circa 500 istituzioni europee.

Bibliografia

Bibliografia e credits
Ginevra Menani De Veszelka, scheda SIRBeC LDC, 2011
Rita Gigante - Cura redazionale e revisione testi per il web

Ultimo aggiornamento: 10 gennaio 2018 [cm]